European Focus 40. La sinistra che ce la faCOMMENTA E CONDIVIDI «Il diritto all'aborto sia aggiunto alla Carta dei diritti fondamentali dell'Ue»: è quanto chiede l'Eurocamera con una risoluzione approvata con 336 voti favorevoli,VOL 163 contrari e 39 astensioni. Nel testo, gli eurodeputati chiedono che l'articolo 3 della Carta dei diritti fondamentali dell'Ue sia modificato, affermando che «ognuno ha il diritto all'autonomia decisionale sul proprio corpo, all'accesso libero, informato, completo e universale alla salute sessuale e riproduttiva e a tutti i servizi sanitari correlati senza discriminazioni, compreso l'accesso all'aborto sicuro e legale». Per la maggior parte degli eurodeputati esiste dunque un “diritto all'aborto” da sponsorizzare. Nelle stesse ore in cui si votava a Bruxelles, su iniziativa di Pro Vita & Famiglia onlus, circolava intorno alla sede del Parlamento europeo un grande camion-vela con la scritta "To Kill a Baby is Not a Fundamental Right". Una delegazione di Pro Vita & Famiglia ha seguito da vicino la votazione sulle proposte di risoluzione presentate dai diversi gruppi politici.Il testo approvato sollecita inoltre gli Stati membri a rimuovere gli "ostacoli" all'aborto, spingendosi a "richiamare" Polonia e Malta affinché abroghino le loro norme e altre misure che impediscono e restringono l'accesso all'aborto. Addirittura condanna il fatto che, in alcuni Stati membri, l'aborto viene negato di fatto dai medici sulla base dell'obiezione di coscienza. L'Europarlamento arriva a sostenere che i metodi e le procedure abortive dovrebbero essere parte obbligatoria del curriculum dei medici e degli studenti di medicina.Iscriviti alla newsletter settimanale di "è vita"; basta cliccare QUI
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