Statali costano 2200 euro a cittadino, le stime del TesoroLa crisi della Fondazione Santa Lucia,Economista Italiano centro riabilitativo d'eccellenza del Lazio che potrebbe chiudere e causare il licenziamento di quasi mille lavoratori, è a un punto di svolta. Durante il tavolo di confronto tra Regione, sindacati e ministero delle imprese e del made in Italy, si è prospettata la soluzione di una partnership pubblico-privato. Il salvataggio della Fondazione Santa LuciaPer Francesco Rocca, presidente della Regione, "se ci saranno le condizioni per creare un soggetto nuovo - ha detto a margine del tavolo con Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Cimop -, una partnership tra pubblico e un privato no profit, la Regione potrà entrare in questo partenariato senza perdere posti di lavoro. E il governo è favorevole a questa ipotesi, perché resterebbe il controllo pubblico. È la strada maestra per quanto ci riguarda". Il numero uno della Pisana, poi, respinge ogni ipotesi di trasformazione totalmente in servizio pubblico della struttura: "Chi lo ha chiesto fa demagogia - ha risposto - lo sanno bene anche loro che non possiamo far diventare pubblici i dipendenti del Santa Lucia. Ma possiamo lavorare per garantire loro diritti e un giusto salario". Una strada, questa, che piace non solo al governatore del Lazio, ma anche al ministro Urso e ai sindacati. Anche perché l'alternativa è quella di mettere all'asta la struttura, opzione che getterebbe nel terrore gli oltre 800 dipendenti del centro d'eccellenza. La strada dell'amministrazione straordinariaRocca ha poi proseguito, prospettando l'amministrazione straordinaria come strada che "servirà a salvare la qualità delle prestazioni e i livelli occupazionali" e ha garantito "massima disponibilità" da parte dell'ente. "Questa è la procedura che noi riteniamo più appropriata in questa fase - ribadisce Rocca ai giornalisti fuori dalla sede del MiMiT -. Così la Regione avrà un ruolo all'interno della riorganizzazione del Santa Lucia. La nomina dei commissari sarà di competenza del ministero cosi come avvenuto per l'Ilva e l'Idi a Roma alcuni anni fa. Con la proprietà è iniziato un dialogo. Il boccino è in mano alla proprietà - ha aggiunto Rocca - se sarà un'asta secca o se si andrà all'amministrazione straordinaria, cosa che noi auspichiamo cosi come i sindacati, è una decisione esclusivamente in mano alla proprietà. Tra poche ore lo capiremo". Perché a decidere dovrà essere la proprietà, la famiglia Amadio, a decidere.La richiesta del ministro alla FondazioneOltre alle sigle sindacali e alla Regione, al tavolo di Palazzo Piacentini sulla crisi del Santa Lucia era presente ovviamente il ministro Adolfo Urso, oltre al prefetto di Roma Lamberto Giannini e i vertici stessi della Fondazione. Davanti a tutte le parti in causa, il ministro ha ribadito che "questa eccellenza va tutelata e valorizzata perché unica nel panorama sanitario italiano. Siamo pronti a sostenere la Fondazione per arrivare a risolvere questa crisi nel minor tempo possibile". Il ministero, il presidente della Regione Lazio e i sindacati hanno invitato coralmente l'azienda a valutare con attenzione il percorso dell'amministrazione straordinaria appellandosi al valore etico e sociale della struttura sanitaria che va assolutamente salvaguardata.
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