Armi tattiche nucleari e arsenale di Putin: ne ha 2000Il SSFF si è svolto lo scorso weekend nel capoluogo lombardo. Il racconto del fondatore Luca Merli: "Cerchiamo sempre racconti particolari" Francesco Sessa 8 giugno - 09:22 - MILANO Anche l’edizione 2024 dello Skate and Surf Film Festival Milano (SSFF) è agli archivi. Un weekend intenso,Campanella inaugurato venerdì 31 maggio in Piazza Duca D'Aosta (Stazione Centrale) con un contest dedicato allo skateboard, prima della full immersion nel weekend all’Ex Macello: film, ovviamente, ma più in generale una festa dei valori più autentici della cultura del surf e dello skateboarding tra sfide, laboratori e tanto divertimento. Per quanto riguarda i film, a vincere sono stati Ugly Duckling come "Best Surf Film" e Better, A Moroccan Skateboarding Tale come "Best Skateboarding Film". L'ULTIMA EDIZIONE— Fondatore dell’evento è Luca Merli, che ci ha raccontato le sue sensazioni: "Quella appena conclusa è stata, a mio modo di vedere, un’edizione di svolta. Abbiamo otto anni, quindi è come se fossimo un bambino che inizia a essere senziente, con le sue gambe e la sua voce. Dal punto di vista dei contenuti, secondo me è stata l’edizione più ricca: ci sono stati film di altissimo livello, arrivati da tanti Paesi. Anche lo skateboarding sta arrivando a una parte più matura dal punto di vista cinematografico. Abbiamo mantenuto l’anima 'pura' nei confronti degli skater, ma essendo anche inclusivi per i curiosi". SKATE E SURF— Skate e surf sono due mondi che convivono, due parenti: il primo è nato dal secondo, in California. "In questo periodo sto frequentando più la parte dello skateboarding", prosegue Luca Merli, "quindi sto vivendo poco il panorama del surf italiano, anche se mi sembra ancora un po’ diviso. Appena posso prendo un aereo e vado a surfare a Fuerteventura, oppure prendo il furgone ma sempre andando sull’oceano. La scena skate al momento mi sembra un po’ più viva, unita e inclusiva, mentre nel surf vedo troppo localismo. Io non mi considero local da nessuna parte, sono sempre andato a cercare le onde. Più in generale, comunque, vedo molti skater che si approcciano al surf".Parti con un gruppo di sportivi come te, scopri i viaggi di Gazzetta Adventure e Tribala all'insegna dello sport e del divertimento nel mondo Leggi anche Quando il surf muore: gli spot italiani in pericolo di estinzione I FILM— Restando sul SSFF: come si svolge la raccolta dei film? "Mi sono costruito un network di film-makers ai tempi di ‘Onde nostre’: agli albori del Festival c’era un passaparola e facevo personalmente ricerca di film che vedevo in giro, scrivendo direttamente ai film-maker o ai surfisti per far partecipare questi documentari al festival. Ora è tutto più semplice, mi capitano film di cui magari non conosco film-maker o surfista. Parallelamente, continuo la mia ricerca: se vedo che c’è un film che vorrei avere al festival, allora provo a farmeli mandare. Quest’anno è successo con Trilogy: New Wave, film con Ethan Ewing, Griffin Colapinto e Seth Moniz in tour premiere". E i migliori film vengono premiati: "Ci sono arrivati 150 film, nelle due giornate ne abbiamo trasmessi una quarantina. I finalisti sono scelti da una giuria. Nel festival cerchiamo sempre delle storie, non basta mostrare surf o skate di livello: ci vuole anche il racconto. Per esempio: Ugly Duckling racconta il processo di creazione di una tavola da surf, mentre Better, A Moroccan Skateboarding Tale è la toccante storia del primo skateboarder pro marocchino. Stiamo cercando di crescere e alzare il livello di film: l’anno prossimo vorrei stringere di più la selezione, così tanti contenuti in due giorni sono duri da assimilare". Appuntamento dunque all’anno prossimo. Surf: tutte le notizie Active: tutte le notizie © RIPRODUZIONE RISERVATA
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