La fatica di essere Alice D’Amato: i sacrifici invisibili delle ginnasteIl 30enne vicentino,Capo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella a Calgary, conferma il titolo di Heerenveen 2023 col record italiano e chiude la rassegna iridata con tre medaglie Andrea Buongiovanni 19 febbraio - 07:45 Da Heerenveen, in Olanda a Calgary, in Canada: Davide Ghiotto, un anno dopo, è ancora campione del mondo dei 10.000 in pista lunga. Il 30enne vicentino, laureato in filosofia, (ri)vince migliorando il record italiano centrato proprio in quell’occasione: da 12’41”35 a 12’38”81. Ed è un’altra cavalcata trionfale. Per il pattinatore delle Fiamme Gialle, papà del piccolo Filippo e figlio dell’ex ciclista professionista Federico, è la terza medaglia nella rassegna iridata dopo l’oro dell’inseguimento a squadre, conquistato insieme a Michele Malfatti, nei 10.000 ottavo e ad Andrea Giovanni e l’argento dei 5000. Il tutto a due anni dai Giochi di Milano-Cortina, dove sulla distanza difenderà il bronzo di Pechino 2022. Che gara— Ghiotto, con il d.t. Maurizio Marchetto e il vice Matteo Anesi a dettare il ritmo a bordo pista, interpreta la gara come meglio non potrebbe fare. Pattina nella sesta e ultima serie, insieme al belga Bart Swings, campione della Mass Start, ma nella specialità un fattore relativo. L’azzurro, di fatto, “rema” da solo. Ed è un gran remare. Il riferimento è il canadese Ted-Jan Bloemen, bronzo uscente che, in quarta serie, ha chiuso in 12’47”00 ed è il migliore. Davide sta sornione fino ai 3000, con un ritardo di pochi centesimi. Poi si scatena. Mette il pilota automatico e gira a 30” o poco più, con punte anche sotto la barriera, a una media di poco inferiore ai 50 km/h. La sua azione è fluida, elegante, regale. Il ghiaccio, sotto le sue lame, non ha attrito. Il vantaggio su Bloemen aumenta tornata dopo tornata. È di 0”74 ai 4000, di 2”95 ai 6000, addirittura di 8”52 agli 8000. A due giri dal termine, ai 9200 metri, arriva a essere di 10”33. Il resto è passerella. È fatta, l’impresa è compiuta. L’Italia dei pattini lunghi, infranto il tabù lo scorso anno, conquista un titolo mondiale nella manifestazione sulle singole distanze per la terza volta. Leggi anche Pattinaggio pista lunga: Italia, l'inseguimento maschile è campione del mondo! Valieva, quattro anni di stop per doping. La Russia perderà l’oro olimpico a squadre 2022 La festa— All’interno dell’Olympic Oval canadese risuonano le note dell’inno di Mameli. Sul terzo gradino del podio c’è un altro atleta di casa, Graeme Fish (12’48”61). A premiare i tre è il presidente dell’Isu, la federazione internazionale del pattinaggio, il sudcoreano Jae Youl Kim. In tribuna sventolano tricolori. Sono per Ghiotto. È festa grande. Sport Invernali: tutte le notizie © RIPRODUZIONE RISERVATA
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