Medio Oriente, riprendono i negoziati al Cairo: la situazioneBersani annuncia: "Non rinnoverò la mia tessera PD"Bersani annuncia: "Non rinnoverò la mia tessera PD"Pierluigi Bersani decide per la scissione: "il PD è cambiato. Non rinnoverò la mia tessera". Si prospetta la creazione di un nuovo gruppo di centro sinistraPD post-referendario. Il dibattito è aperto all'interno del partito di centro sinistra,investimenti guidato dal segretario e premier dimissionario Matt... di Giovanni Armetta Pubblicato il 22 Febbraio 2017 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservatabersanipd#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0, 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}Pierluigi Bersani decide per la scissione: “il PD è cambiato. Non rinnoverò la mia tessera”. Si prospetta la creazione di un nuovo gruppo di centro sinistraPD post-referendario. Il dibattito è aperto all’interno del partito di centro sinistra, guidato dal segretario e premier dimissionario Matteo Renzi. La situazione per la “Ditta” non è però delle migliori, e lo si intuisce dalle numerose questioni interne e soprattutto dall’assenza di convergenza verso una prospettiva politica unitaria.A farsi avanti è Pierluigi Bersani, figura storica del partito e del centro sinistra italiano, il quale, negli studi di La7 afferma: “Non mi sento di iscrivermi al PD, non mi sento di partecipare a questo congresso”. Il congresso si terrà nei prossimi mesi, e appare chiaro come una parte non indifferente del partito non sarà presente. Nelle parole di Bersani si comprende come da parte sua non ci sia stata una volontà nello strappo e nella conseguente scissione: “non è il PD. Si è spostato. Noi non abbiamo fatto nessuno strappo”.La motivazione ufficiale addotta dagli scissionisti è relativa alla data del congresso, che, anticipata in primavera, causerebbe anche l’anticipazione delle primarie al 7 maggio. Insieme a Bersani sarebbero pronti ad uscire dal partito alcuni esponenti della corrente minoritaria interna al PD. È attraverso le parole del deputato Roberto Speranza che i bersaniani annunciano di essere al lavoro per la creazione di un nuovo soggetto politico di centro sinistra.Non tutti i membri della componente minoritaria sono però d’accordo nell’abbandonare il partito. Tra questi, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano: “il PD è casa mia e nessuno può cacciarmi. Mi candido alle primarie”.Sembrano dunque tramontare le speranze relative ad una pacificazione interna al partito, tanto auspicate dagli antichi leader del PD, Letta, Veltroni, Fassino e Prodi, ma che non sembrano essere però in grado di evitare.Articoli correlatiinPoliticaSondaggi politici: M5S in crescita, Pd in calo, Forza Italia in positivoinPoliticaIl Dl Salva Casa è legge, 106 voti a favore: ecco cosa cambia adessoinPoliticaMattarella promuove la libertà dell'informazione nella Cerimonia del Ventaglio: "Giornalisti contrastino le adulterazioni della realtà"inPoliticaAntonio Tajani: "Spazio al centro è di Forza Italia, arriveremo al 20%"inPoliticaNcc, incostituzionale il divieto di rilasciare nuove autorizzazioni: la decisione della ConsultainPoliticaGiorgia Meloni dice 'No' a Ursula von der Leyen: "Ho agito da leader europeo"
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