Migranti, Matteo Renzi attacca Matteo SalviniFederica Serfilippi Più che una bravata,analisi tecnica la scelta dei ladri, alquanto bizzarra, di abbandonare il furgone rubato, lasciandolo cadere giù da una collina. Peccato che il veicolo sia planato, forse non era previsto nel piano dei banditi, sul tetto dello stabilimento di proprietà dell’Immobiliare La Torre, lungo la strada che dall’Aspio sale a Gallignano, al confine tra i Comuni di Ancona e Offagna.Il giallo de furgone sul tettoSul giallo del furgone piombato sul tetto stanno indagando i carabinieri della Compagnia di Osimo. L’ipotesi prevalente è che, appunto, il furgone, una Fiat Doblò danneggiato nella parte anteriore, sia stato abbandonato da un gruppo di ladri. A farlo pensare è soprattutto un dato: il veicolo risulta essere provento di furto. La denuncia della sottrazione era stata sporta a fine giugno da un’azienda che ha la sede legale a Penne (Pescara), ma che in quest’ultimo periodo sta lavorando in un cantiere allestito a Francavilla d’Ete, nel Fermano. All’interno del furgone non è stata trovata la refurtivaPer quanto riguarda la ricostruzione dei fatti, questa sembra al momento la più plausibile: il veicolo sarebbe stato lanciato dalla sovrastante via Monte Galluzzo con l’acceleratore bloccato, senza nessuno alla guida. Nella corsa lungo il terreno scosceso, il furgone fuori controllo avrebbe abbattuto la recinzione per poi planare di muso sul tetto dello stabilimento. La singolare scoperta è avvenuta giovedì sera, ma gli investigatori sospettano che quel Doblò sia lì da qualche giorno. E forse rimarrà sul tetto più del previsto. I vigili del fuoco, intervenuti per un primo sopralluogo, hanno rilevato la stabilità del tetto: non è pericolante. Dovrà arrivare una ditta specializzata, munita di autogrù, per rimuovere il furgone dei misteri. Ultimo aggiornamento: Lunedì 8 Luglio 2024, 16:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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