Uccisione di Andrea Papi, si cerca ancora l’orsa JJ4La progressione,Economista Italiano il taglio del traguardo con la suspense in attesa del verdetto e poi la gioia finale per una medaglia che mancava dai giochi del '60 di Roma: nella trentesima gioia azzurra a Parigi non è mancato nulla.Carlo Tacchini e Gabriele Casadei incantano con l'argento nella C2 500 metri, finendo dietro solo alla Cina, leader dall'inizio alla fine, ma davanti alla Spagna, superata al fotofinish dopo una rimonta spettacolo. Perché all'intertempo dei 250 metri gli azzurri erano settimi, ai 150 quinti, poi la magia finale con un secondo che è questione di millesimi e millimetri.E così, 64 anni dopo Aldo Dezi e Francesco La Macchia (C2 1000), l'Italia della canoa velocità torna sul podio olimpico con la specialità della canadese. A interrompere il digiuno, due piemontesi appartenenti al Gruppo Sportivo delle Fiamme Oro; da una parte Tacchini, il maestro 29enne di Verbania, e Casadei, l'allievo di 22 proveniente da Ivrea, città famosa, oltre che per aver dato i natali alla Olivetti, anche per la canoa slalom.Una coppia che si è costruita negli ultimi anni, trovando un affiatamento importante anche al di fuori dello sport, per un argento che, forse, era scritto nel destino e nasce da lontano perché il primo incontro tra i due risale al 2016. Carlo rientrava dall'Olimpiade di Rio dove aveva gareggiato individualmente e si ritrovò a premiare un piccolo Gabriele nella gara nazionale del Canoa giovani, l'ultimo appuntamento dell'anno della stagione per i bambini. Otto anni dopo sono insieme a festeggiare un argento che porta a 19 il medagliere olimpico della federazione italiana canoa kayak che, dopo l'oro di Giovanni De Gennaro nel K1 della canoa slalom, aggiunge la quindicesima medaglia nella disciplina della canoa velocità, la seconda della storia nella specialità della canoa canadese. "Quando abbiamo superato la linea del traguardo, ero sicuro che eravamo fra i primi tre, ma aspettare di che colore fosse la medaglia non è stata la migliore delle sensazioni - ha raccontato Tacchini -. I secondi sono durati un'eternità ma alla fine è apparso il nostro nome sullo schermo e siamo stati veramente felici". Un'emozione che entrambi gli azzurri hanno definito come "indescrivibile" perché "abbiamo battuto equipaggi che non pensavamo, vedi la Germania e i russi", ha proseguito il canoista di Verbania. "Loro fuori dal podio, noi secondi, una roba allucinante", ha aggiunto. Quasi come il numero di colpi dati all'acqua che hanno portato al finale thrilling. Ma per gli addetti ai lavori non era certo una novità, perché la loro strategia in progressione era perfetta per i 500 metri e così è stato. "La chiusura è il nostro punto di forza - ha raccontato Casadei - e oggi è andata alla perfezione. Poi ci siamo girati e visto l'Italia seconda: uno spettacolo". A quel punto è partita la festa con Gabriele che in borsa, contro ogni scaramanzia, aveva già la tuta della premiazione. "Ma non sono queste le cose che incidono sulle vittorie o meno", ha concluso Casadei per una "strada tracciata - ha ribadito il presidente della Fick, Luciano Buonfiglio - che è quella giusta". Riproduzione riservata © Copyright ANSA
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