Crolla la parete della galleria San Silvestro a PescaraFontana e Zaia rispondono a Conte: "Non vogliamo la secessione"Fontana e Zaia rispondono a Conte: "Non vogliamo la secessione"Fontana e Zaia hanno scritto una lettera aperta destinata al premier Conte. "Feriti da certe esternazioni" di Antonella Ferrari Pubblicato il 22 Luglio 2019 | Aggiornato il 17 Settembre 2020 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservatacontelombardia#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0,trading a breve termine 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}Attraverso una lettera aperta, i presidenti di Lombardia e Veneto, Fontana e Zaia, sono tornati sul tema dell’autonomia, riferendosi in particolare all’atteggiamento del premier Conte: “Ci sentiamo tutti profondamente feriti quando leggiamo le sue esternazioni, presidente Conte. Noi restiamo aperti al dialogo – proseguono -, ma se si continua con una farsa, come accaduto finora, è evidente che non firmeremo nulla“. “L’autonomia – continuano i due – è una sfida per la modernità e l’efficienza del Paese intero, il centralismo è conservazione di sprechi contro chi ha bisogno, di un welfare ingiusto. Nessuno di noi vuole aggredire l’unità nazionale, nessuno vuole secessioni. Lei sa bene quanti e quali ministri si sono impegnati in questa irresponsabile gara a spararla più grossa”.Fontana e Zaia rispondonoAttilio Fontana e Luca Zaia, nella loro lettera, hanno poi sottolineato che l’autonomia non sarebbe solo un toccasana per il nord. “Fa bene anche al Sud, a quella foresta di cittadini che cresce a vista d’occhio, che vorrebbe responsabilità ed efficienza ma non ha voce. Anzi, nella battaglia di chi combatte a suon di bugie contro l’autonomia c’è proprio l’evidente tentativo di mettere il coperchio a questa pentola di cittadini onesti che ribolle di sdegno, stanchi come sono di dover emigrare per curarsi, per studiare all’Università, per trovare un lavoro”. “Noi riconosciamo la necessità di avere fondi perequativi garantiti dallo Stato – dicono poi parlando dell’autonomia differenziata – per mantenere ovunque livelli essenziali delle diverse prestazioni. Chiediamo solo di poter spendere in autonomia le risorse a noi assegnate”.“Io voglio unire questo Paese, e per governare bisogna passare dalle autonomie – ha detto anche il ministro Salvini -. Non accettiamo un no come sta invece succedendo”.Riunioni martedìNel pomeriggio di martedì sono stati fissati incontri, che potranno essere decisivi, a Palazzo Chigi. Conte farà il punto sui beni culturali e le soprintendenza con il ministro della Cultura Bonisoli e il minsitro degli Affari regionali Stefani. Seguirà poi un confronto sulle risorse economiche cui prenderanno parte anche i tecnici del ministero dell’Economia.Articoli correlatiinPoliticaSondaggi politici: M5S in crescita, Pd in calo, Forza Italia in positivoinPoliticaIl Dl Salva Casa è legge, 106 voti a favore: ecco cosa cambia adessoinPoliticaMattarella promuove la libertà dell'informazione nella Cerimonia del Ventaglio: "Giornalisti contrastino le adulterazioni della realtà"inPoliticaAntonio Tajani: "Spazio al centro è di Forza Italia, arriveremo al 20%"inPoliticaNcc, incostituzionale il divieto di rilasciare nuove autorizzazioni: la decisione della ConsultainPoliticaGiorgia Meloni dice 'No' a Ursula von der Leyen: "Ho agito da leader europeo"
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