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2024-12-21

Carofiglio superato dall’autobiografia di VecchioniIl fenomeno dei Phoenix Suns trascina gli americani. Messaggio per gli scettici dopo le ultime amichevoli preolimpiche non limpidissime Riccardo Pratesi 28 luglio 2024 (modifica alle 23:25) - MILANO Ci pensa Durant. Team Usa all’esordio olimpico impressiona,analisi tecnica spazzando via 110-84 l’ambiziosa Serbia. Il fenomeno dei Phoenix Suns trascina gli americani, segna 23 punti in meno di 17’ di gioco in uscita dalla panchina, al rientro dall’infortunio, alla prima uscita con questa versione della squadra olimpica statunitense. Lui imperversa, LeBron continua a impazzare, come già fatto durante le amichevoli prima dei Giochi, la Vecchia Guardia gratifica Coach Kerr. Gli americani lo ribadiscono: sono la squadra da battere, i favoriti per la medaglia d’oro. Messaggio per gli scettici, che dopo i successi poco convincenti contro Sud Sudan e Germania erano diventati parecchi…  super durant—  Non aveva giocato contro Canada, Australia, Serbia, Sud Sudan e Germania, nei test pre Giochi, per un acciacco al polpaccio sinistro. Erano sorti persino dubbi sulla sua convocazione, è arrivato in Francia senza aver giocato un minuto di competizione agonistica. Però Coach Kerr sapeva quel che faceva, evidentemente. Lo ha aspettato: ripagato. Kevin Durant contro i balcanici ha segnato 23 punti tirando 8/9 dal campo, sbagliando solo il suo ultimo tiro, a partita già decisa. 5/5 nelle triple, 3/4 da 2 punti, 2/2 dalla lunetta. Immarcabile, incontenibile. Un alieno persino in una squadra che di fenomeni ne sfoggia parecchi. I serbi se lo sogneranno la notte, e saranno incubi.  vecchia guardia—  LeBron è stato Capitan America una volta di più. Non è che con il ritorno di Durant lui sia sparito. Per niente. 21 punti, 9 assist, 7 rimbalzi, il controllo totale sulla partita. Durant a settembre compirà 36 anni, LeBron a dicembre 40. Coach Kerr confida su chi ci è già passato, sui veterani di mille battaglie, che contano di vincerne ancora parecchie, nella campagna di Francia ne servono 6 per avere la certezza della medaglia più prestigiosa. Anche gli altri “vecchi” hanno brillato, stavolta. Jrue Holiday è stato pestifero in difesa e ha pure chiuso con 15 punti, Steph Curry è andato in doppia cifra realizzativa, con 11. Kerr pensa al presente, poi per il futuro si vedrà. Non ha fatto neanche giocare Tatum e Haliburton. Non ha tempo di aspettare nessuno: sul parquet vanno i più pronti. Ha funzionato. Gli americani hanno tirato 18/35, col 56%, da 3 punti. L’unico neo sono le 17 palle perse.  serbia ko—  Era rimasta in partita 15’ contro Team Usa nel test preolimpico di Abu Dhabi, stavolta ha retto un tempo. Nonostante un buon Jokic, qualche lampo di Bogdanovic, dalla panchina qualcosina di Micic. Ma i serbi, come tutti gli avversari degli americani, a parte forse il Canada, sono troppo corti come rotazione per questi rivali. Gli esterni mancini, Ognjen Dobric, Alexsa Avramovic e Marko Guduric, non sono all’altezza di questo livello di avversari, sia tecnico che, soprattutto, fisico.  la partita—  A Lille, al Pierre Mauroy Stadium, il tifo è schierato in maggioranza coi serbi e si sentono pure i boo a Joel Embiid che avrebbe potuto giocare l’Olimpiade per la Francia. Per Team Usa i titolari sono Curry, al debutto olimpico, Holiday, Devin Booker, James, ai quarti Giochi, e Embiid. I serbi replicano con Dobric, Avramovic, Bogdanovic, Petrusev e Nikola Jokic. Subito 10-2 Serbia, ma un gioco da 3 punti di LeBron vale il sorpasso dei suoi sul 14-12. Con 2’33” da giocare nel 1° quarto entra Kevin Durant, finalmente recuperato. E che fa subito la differenza. 25-20 Team Usa a fine 1° quarto, Durant miglior marcatore con 8 punti segnati in 3’ e spiccioli, 3/3 al tiro. Proprio una tripla di Durant vale poi il 35-25, e la Serbia sembra crollare, in corto circuito come già successo contro Team Usa in amichevole, allora dopo 15’. Stavolta però Jokic si carica la squadra sulle spalle: completa due giochi da 3 punti, ci aggiunge una tripla, gioca da Mvp. La Serbia così torna addirittura -2, sul 44-46, complici le 10 palle perse, il consueto tallone d’Achille, degli americani. Ma ci pensa Durant: rientra, e fa sempre canestro. Anche sulla sirena dell’intervallo: 8/8 al tiro, 5/5 da 3 punti per 21 punti dopo metà partita, in meno di 9’. Un mostro. Statunitensi avanti 58-49 grazie a lui. Il Joker è ili miglior marcatore dei suoi con 12 punti. Si riparte e Embiid esagera con le maniera forti e viene punito col fallo antisportivo. LeBron attacca il ferro come un carro armato, spazza via tutto e tutti. Gli americani salgono +15 sul 76-61. Quando Durant rientra sul parquet l’Arena vibra, ammirata. 84-64 a fine 3° quarto. Partita già decisa. Al nono tiro Durant commette il primo errore, a 8’ dalla fine. Umano pure lui…Team Usa chiude oltre i 100 punti, oltre i 20 di vantaggio. Finisce tanto a poco: vince e impressiona. Grazie soprattutto a Durant.  USA: Durant 23 (3/4, 5/5, 2/2 t.l.), James 21, Holiday 15. Rimbalzi: Davis 8. Assist: James 9.  SERBIA: Jokic 20 (7/9, 1/6, 3/4 t.l.), Bogdanovic 14, Dobric 13. Rimbalzi: Bogdanovic 6. Assist: Jokic 8.  Basket: tutte le notizie © RIPRODUZIONE RISERVATA

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