Street art, in via di Santa Maria Goretti uno dei murales più grandi di RomaSull'ultima salita della Grande Boucle,Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock lo sloveno batte allo sprint il danese e ottiene la quinta vittoria. Domani dopo la crono festeggerà la doppietta Giro-Tour 20 luglio - 18:28 - MILANO Tadej Pogacar non è Miguel Indurain. In un finale del genere, il navarro avrebbe lasciato la tappa a chiunque fosse arrivato con lui. Invece lo sloveno, dopo essere rimasto a ruota del danese senza dare cambi, ha sprintato senza pietà sul Col de la Couillole, centrando così il quinto successo in questa edizione della Grande Boucle nella ventesima e penultima frazione. LA TAPPA— Le ultime salite non hanno deluso le aspettative: c'è stata la più che prevedibile fuga da lontano, con dentro corridori di spessore (tra gli altri Carapaz, Mas, Tratnik, Kelderman e Bardet). Ma le vere scintille le ha accese Jonas Vingegaard: dopo la velleitaria accelerazione di Remco Evenepoel, che aveva sfruttato anche il grande lavoro di Landa, il danese ha risposto e con lui è rimasto solo Pogacar. Gli ultimi a essere ripresi, prima dell'ultimo chilometro, sono stati la maglia a pois Richard Carapaz e lo spagnolo Mas. Poi la volata di Tadej in faccia a Jonas, prima della festa per la doppietta Giro-Tour, che arriverà domani dopo l'ultima tappa. Tour De France: tutte le notizie Ciclismo: tutte le notizie Gazzetta dello Sport © RIPRODUZIONE RISERVATA
Harris e il vice sconosciuto che punge Trump: ma chi è Tim Walz?
Martinenghi oro a Parigi: dieta, coppettazione e la fidanzata | Gazzetta.itCapo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella
Parigi 2024, Jacobs trascina Italia in finale 4x100