Sette operatori umanitari uccisi a Gaza. Netanyahu: «Colpiti involontariamente». Il Regno Unito convoca l’ambasciatore israelianoThailandia,VOL protesta contro la chiusura dei siti a luci rosseThailandia, protesta contro la chiusura dei siti a luci rosseIn Thailandia è esplosa la protesta per la chiusura dei siti a luci rosse: "Una terra in cui è in corso una dittatura digitale".di Chiara Cichero Pubblicato il 4 Novembre 2020 alle 16:58 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservataThailandia#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0, 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}Un’ondata di proteste contro la serrata dei siti a luci rossi ha invaso la Thailandia. Il Governo Thailandese ha infatti posto il divieto di accesso a Pornhub e ad altri 190 siti per adulti.A ottobre il Paese era già stato attraversato da un’ondata di proteste contro il governo e pro democrazia.Thailandia, protesta contro la chiusura dei siti a luci rosseTantissime le manifestazioni che hanno invaso le piazze della Thailandia al fine di protestare contro la decisione del Governo di chiudere Pornhub e ulteriori 190 siti web di contenuti a luci rosse. Il ministro del reparto Digitale, Puttipong Punnakanta ha dichiarato che il bloccare certi contenuti è stata un‘azione nel rispetto delle normative vigenti nel paese, in cui è infatti considerato crimine informatico il pubblicare online contenuti a luci rosse e inerenti il gioco d’azzardo. Nei social un ondata di post con l’hashtag #SavePornhub.Nel 2019 la Thailandia è stato il paese tra i primi 20 nella classifica di navigazione quotidiana sul sito Pornhub. Portale su cui, in media gli utenti thailandesi hanno sostato 11 minuti e 21 secondi ogni giorno, un dato record nel mondo.Numerosi manifestanti provenienti dal gruppo “Anonymous Party” hanno picchettato di fronte all’ingresso del ministero per il Digitale di Bangkok, una protesta contro la scelta del Governo atta a rivendicare il diritto di fruizione dei portali chiusi. Cartelli e cori al grido di “Pornhub libero” e “Vogliamo Pornhub”.La direttrice della Fondazione Manushya, che si occupa della battaglia per il diritto di accesso al digitale, Emilie Pradichit, ha dichiarato ritenere il suo paese come “una terra in cui è in corso una dittatura digitale, con i conservatori al potere che cercano di controllare ciò che i giovani possono guardare, dire e fare online”.Articoli correlatiinEsteriUsa, sfida a distanza Trump-Harris: "Pensavo fosse indiana, poi è diventata nera"inEsteriMorte Haniyeh, i funerali a Teheran: l'Iran chiude lo spazio aereoinEsteriZelensky: "Tutti vogliamo la Russia ai negoziati di pace"inEsteriUsa 2024, Kamala Harris sfida Donald Trump: "Se hai qualcosa da dire dimmelo in faccia"inEsteriRaid di Israele a Teheran: ucciso il capo di HamasinEsteriAttacco alla scuola di danza a Southport: il bilancio sale a 3 vittime
Niccolò Mencucci, Autore a Notizie.it
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