Covid, Bill Gates: "C'è il rischio di una nuova variante più letale e contagiosa"Milano-Cortina 2026 celebra inclusione e uguaglianza in un convegno al Salone d'Onore del Coni Mario Canfora Giornalista 6 marzo - 17:35 - ROMA Quasi due ore di testimonianze sulla parità di genere,òSuparitàdigenerelosportèinvestimenti spiegando con tanto di slide com'è la situazione allo stato attuale. A due anni dalla cerimonia di apertura dei Giochi Paralimpici Invernali di Milano Cortina 2026, in programma venerdì 6 marzo 2026 all’Arena di Verona, la Fondazione Milano Cortina 2026 e il comitato organizzatore dei Giochi Olimpici e Paralimpici di Milano Cortina 2026 hanno organizzato al Salone d'Onore del Coni un evento dal titolo “Milano Cortina 2026, un’opportunità di cambiamento. La parità di genere nel mondo dello sport italiano”, con l'obiettivo di promuovere inclusione e uguaglianza all’interno dello scenario sportivo italiano. "Leggo e sento dire che ci sono ancora tantissimi problemi sul rapporto numerico tra presidenti uomini e donna, ossia che su 48 federazioni solo due hanno una donna al comando - ha detto negli interventi d'apertura e di chiusura il numero uno del Coni Giovanni Malagò -, ma fermarsi solo a questo numero è altamente riduttivo. Basta guardare quante donne ci sono nei vari consigli, per non dire, poi, che lo stesso Coni ha nell'organigramma due vicepresidenti donna. E sarà una donna atleta a rappresentare l'Italia per il Coni in sede di Unione europea in un gruppo di lavoro specifico per le tematiche generali dello sport. Sulle presidenze, va però ricordato che bisogna candidarsi e farsi eleggere, noi non possiamo obbligare nessuno a farlo. Comunque il Coni istituirà una commissione per le pari opportunità, per vedere come fare di più per migliorare la situazione". Malagò ha inoltre ricordato come "da anni lo sport sia stato anticipatore di quello che è successo in altri settori della società. Almeno il 30% di donne devono essere presenti all'interno degli organi federali, molti organismi superano il 50%. Penso che lo sport sia da esempio". relatori— Oltre a Malagò, hanno partecipato all'evento Diana Bianchedi, Chief Strategy Planning Legacy Officer della Fondazione Milano Cortina, Charlotte Groppo, Head of Gender Equality, Diversity and Inclusion del Cio, Alessia Tuselli, Centro di Studi Interdisciplinari di Genere dell’Università di Trento, Giusy Versace, senatrice e vicepresidente della commissione Cultura nonché atleta paralimpica, Gian Paolo Montali, direttore generale della Ryder Cup Golf 2022 ed ex c.t. della squadra italiana di pallavolo, e Federica Cappelletti, presidente della Divisione Professionistica Calcio Femminile Figc. "Quelli di Milano-Cortina saranno i Giochi "più bilanciati" nella storia: il 47% di partecipanti alle gare sarà costituito da donne", ha sottolineato la Groppo. "Per crescere ancora, però, bisogna agevolare l'equilibrio di genere all'interno della dirigenza sportiva arrivando ad avere almeno il 30% di presenza femminile nei ruoli decisionali", ha proseguito. cambiamento— "Voglio essere fiduciosa, i numeri offrono speranza, lo sport ha un grande potere e anche una grande responsabilità - ha detto la Versace -. Dobbiamo lavorare per eliminare gli ostacoli, lo sport deve educare e può rappresentare una grande opportunità di cambiamento". Per la Cappelletti "il professionismo, nel calcio femminile, viene riconosciuto solo in Serie A: il percorso è ancora lungo anche se il calcio femminile italiano sta crescendo. A livello di stipendi, ad esempio, siamo ancora lontani. Quello di una calciatrice è equiparabile a quello di uno della Serie C...". Leggi anche Polemiche su Miss Germania 2024, Apameh Schönauer, 39enne di origine iraniana 8 marzo, "C'è ancora domani" di Paola Cortellesi torna in oltre 150 cinema segnali forti— "Lo sport ha un potere e una responsabilità grandissimi: dare segnali forti. I nostri Giochi ci faranno stare sotto gli occhi del mondo, e abbiamo la responsabilità di mandare un messaggio forte, un segnale di presenza sul tema della parità di genere", le parole della Bianchedi, due ori ai Giochi di Barcellona 1992 e Sydney 2000. L'ex fiorettista ha ricordato come ai Giochi di Tokyo 2020 le atlete siano state il 48% del totale che ha poi partecipato alle varie gare, mentre nel 1964 nella stessa capitale giapponese furono solo il 13%. Il 91% dei Comitati olimpici nazionali ha avuto agli ultimi Giochi estivi una donna come portabandiera, "eppure solo il 13% di chi allenava era una donna. C'è quindi ancora un vero e proprio divario di genere tra tutti i ruoli di leadership ai Giochi olimpici". Milano-Cortina "ha l'obiettivo di portare entro il 2026 al 40%" la rappresentanza di donne in ruoli manageriali, come pure la parità di retribuzione media annua e pari condizioni nello sviluppo professionale per la donna. Bianchedi ha aggiunto che è stata attivata e implementata la collaborazione con gli Osservatori Statistici del Coni e dato supporto al progetto dell'università di Trento dal titolo "She leads. Equità di genere e leadership nello sport". Olimpiadi Invernali: tutte le notizie © RIPRODUZIONE RISERVATA
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