Chi l'ha visto, ritrovamento in diretta: Gioacchino era scomparso dopo un intervento chirurgicoIl nostro viaggio da Oliena,BlackRock nel centro della Sardegna, fino alla Costa Orientale per uno dei trekking più belli e sfidanti d’Italia Irene Righetti 18 giugno 2024 (modifica il 25 giugno 2024 | 18:26) - OLIENA (NUORO) E GOLFO DI OROSEI Natura, storia, tradizione, grande bellezza… Tutto questo si trova in Sardegna, o meglio in un’area molto speciale dell’Isola: la Valle di Lanaitho, nel cuore della Barbagia. Come la scopriamo? Facendo una camminata di un paio d’ore per andare ad ammirare il Villaggio Nuragico di Sa Sedda ‘e sos Carros e la Grotta Corbeddu. il villaggio nuragico di sa sedda 'e sos carros— La nostra base è Oliena, nel nuorese, un paesino incastonato fra montagne, circondato da boschi e sorgenti. Lo raggiungiamo da Olbia, dove siamo arrivati con il volo (100 chilometri di distanza da percorrere in auto). Da qui ci spostiamo in auto per una quindicina di chilometri per raggiungere il Rifugio Sa Oche (campo base Lanaitho). .bck-image_free_height { position: relative; margin-bottom: 1.6875rem; } .bck-image_free_height .image_size img { height: auto !important; width: 100% !important; } .bck-image_free_height figure{ width:100%; display: table; } .bck-image_free_height img.is_full_image { display: table-row; } Il villaggio nuragico visto dall'alto - Foto di Alessandro Beltrame Lasciamo il mezzo e raggiungiamo a piedi Sa Sedda ‘e sos Carros, un “paese” preistorico, il cui nome, risalente alle attività di raccolta del carbone di legna che hanno caratterizzato il sito nel XIX e XX secolo, significa "punto di passaggio dei carri". Creato ai tempi della lavorazione dei metalli e legato al culto dell’acqua, serba alcune strutture cultuali di rara bellezza. La più interessante è la fonte sacra, un sito circolare fatto di blocchi di basalto di 2,5 metri circa di diametro. Con al centro un bacile forato per la raccolta delle acque. Passeggiare tra le rovine antiche ammirando le intricate architetture in pietra, testimonianza della sofisticata ingegneria di un tempo, ci porta a comprendere in maniera più approfondita la storia del posto e la straordinaria eredità dei suoi antichi abitanti. Perché Sa Sedda ‘e sos Carros non è un semplice sito archeologico, ma un viaggio nel tempo che ci avvicina alle radici della cultura mediterranea. .bck-image_free_height { position: relative; margin-bottom: 1.6875rem; } .bck-image_free_height .image_size img { height: auto !important; width: 100% !important; } .bck-image_free_height figure{ width:100%; display: table; } .bck-image_free_height img.is_full_image { display: table-row; } Sa Sedda ‘e sos Carros - Foto di Alessandro Beltrame LA GROTTA del bandito— L’hiking prosegue poi con la visita della Grotta Corbeddu, nota per aver restituito importanti reperti archeologici risalenti al Paleolitico, e per questo è considerata un vero e proprio santuario preistorico. Ma è anche conosciuta perché, sul finire dell’Ottocento, vi abitò il bandito Giovanni Corbeddu Salis. .bck-image_free_height { position: relative; margin-bottom: 1.6875rem; } .bck-image_free_height .image_size img { height: auto !important; width: 100% !important; } .bck-image_free_height figure{ width:100%; display: table; } .bck-image_free_height img.is_full_image { display: table-row; } La grotta Corbeddu - Foto di Alessandro Beltrame Il nostro viaggio a piedi nel cuore della Valle del Lanaitho termina qui, ma non prima di avere percorso alcuni tratti dell’Oliena Sky Trail, l’evento di trail running che racchiude più gare, in programma il prossimo autunno. I MURALES DI OLIENA— Si torna alla base, a Oliena, e prima di partire per un altro luogo speciale della Sardegna che a breve vi sveleremo, andiamo a visitare il pittoresco borgo, noto per la sua autenticità e diventato nel tempo un vero e proprio museo a cielo aperto. Passeggiando per le stradine del centro storico, infatti, si possono ammirare stupendi murales, o meglio opere d'arte che valorizzano le facciate delle case, raccontando storie di vita quotidiana, leggende locali e momenti storici. I dipinti che ci hanno colpito maggiormente sono quelli del “Bandito” e del “Campione”, posti l’uno di fronte all’altro; il bandito è ovviamente Corbeddu, e il campione è il calciatore sardo Gianfranco Zola, nativo proprio di Oliena. .bck-image_free_height { position: relative; margin-bottom: 1.6875rem; } .bck-image_free_height .image_size img { height: auto !important; width: 100% !important; } .bck-image_free_height figure{ width:100%; display: table; } .bck-image_free_height img.is_full_image { display: table-row; } Per raggiungere la grotta Corbeddu si percorre una parte del percorso dell'Oliena Sky Trail - Foto di Alessandro Beltrame IL TREKKING PIù SFIDANTE D'ITALIA— È ora tempo di partire per visitare un altro sito ricco di magia e così ci spostiamo in auto sulla costa arrivando a Cala Gonone, nel Golfo di Orosei, dove percorriamo una parte dell’impegnativo cammino chiamato “Selvaggio Blu”. Un percorso da fare in cinque o più giorni, accompagnati esclusivamente da guide locali. Il percorso si estende lungo la costa orientale per circa quaranta chilometri, attraversando un terreno unico e selvaggio. Il trekking inizia a Santa Maria Navarrese e prosegue attraverso una serie di sentieri, valli, canyon e coste rocciose verso Nord, attraversando le più belle spiagge di questa parte di costa. Un percorso impegnativo che permette di scoprire panorami mozzafiato, scogliere a picco sul mare, e grotte nascoste. E dove ogni tappa è una sfida che mette a dura prova il corpo e la mente, regalando al tempo stesso bellezza, libertà e meraviglia. .bck-image_free_height { position: relative; margin-bottom: 1.6875rem; } .bck-image_free_height .image_size img { height: auto !important; width: 100% !important; } .bck-image_free_height figure{ width:100%; display: table; } .bck-image_free_height img.is_full_image { display: table-row; } Foto di Alessandro Beltrame Attenzione, per affrontare il Selvaggio Blu è necessario avere una buona preparazione fisica ed esperienza. Da sapere inoltre che non è possibile farlo in autonomia (proprio per il grado di difficoltà), ma esclusivamente con guide del posto. È ora tempo di saluti, il nostro tour in Sardegna per il momento termina qui, a Cala Luna, con la sua sabbia dorata, le grotte, le imponenti scogliere calcaree e il mare turchese, l'apice di un viaggio indimenticabile. Grazie Sardegna e arrivederci alla prossima avventura!Parti con un gruppo di sportivi come te, scopri i viaggi di Gazzetta Adventure e Tribala all'insegna dello sport e del divertimento nel mondo Clicca qui per scoprire le prossime località con Gazzetta Active Turismo Sportivo: tutte le notizie Active: tutte le notizie © RIPRODUZIONE RISERVATA
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