Adozioni gay: cosa dicono gli ultimi dati

2024-12-21

Papa Francesco ancora ricoverato al Gemelli: come sta dopo l'operazione?"Guarda come è posizionato questo edificio: lungo la strada,Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock coi monti alle spalle, il lago davanti. Lo stabile era di proprietà comunale e lo dovevano assegnare, i bandi però continuavano ad andare deserti. Ad un certo punto mi sono fatto avanti con un'offerta corretta e l'hanno accettata. La verità è che volevo farci casa mia, ma poi non ho resistito ed eccoci qui con un nuovo locale". A parlare è Saverio Borgia che insieme al fratello Vittorio nell'ultima dozzina di anni ha creato tra Palermo e Milano un piccolo impero della ristorazione di qualità sia inventando marchi e facendoli affermare (ad esempio Bioesserì, la nuova steak house Mezzena - in apertura a Palermo - o la trattoria di mare Molo Sant'Erasmo, sempre a Palermo) contribuendo a sviluppare marchi altrui come FUD di Andrea Graziano, caffè Morettino (ne stanno aprendo uno nuovo nuovo ai Quattro Canti di Palermo) o come il bistrot gourmet Uovodiseppia di chef Pino Cuttaia appena inaugurato in zona Porta Nuova a Milano. L'apertura di Stazione Lago a Piana degli AlbanesiIn attesa della nuove aperture del 2024, l'ultima novità siciliana di casa Borgia è davvero particolare e punta fuori dai circuiti delle grandi città: il progetto, che ha avuto il primo anno di rodaggio nel 2023, si chiama Stazione Lago e sta appunto sul vasto Lago di Piana degli Albanesi. Stazione Lago ha inaugurato proprio nell'anno del centenario di questo affascinante lago artificiale nato nel 1923 per fare da bacino d'acqua potabile, per l'irrigazione agricola e per la produzione di energia elettrica. La ferrovia fantasma da Palermo a CamporealeAttorno a questo lago, con partenza da Palermo e arrivo a Camporeale, si arrampicava il cantiere di una ferrovia. Venne costruita tutta: il tracciato, il sedime, le stazioni e i fabbricati di servizio. Un pezzo - da Palermo a Monreale - venne addirittura dotato di armamento (ovvero le rotaie). Peccato che, emblematica storia italiana, la tratta ferroviaria non entrò mai in funzione: il metallo nel 1935 venne spedito in Africa per aiutare l'esercito fascista a conquistare l'Abissinia e anche dopo la Seconda Guerra Mondiale non se ne fece più niente. Alcune gallerie divennero tunnel stradali. E le stazioni? Ebbero varia sorte e alterno utilizzo. La stazione Kumeta, piazzata proprio in prossimità del lago, dallo scorso anno è diventata grazie a Saverio Borgia Stazione Lago.Le pizze di montagna e di territorio di Stazione Lago a Piana degli AlbanesiNe è venuta fuori una pizzeria con forno a legna, condimenti profondamente connessi con il territorio e in molti casi legati all'identità montanara di queste zone (siamo pur sempre oltre i 600 metri e circondati da montagne che svettano ben sopra i 1000 e d'inverno si inzuccherano di neve). In menu materie prime locali e ricerca dei prodotti che strizza l'occhio al territorio (anche perché i Borgia, nonostante vivano tra Palermo e Milano, sono proprio originari di qui): c'è il famoso pane di Piana degli Albanesi per le bruschette, poi i wurstel artigianali, la provola delle Madonie fritta croccante. Fin qui gli antipasti, ma poi il pezzo forte sono le pizze: "lasciamo perdere gli eccessi del lievito madre che iniziano a stancare me e molti clienti, qui andiamo sulla semplicità con farine 0 o 1 macinate a pietra e poi una biga come prefermento o una pasta di riporto per rendere tutto più gustoso, profumato e digeribile" spiega Saverio facendo riferimento al lavoro del pizzaiolo Giuseppe Sgroi.Il menu è in buona parte da pizzeria classica, vivaddio: capricciosa, marinara, margherita (tra i 5,5€ e gli 11€). Nella quattro formaggi c'è tuma persa, ragusano dop, provola delle Madonie e piacentino ennese. E un tocco di miele. Notevole. Così come notevoli sono le pizze dedicate alle stazioni della famosa ferrovia. La carta delle pizze speciali è infatti dedicata a tutte le fermate che avrebbe dovuto avere la linea che mai è partita: ogni fermata, una pizza. Golosissimo l'assaggio della Monreale (13,5€, la più costosa): fior di latte, pere al forno, gorgonzola, salame e noci. La carne da Stazione Lago a Piana degli Albanesi. E i cannoli!Per chi non vuole pizza c'è l'opzione carnivora: "io adoro la carne e tra non molto aprirò in centro a Palermo il progetto Mezzena, qui a Stazione Lago iniziamo a farci le ossa con bei tagli, tante provenienze internazionali e ottime cotture alla brace". Ed è un'occasione anche per fare qualche affare visto che le proposte più pregiate escono a cifre piuttosto inferiori rispetto a quanto si trova in città: per una fiorentina di black angus, di manzetta prussiana, di chianina o di fassona piemontese si oscilla tra i 55 e i 65€ al kg. E il dolce? Che domande: cannoli. Piana degli Albanesi tra le altre cose è considerata la patria di questo dolce. Il cannolo è composto da due parti: una "buccia" e un ripieno, qui rigorosamente di ricotta di pecora allevata a pascolo d'alta montagna. Per quanto riguarda la buccia invece quelle di Stazione Lago sono realizzate con un particolare mosto al posto del vino necessario per l'impasto. Da provare. /**/ La pizzeria "arbereshe" Stazione Lago a Piana degli Albanesi sopra Palermo Pizze vista lago a Stazione Lago Una pizza da Stazione Lago a Piana degli Albanesi Preparazione pizze a Stazione Lago I tavoli di Stazione Lago e il lago sullo sfondo Il servizio nella sala di Stazione Lago a Piana degli Albanesi In alto la ex stazione, poi il bosco e il lago La diga del lago di Piana degli Albanesi La pizza Kumeta di Stazione Lago a Piana degli Albanesi Le pizze di Stazione Lago di Saverio Borgia in Sicilia Saverio Borgia Una pizzeria immersa nel mondo arbëreshëStazione Lago è un progetto neonato che si sta strutturando: "stiamo mettendo su il nostro orto che ha iniziato a fornire la pizzeria e poi al piano superiore della stazione si ricaveranno quattro stanze" anticipa Saverio Borgia. Ultima particolarità? Gli scattanti giovani che lavorano alla pizzeria e si barcamenano tra il forno e i 150 coperti parlano tra loro un idioma incomprensibile. Non è un dialetto stretto del siciliano, è arbëreshë. Piana degli Albanesi si chiama così non a caso: perché qui da secoli c'è una fiera comunità che arrivò a seguito di diaspore e vicissitudini storiche proprio dall'Albania.Quella terra dopo la morte dell'eroe nazionale Giorgio Castriota Scanderbeg nel 1468 si apprestava a cedere all'invasione turca. Così molte genti scapparono in Italia tra Calabria, Molise, Abruzzo, Puglia e Lucania. Una delle comunità più resistenti è però quella siciliana. Lingua, religione bizantina, riti, abiti e tradizioni si sono tramandate fino ad oggi e questa circostanza contribuisce a proiettare i visitatori in un mondo fatato tra laghi, bestiame, montagne e popolazioni antiche che parlano lingue remote. E però a mezz'ora di auto dal centro di Palermo. 

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