Birre artigianali crescono in Italia di circa il 15,4% - Fiere e Eventi - Ansa.itAddio alla “voragine” di due ettari all’ombra di San Pietro. Più di vent’anni dopo rispetto l’originale progetto,Guglielmo pensato per il Giubileo del 2000, l’intervento sarà completato.“Dopo decenni di attesa, sono iniziati i lavori per cancellare il 'buco' di via Innocenzo III e di via del Crocifisso che trasformeranno uno scheletro abbandonato in un edificio polifunzionale a disposizione della città” ha annunciato l’assessore capitolino all’urbanistica Maurizio Veloccia. L’enorme cantiere che qualsiasi utente della stazione San Pietro per oltre 2 decenni si è trovato davanti, è destinato quindi ad essere completato.Una voragine di due ettari all’ombra del Cupolone. Ma Comune e Municipio ne sanno poco o nulla Le opere già realizzateSecondo informazioni diffuse dall’assessorato, l’avvio dei lavori dell’edificio multifunzionale è previsto per il settembre del 2024 mentre per il completamento dell’edificio polifunzionale potrebbe non bastare l’anno giubilare: è previsto tra la fine del 2025 e l’inizio del 2026. Una parte degli interventi sono già partiti e riguardano soprattutto opere di fognatura, di servizi elettrici e della fornitura di gas. Oltre al palazzo che sarà di 6 piani (incluso l’ultimo destinato ad una piscina scoperta) restano da sistemare delle are verdi e da completare un percorso attrezzato lungo via del Crocifisso.Cosa prevede l'interventoL’edificio “polifunzionale” è destinato ad accogliere funzioni commerciali, artigianale e servizi culturali servizi ricettivi, per una superficie complessiva di 11.337 mq. Gran parte dell’immobile verrà costruito per ospitare gli studenti a cui verrebbero messi a disposizione 531 posti letto: 65 camere singole e 233 doppie, tutte con servizi igienici inclusivi, con una dimensione che varia tra gli 11,5 mq ed i 35,17 mq. Al secondo, terzo e quarto piano verranno creati spazi fitness. Al piano terra, invece, troverà posto un centro congressi con 5 sale per le riunioni, una hall ed ovviamente i servizi igienici.L'immobile accoglierà anche un ristorante al piano terra e delle attività commerciali nei primi due piani. In un corpo separato rispetto all'edificio principale, previsto su due piani, verrà costruito un "centro artigianale" composto da dieci locali.La ferita da sanare“Con questo intervento del valore complessivo di 100 milioni di euro si va a sanare una ferita urbanistica presente da anni in uno dei luoghi simbolo di Roma, a fianco del Vaticano e a poca distanza dal centro storico” ha commentato l’assessore Maurizio Veloccia. Il soggetto attuatore dell’opera è la Techbau, azienda leader nel settore dell’edilizia privata.Una vicenda durata più di 20 anniL’intervento era figlio di un accordo di programma che nel 1997 prevedeva la riqualificazione dell’area della stazione di San Pietro. Negli anni il cantiere è stato caratterizzato da ritardi, anche a causa di una bonifica che si era resa necessaria, da contenziosi legali e dalla richiesta di maggiori cubature che necessitavano di andare in variante rispetto a quanto stabilito dalla conferenza dei servizi del 2005. L’ultima proroga concessa alla Euro Srl nel 2024 (subentrata alla Roma Duemila spa nel 2003) consentirà alla società di beneficiare del Piano Casa e, quindi, di realizzare l’intervento per com’è stato descritto. Entro un anno e mezzo, “la voragine” davanti la stazione di San Pietro, potrebbe diventare un semplice ricordo.Dossier - Una voragine di due ettari all’ombra del Cupolone. Ma Comune e Municipio ne sanno poco o nulla
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