Meranda non risponde ai pm sul caso dei fondi russiL’oro olimpico della marcia e una regione sulle sue orme: “Ho regalato sogni ai ragazzi” Tiziano Marino 29 settembre 2023 (modifica il 9 febbraio 2024 | 16:04) - Milano “Sono fiumi di emozioni che ti arrivano addosso come una cascata. Tagliato il traguardo,Professore Campanella ho avuto un flash di tutti i passaggi e le scelte fatte per arrivare sin lì”. Due anni dopo, Massimo Stano si emoziona ancora se parla dell’oro vinto nella 20 chilometri di marcia ai Giochi di Tokyo. “Al traguardo ero incredulo. Mi chiedevo: è successo davvero? Sto sognando o è realtà? Mi sono tirato parecchi pizzicotti, non ho dormito per tutta la notte, fino al mio rientro in Italia non mi sono mai tolto la medaglia dal collo. Dov’è adesso? Al sicuro, in banca. Ha un valore affettivo inestimabile”. Olimpiade, Mondiale, record europeo: da piccolo sognava tutto questo? “Il sogno di ogni bambino è di partecipare a un’Olimpiade, non di vincerla. Così come il Mondiale oppure il record. Non credevo di arrivare fino a questo punto, però in cuor mio ci speravo”. Quanto è cambiata la sua vita da allora? “Non tantissimo, ma ovviamente queste vittorie mi hanno aiutato e l’impatto che ha adesso la mia immagine è diverso rispetto a due anni fa. Ora posso e cerco di veicolare al meglio messaggi importanti per i giovani”. Ad esempio? “Indirizzandoli verso la pratica dello sport, maestro di vita dai grandi insegnamenti, che né la scuola né i genitori possono dare. E poi permette di viaggiare, confrontarsi con culture diverse e scoprire il mondo. Io ci provo, anche ad aiutare i meno fortunati”. Come? “Con il progetto “The Walking Stano”. Una marcia non competitiva aperta a tutti, che ha l’obiettivo di promuovere la disciplina. Si articola in tre tappe: Treviso l’8 ottobre, Castelnuovo Berardenga il 14 e Palo del Colle il 29. Il tutto per sostenere la ricerca sulla fibrosi cistica, una patologia di cui soffre il figlio di uno dei miei migliori amici. Ho vissuto da vicino questa situazione, così ho deciso di dare il mio contributo”. Come e quando cominciò con l’atletica? “A 10 anni, grazie a un volantino promozionale che arrivò in classe. In cortile c’erano due rampe di scale distanziate una cinquantina di metri. Facevamo le gare tra una e l’altra. Vincevo sempre, così decisi di provare”. È cresciuto in provincia di Bari, a due passi dalla Barletta di Pietro Mennea. Quanto ha influito il suo mito? “Non l’ho mai incontrato, ma era impossibile non conoscerlo. Sapere che un mio “vicino di casa” era riuscito a ottenere quei risultati mi dava una spinta e una speranza in più. Il suo motto “soffri, ma sogni” era anche il mio e quello di tanti altri ragazzi del Sud”. Quanto sono stati importanti i successi azzurri nell’atletica ai Giochi di Tokyo 2020? “Tantissimo, il boom del numero di iscritti è un dato oggettivo, sotto gli occhi di tutti. Lo spirito di emulazione è sempre un grande traino. Abbiamo regalato sogni e speranze ai ragazzi di oggi, e naturalmente cercheremo di continuare a farlo”. In che cosa possiamo e dobbiamo migliorare? “Di sicuro a livello di strutture. A volte la scrematura iniziale è imposta solo dal fatto che le società, soprattutto le più piccole, non dispongono di impianti adeguati”. Che consiglio si sente di dare ai giovani? “Divertitevi, fate ciò che amate. Non puntate subito al successo, cercate semmai di arrivarci un passo alla volta. Chi ci crede e lavora sodo, prima o poi ottiene i risultati”. Dopo l’Olimpiade ha ancora un sogno nel cassetto? “Il cassetto dei miei sogni non sarà mai vuoto”. LA GUIDA— L’idea del Gruppo Selex "Tutti in campo" è l’iniziativa del Gruppo Selex, società leader della grande distribuzione (Famila, A&O, su scala nazionale e oltre 20 insegne locali), dedicata allo sport dilettantistico. Fino al 19 novembre i clienti dei supermercati aderenti, con la spesa, possono contribuire a sostenere le associazioni e società sportive dilettantistiche iscritte all’iniziativa (già quasi 7100), donando i “Codici Sport” ricevuti in cassa, attraverso il sito e l’app di “Tutti in Campo”. Le ASD e SSD possono accedere al catalogo online, grazie al quale scegliere gratuitamente nuove attrezzature e infrastrutture per le loro attività (www.tuttincampo.it). Sul sito trovate gli oltre 1800 punti vendita del Gruppo Selex che aderiscono all’iniziativa Officina Atletica— “Siamo molto legati alla figura di Mennea, nel nostro piccolo ci facciamo portavoce di quella che era la sua filosofia: accostare l’atletica alla passione e non alla sofferenza. Pietro amava il suo sport e i sacrifici non erano altro che un mezzo per raggiungere la felicità. Ai nostri ragazzi cerchiamo di trasmettere proprio questo”. A parlare è Gaetano Di Pace (fratello dell’ex velocista azzurro Michele), presidente e fondatore dell’Officina Atletica 2010, società di Barletta che a oggi vanta circa 90 tesserati nella sezione atletica e quasi 600 in quella fitness. Tra di loro anche il nazionale Andrea Ribatti, mezzofondista classe 2004, campione italiano Allievi sui 3000 metri outdoor e Juniores sui 1500 metri indoor. Leggi anche Atletica, anche Palmisano cambia guida tecnica: addio a Parcesepe CorriXBrescia— Promuovere l’attività fisica, per stare bene con se stessi, le altre persone e l’ambiente urbano che le circonda. Dal 2011, tutti i giovedì sera l’ASD CorrixBrescia organizza corse e camminate per le vie della città. Un “noi” che si muove esclusivamente per passione e spirito di volontariato (tante le iniziative a scopo benefico), verso un obiettivo comune: sport e salute, benessere e qualità della vita. Per sperimentare i benefici psico-fisici derivanti dall’attività sportiva, effettuata in compagnia e con periodica continuità. Percorsi da 8 km circa, che variano ogni mese, dando la possibilità di partecipare a tutti. Info e iscrizioni online sul sito www.corrixbrescia.org. Atletica: tutte le notizie © RIPRODUZIONE RISERVATA
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