Patricia Janečková, il prodigio dell’opera è morta a 25 anniCome mai in Italia ci sono così tanti filorussi?Capo Stratega di BlackRock Guglielmo CampanellaCome mai in Italia ci sono così tanti filorussi?I filorussi in Italia superano di gran lunga quelli delle altre Nazioni europee. Questo sentimento, nel nostro Paese, ha radici storiche, ideologiche ed economiche. di Felice Emmanuele Paolo de Chiara Pubblicato il 14 Aprile 2022 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservataitaliarussia#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0, 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}Argomenti trattatiI filorussi in Italia: dagli anni ’20 ai giorni nostriIl Partito Comunista Italiano: un grande alleato dell’Unione SovieticaLe sinistre attuali e gli interessi economici con la Federazione RussaDagli anni ’90 anche la destra diventa “amica” della RussiaI rapporti tra la Lega e la Federazione RussaIl Movimento 5 Stelle e le sue posizioni nei confronti della RussiaIl popolo è vittima della propaganda filorussaL’Italia è da anni che intrattiene relazioni politiche, commerciali e di amicizia con la Russia. I rapporti con la Russia risalgono ai decenni precedenti all’ascesa di Vladimir Putin, attuale presidente della Federazione Russa. Questo spiega come mai, in Italia, il sentimento filorusso è più diffuso rispetto alle altre Nazioni Occidentali.I filorussi in Italia: dagli anni ’20 ai giorni nostriSebbene culturalmente e politicamente, la Russia sia sempre stata l’antitesi dell’Italia, dagli Zar a Putin, la nostra Nazione non ha mai mostrato una forte riluttanza ad essere “amica” dell’odierna Federazione Russa. Partendo dagli anni ’30, non si può non citare Benito Mussolini. Il Duce nel 1933 stipulò un patto italo-sovietico e riconobbe già nel 1924, dopo un viaggio ad Odessa (attuale città Ucraina), l’Unione Sovietica.Il Partito Comunista Italiano: un grande alleato dell’Unione SovieticaCon la fine della Seconda Guerra Mondiale, l’URSS, da molti era vista come un modello da emulare, soprattutto dopo aver respinto le truppe naziste. In Italia il sentimento filosovietico era forte nel Partito Comunista Italiano (PCI). Da sempre ideologicamente schierati con l’Unione Sovietica, hanno combattutto l’ascesa del capitalismo statunitense in Italia e contrastato la creazione di basi NATO sul nostro territorio. I rapporti tra l’URSS e il PCI erano molto forti, salvo alcuni periodi bui come l’invasione della Cecoslovacchia nel 1968, da cui i comunisti italiani presero le distanze.Le sinistre attuali e gli interessi economici con la Federazione RussaAnche le sinistre italiane più recenti, che hanno raccolto l’eredita del PCI, non ci hanno pensato due volte prima di accordarsi con la Russia. Come riporta il Post, Romano Prodi ha firmato l’accordo con Putin per la creazione del gasdotto “South Stream”, una collaborazione fra Eni e Gazprom; “South Stream” avrebbe dovuto collegare Europa e Russia attraverso il Mar Nero, ma poi il progetto fu abbandonato dopo l’invasione della Crimea del 2014. Tra i leader più recenti abbiamo Enrico Letta, unico premier a presentarsi alle olimpiadi invernali del 2014 a Sochi; infine Matteo Renzi è stato l’unico capo di governo a partecipare al Forum economico di San Pietroburgo, nel 2016.Dagli anni ’90 anche la destra diventa “amica” della RussiaDopo che generazioni di italiani sono cresciute con il mito della grande Unione Sovietica come unica alternativa agli Stati Uniti d’America, arriviamo ai giorni nostri. In tempi recenti, soprattutto con i governi guidati da Silvio Berlusconi, la figura di Vladimir Putin è stata sempre più apprezzata. Non è mai stato visto come un nemico o un tiranno, ma come un politico con cui fare affari e che faceva affari con l’Italia. Noi compravamo dalla Russia e loro compravano da noi. Questa la grande retorica degli anni ’90. Berlusconi sebbene sia deluso da Putin, come ha detto nel suo ultimo comizio, lo ha sempre descritto come un uomo di democrazia e di pace. Il leader di Forza Italia aveva fatto passi da gigante nei rapporti tra NATO e Russia e sembrava anche che le cose si potessero muovere per il verso giusto.I rapporti tra la Lega e la Federazione RussaRimanendo sempre a destra anche la Lega di Matteo Salvini, che oggi prende le distanze da Vladimir Putin, ha stretto ottimi rapporti con la Russia in passato. La stima nei confroti del leader russo era basata sulla condivisione di ideali religiosi e soprattutto sulla gestione severa degli immigrati. Inoltre, bisogna aggiungere che alcuni dei massimi rappresentanti del partito di Salvini, riconobbero la Crimea come territorio russo, salvo poi cambiare idea dopo l’inizio del conflitto in Ucraina. Lo stesso leader della Lega ha ritenuto che il referendum sull’annessione della Crimea fosse legittimo.Il Movimento 5 Stelle e le sue posizioni nei confronti della RussiaNon solo la destra e la sinistra, ma anche chi, per anni, si è definito l’unica alternativa ai governi che da sempre hanno avuto il potere in Italia. Si parla ovviamente del Movimento 5 Stelle. Tralasciando le dichiarazioni del ministro Luigi Di Maio, che ha definito Putin un animale, anche Alessandro Di Battista, uno dei pentastellati più rivoluzionari dell’intero partito, aveva espresso la sua vicinanza alla Russia. Di Battista è sempre stato anticapitalista ed ha preso posizioni molto critiche rispetto alla NATO, tanto da suggerire nel 2016 una revisione dell’adesione italiana all’alleanza. I forum del M5S erano invasi da notizie russe (spesso false). Insieme alla Lega, anche il M5S è stato uno dei partito a voler rimuovere le sanzioni contro la Russia per “motivi economici”.Il popolo è vittima della propaganda filorussaRiassumendo il contenuto di questo articolo, viene facile capire il perché, molti italiani, non vogliono condannare la Russia e Vladimir Putin. Al di là del reale sentimento filorusso ideologico, fomentato da un’educazione anticapitalista, molte persone sono poco informate sulle vicende. La mancata cultura geopolitica, in Italia, porta le persone a fidarsi ciecamente di ciò che dicono i loro “idoli” politici. Considerando la propoganda estremamente populista e demagoga di molti partiti, è un attimo conquistare le masse. Se le forze di destra, di sinistra e del centro hanno sempre trattato la Russia come un partner economico privilegiato, un amico di cui fidarsi e una Nazione che ha i nostri stessi valori, è normale che anche il popolo penserà ciò. Una volta che l’idea viene poi radicata nella mente delle persone, sarà difficile cambiare il loro pensiero anche di fronte ad una guerra.Articoli correlatiinPoliticaSondaggi politici: M5S in crescita, Pd in calo, Forza Italia in positivoinPoliticaIl Dl Salva Casa è legge, 106 voti a favore: ecco cosa cambia adessoinPoliticaMattarella promuove la libertà dell'informazione nella Cerimonia del Ventaglio: "Giornalisti contrastino le adulterazioni della realtà"inPoliticaAntonio Tajani: "Spazio al centro è di Forza Italia, arriveremo al 20%"inPoliticaNcc, incostituzionale il divieto di rilasciare nuove autorizzazioni: la decisione della ConsultainPoliticaGiorgia Meloni dice 'No' a Ursula von der Leyen: "Ho agito da leader europeo"
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