Prodi, l'appello per le primaprie del PdTra la prima volta di Lukas Märtens nei 400 sl e il bis Guglielmoolimpico di Ariarne Titmus, sempre nella stessa disciplina, c'è un'Italia che nella staffetta maschile 4x100 stile libero non riesce a confermare l'argento di Tokyo 2020. Ma porta la prima medaglia del nuoto. Per gli azzurri, infatti, nel primo giorno delle gare olimpiche alla Defense Arena arriva il bronzo dopo essere stati appaiati all'Australia fino agli ultimi metri. Dominano gli Stati Uniti con il tempo di 3:09.28, quasi un secondo e mezzo in meno dell'Italia. Intanto rispetto a tre anni fa, cambia solo il terzo staffettista nella squadra azzurra: dentro Conte Bonin per Zazzeri, mentre gli altri tre restano gli stessi con Miressi in prima frazione, Ceccon in seconda e Frigo in quarta a giocarsi il tutto per tutto. La medaglia, la terza dell'Italia al primo giorno di gare e la seconda di bronzo, dopo quella di Samele, lascia un pizzico d'amaro in bocca nonostante il dt Butini definisca i ragazzi "splendidi" e con vista sul futuro considerato l'inserimento di Conte Bonin, classe 2002. "Strepitoso", è l'aggettivo usato dal dt per Ceccon, soddisfatto per il bronzo. "Io sono molto contento al di là dei tempi - ha spiegato il nuotatore di Schio -. Qualsiasi metallo va bene, anche se eravamo secondi e dovevamo difendere quella posizione. Ma era difficile. Le medaglie sono bellissime, pesa al collo ed è molto importante.Non c'era miglior modo per cominciare". Niente podio per la femminile che nella 4x100 finisce ottava, ma gioisce comunque per una finale che il quartetto definisce lo stesso "un passo avanti per l'Italia".Nicolò Martinenghi strappa il pass per la finale nei 100 rana con il sesto tempo di 59.28. Primo il britannico Adam Peaty in 58.86, mentre Ludovico Viberti è costretto ad arrendersi nello spareggio, al termine della prima serata di gare, contro il tedesco Melvin Imoudu.Ma il primo in assoluto a festeggiare, in questa giornata uno di verdetti del nuoto olimpico, è stato il tedesco Maertens, rispettando così i pronostici della vigilia. Un successo storico per la Germania che non vinceva un oro olimpico tra gli uomini da Uwe Dassler (400 sl) e Michael Gross (200 dorso) nei Giochi di Seul '88. Lo fa 36 anni dopo mettendosi alle spalle l'australiano, Elijah Winnington, e il sudcoreano Woomin Kim.Nel femminile, invece, c'è una regina incontrastata nei 400 sl perché a tre anni da Tokyo, Ariane Titmus replica il titolo olimpico al termine di una gara emozionante. "So cosa si prova a essere una campionessa olimpica, ma oggi è una sensazione diversa - ha detto Titmus -. So quanto è dura gareggiare in queste circostanze, alle Olimpiadi. Il rumore, l'atmosfera, la pressione. La vita di paese rende sicuramente difficile dare il massimo". Seconda finisce la canadese Summer McIntosh, mentre terzo posto per la 'decana' Katie Ledecky che completa la sua collezione di metalli alle Olimpiadi. "La ammiro molto - ha detto Titmus parlando dell'americana - come atleta e non è certamente una rivalità che va oltre le gare. La rispetto molto come persona. La sua longevità nello sport. È bello incontrarsi e fare due chiacchiere". "C'era un tifoso speciale tra il pubblico e non potevo esimermi dall'andare ad abbracciare il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella". Luigi Samele, a 37 anni, conquista un bronzo storico in una cornice unica, il Grand Palais di Parigi, e con uno spettatore d'eccezione, il Presidente primo sportivo d'Italia, che con il sostegno allo schermidore di Foggia ha concluso la sua 3 giorni olimpica piena di impegni.Dopo l'argento a Tokyo 2020, Samele ha vinto il bronzo in un incontro molto serrato con l'egiziano Ziad ElSissy, che fino all'ultimo ha dato battaglia. Alla fine, emozionatissimo, Samele si è lasciato andare a terra ad una gioia incontenibile, togliendosi la maschera e singhiozzando per la commozione. Per lui, anche un record con il quale scrive la storia: è il primo campione di sciabola italiano a conquistare due medaglie olimpiche in due edizioni consecutive. "Un'altra medaglia olimpica - ha detto dopo la vittoria, emozionatissimo - non ci avrei mai pensato. Vuol dire che non bisogna mai smettere di sognare. E io oggi non ho mollato mai, ho lottato dalla prima all'ultima stoccata. Credendoci sempre. È una felicità indescrivibile. Sono commosso".Lo sciabolatore foggiano aveva anche sperato in qualcosa di più, ma in semifinale a inizio serata si era trovato di fronte il sudcoreano Sangkuk Oh, che lo aveva battuto già 7 volte in carriera e ha vinto senza troppe difficoltà, 15-5. Un incontro che all'inizio, con il vantaggio di che Samele aveva preso, un 3-0, aveva lasciato sperare in un'impresa fantastica. Invece, l'azzurro è finito sotto addirittura di 11-4, poi ha perso l'incontro. Sotto gli occhi di Mattarella, presente in tribuna al Grand Palais dopo la pioggia di ieri al Trocadéro per la Cerimonia di apertura, Samele - che ha ammesso dopo il bronzo di aver avuto "un momento di sconforto" dopo la sconfitta con il sudcoreano - ha avuto invece ragione della resistenza dell'egiziano Elsissy - terzo l'anno scorso ai Mondiali a Milano - con il punteggio di 15-12. E' la prima medaglia degli azzurri nella scherma a Parigi, la seconda della giornata dopo l'argento di Filippo Ganna nel ciclismo."Festeggiare qui con tutta questa gente dopo che a Tokyo gli spalti erano deserti per il Covid è stato fantastico, invidio tennisti e calciatori che hanno sempre questo pubblico che ti carica da matti", ha aggiunto Samele prima di lasciare la meravigliosa cornice del Grand Palais, la straordinaria costruzione che ha poco più di 100 anni e dalla cui "scalinata d'onore" che porta al grande salone sono oggi scese con un po' di emozione tutte le coppie prima di affrontarsi in pedana. La prima medaglia dell'Italia a Parigi arriva nel ciclismo su strada, sotto gli occhi del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, questa volta al coperto nonostante la pioggia non sembri proprio volerlo abbandonare. Eppure Filippo Ganna, argento nella crono ma battuto solo da un formidabile Remco Evenepoel, esce comunque col rimpianto di non aver conquistato il gradino più alto del podio. "Da italiano è come vedere una Ferrari arrivare seconda - ha spiegato -. Rode, ma comunque sono stato battuto da un fuoriclasse". Il fenomeno appunto è il belga, che trionfa in 36:12.16, secondo l'azzurro in 36:27.08 e terzo Wout van Aert (36:37.79). Insomma, un argento che avrà bisogno di tempo per essere metabolizzato perché "l'oro lo volevo", ha proseguito e "un po' di rammarico c'è", soprattutto a fronte di alcune scelte per essere al top ai Giochi, vedi la rinuncia alla Roubaix. Ma ripercorrendo i 32,4 km di Ganna, il rischio che non potesse arrivare nemmeno quel secondo posto c'è stato. Solo un grandissimo finale, infatti, ha posto rimedio a una pericolosa sbandata che lo ha fatto appoggiare sulle transenne (senza tuttavia cadere e terra) che gli aveva fatto perdere altri secondi preziosi. "Ma dopo quel momento mi sono detto "Pippo, è un anno di lavoro, devi dare tutto" e da lì ho trovato la forza", ha raccontato con la medaglia al collo dopo una cerimonia davanti la Torre Eiffel, lì dove esattamente 10 anni fa (il 27 luglio 2014) Vincenzo Nibali vinceva il Tour de France.Corsi e ricorsi storici che comunque hanno portato l'azzurro e il tricolore a sventolare alto nel cielo di Parigi per quello che è il primo tassello dell'obiettivo prefissato da tempo dal presidente del Coni, Giovanni Malagò: vincere una medaglia in più delle 40 di Tokyo. E Ganna, in Giappone, nella crono su strada mancò il bronzo di un soffio, rifacendosi però con l'oro, con tanto di record del mondo, nell'inseguimento a squadre su pista assieme a Simone Consonni, Francesco Lamon e Jonathan Milan. La speranza, dunque, è che l'argento in apertura possa dare la spinta per replicare quanto accaduto tre anni fa. "Con questo secondo posto abbiamo aperto le danze ora con il quartetto vogliamo continuavamo a ballare", la promessa di Ganna che ripartirà subito per Roma e dopodomani di nuovo in pista in vista dell'appuntamento a squadre che a Parigi lo vedrà impegnato tra il 5 e il 7 agosto. Lì il problema della pioggia non ci sarà. "In queste condizioni non sono un drago, a me la pioggia piace solo per lavarmi e vestirmi, that's it", ha scherzato l'azzurro. Nel frattempo, però, ha incassato i complimenti del Capo dello Stato, così come quelli del presidente del Coni e del numero uno della Federciclismo che lo attendevano all'arrivo in Pont Alexander III. Ma Pippo spera comunque che il suo argento non sia l'ultima medaglia. "Tutti i ragazzi che sono qua dell'Italia sono motivati con un grande cuore, testa, gambe, braccia, polmoni, qualsiasi cosa per dare il meglio", ha concluso. Tutt'altro che finita, quindi, la sua missione, così come quella dell'Italia Team che del record di Tokyo non vuole accontentarsi. L'obiettivo è superarsi e nel frattempo, almeno Ganna, dorme sereno seppur con quel pizzico di amarezza per l'oro mancato. Riproduzione riservata © Copyright ANSA
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