Covid in Cina, a Pechino chiuse 40 stazioni della metropolitana per fermare il contagio"Nel corso del 2025 sia l'indotto,criptovalute sia Stellantis esauriranno gli ammortizzatori sociali. Se non si interverrà per tempo ci saranno licenziamenti di massa". A lanciare l'allarme è il segretario generale della Fim Cisl, Ferdinando Uliano, che stima, se le cose non cambieranno, "almeno 12.000 posti a rischio negli stabilimenti di Stellantis e altrettanti, se non di più, nelle fabbriche della componentistica". Il limite di utilizzo della cassa integrazione è di tre anni, in molti casi sono state utilizzate anche le deroghe. "Stellantis ha condiviso con i sindacati il piano dell'azienda per l'Italia che assegna una missione a ogni stabilimento fino alla fine del decennio". Lo ha detto Giuseppe Manca, responsabile delle risorse umane e relazioni industriali di Stellantis Italia, intervenendo oggi al programma televisivo Omnibus su La7.Secondo Manca, "il tavolo automotive che si è svolto ieri ha riflesso un anno di intensa dialettica dell'azienda con il governo, di cui già da oggi è importante provare a fare una sintesi nell'interesse del Paese e in considerazione della dimensione industriale di Stellantis in Italia". Manca ha citato tra gli interventi per l'Italia "la motorizzazione ibrida della Jeep Compass a Melfi, lo sviluppo di una Fiat 500 elettrica più competitiva e di una versione ibrida a Mirafori - dove sono stati avviati anche l'hub di economia circolare, il plant per le trasmissione elettrificate e il Battery Technology Center - l'estensione della produzione della Fiat Panda a Pomigliano fino al 2029 e la localizzazione in Italia di due delle quattro piattaforme multi-energy, native elettriche, Stl Medium e Stl Large". "Stellantis - ha ricordato Manca - sta lavorando intensamente con i suoi partner sindacali e con i suoi dipendenti per affrontare la crescente concorrenza, nel contesto di un mercato europeo che è molto al di sotto del periodo pre-Covid, oltre all'impatto della elettrificazione". Con Stellantis "non c'è assolutamente nessuno scontro ma la volontà di trovare una strada condivisa, anche con i sindacati e le Regioni, e con le imprese della filiera automotive che sono la forza del nostro Paese, per aumentare i livelli produttivi nel settore dei veicoli, auto e veicoli commerciali, nel nostro Paese", dice il ministro Adolfo Urso, dopo il tavolo sull'automotive e le preoccupazioni dei sindacati. "Noi vogliamo andare insieme. Innanzitutto con l'unica azienda produttrice di auto nel nostro Paese, cioè Stellantis: questo percorso lo abbiamo indicato già oltre un anno fa e con caparbietà vogliamo portarlo a termine". Riproduzione riservata © Copyright ANSA
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