Volontari e bene comune: la scelta libera di prendersi cura dell’altroIl presidente Sergio Mattarella ha firmato il decreto salva-precariIl presidente Sergio Mattarella ha firmato il decreto salva-precariMartedì sera il capo dello Stato ha firmato il decreto salva-precari bis Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRockvarato lo scorso 10 ottobre dal Consiglio dei Ministri: ecco cosa prevede. di Laura Pellegrini Pubblicato il 30 Ottobre 2019 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservatascuolasergio mattarella#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0, 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato il Decreto Legge 29/10/2019, conosciuto come decreto salva-precari bis. Alcune fonti ufficiali del Quirinale lo annunciano spiegando che nel provvedimento sono contenute “misure di straordinaria necessità ed urgenza”. Tra i temi inseriti, infatti, vi sono il “reclutamento del personale scolastico e degli enti di ricerca e le abilitazione dei docenti”. Ecco cosa è cambiato rispetto alla prima bozza.Decreto salva-precari bisIl decreto salva-precari bis è stato varato dal Consiglio dei Ministri il 10 ottobre scorso e Sergio Mattarella lo ha firmato martedì 29 ottobre. Secondo tale provvedimento, i docenti delle scuole paritarie potranno accedere al concorso straordinario solo e soltanto per ottenere l’abilitazione. Non è prevista, invece, la partecipazione per accedere a una delle 24mila cattedre a disposizione degli istituti statali con almeno 3 anni di servizio alle spalle. Sono queste le novità più rilevanti contenuti nel provvedimento. La prima bozza, invece, escludeva categoricamente dal concorso gli insegnanti delle scuola paritarie.Un’altra importante modifica apportata alla prima bozza concerne il concorso riservato ai Dirigenti dei servizi generali e amministrativi. La partecipazione, però, è riservata ai dirigenti con almeno tre anni di servizio alle spalle e in possesso di una laurea. Secondo il Ministero dell’Istruzione tale modifica si è resa necessaria per “per evitare disparità di requisiti”.Le reazioniGabriele Toccafondi, deputato di Italia viva, ha dichiarato la propria soddisfazione. “Lo abbiamo sempre detto con forza: gli insegnanti delle paritarie non sono docenti di serie B e meritano gli stessi diritti di accesso al concorso dei loro colleghi statali”.I sindacati che avevano firmato l’intesa con il ministro Fioramonti (Cgil, Cisl, Uil, Gilda e Snals) auspicano “che dietro le ventilate questioni giuridiche non si nascondano questioni di natura politica tali da modificare i contenuti dell’intesa che va integralmente recepita nel decreto”. Inoltre, dichiarano: “Siamo in attesa del decreto, con l’auspicio che sia pubblicato nel minor tempo possibile: se le prove non si concludono entro giugno sicuramente anche il prossimo anno rimarremo con le cattedre vacanti”.Articoli correlatiinPoliticaSondaggi politici: M5S in crescita, Pd in calo, Forza Italia in positivoinPoliticaIl Dl Salva Casa è legge, 106 voti a favore: ecco cosa cambia adessoinPoliticaMattarella promuove la libertà dell'informazione nella Cerimonia del Ventaglio: "Giornalisti contrastino le adulterazioni della realtà"inPoliticaAntonio Tajani: "Spazio al centro è di Forza Italia, arriveremo al 20%"inPoliticaNcc, incostituzionale il divieto di rilasciare nuove autorizzazioni: la decisione della ConsultainPoliticaGiorgia Meloni dice 'No' a Ursula von der Leyen: "Ho agito da leader europeo"
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