Didattica a distanza per le superiori e coprifuoco alle 22: l'ipotesi

2024-12-21

Dpcm, i chiarimenti del Viminale tramite circolare ai prefettiEconomia>Bonus 200 euro è "responsabilità del dipendente": cosa significaBonus 200 euro è "responsabilità del dipendente": cosa significaIl bonus di 200 euro erogato una tantum nel mese di luglio (o di ottobre) è responsabilità del dipendente: cosa vuol dire?èquotresponsabilitàtrading a breve terminedi Debora Faravelli Pubblicato il 28 Giugno 2022 alle 10:45 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservatabonus#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0, 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}Dopo l’attivazione, da parte dell’INPS, della procedura online per fare domanda per il bonus di 200 euro (non dovranno farla dipendenti pubblici e privati e pensionati, che lo riceveranno direttamente), è stato specificato che l’indennità è “responsabilità del dipendente”: cosa vuol dire?Bonus 200 responsabilità del dipendenteCon ciò si intende che la principale responsabilità sulla legittima erogazione del bonus una tantum è in carico al lavoratore. L’erogazione automatica in busta paga avviene infatti dopo la presentazione al datore di lavoro di una autodichiarazione con cui il dipendente attesta di non essere titolare di pensione o altro trattamento pensionistico/assistenziale/di accompagnamento alla pensione o di reddito di cittadinanza, di non aver richiesto il bonus ad un altro datore e di essere in possesso degli altri requisiti prescritti dalla legge (nonché dai successivi interventi interpretativi effettuati dall’Inps).In particolare, è stato stabilito che il principale requisito dell’esonero contributivo dello 0,80% deve essere maturato nel periodo gennaio 2022-23 giugno 2022, a prescindere dall’effettiva fruizione dello stesso. Il dipendente che non abbia beneficiato dell’esonero da parte dell’azienda tenuta a riconoscere l’una tantum, è dunque tenuto a dichiarare a quest’ultima il suo diritto (anche solo potenziale) all’esonero.La dichiarazione da rilasciare al datoreLa dichiarazione dovrà essere potenzialmente rilasciata anche ai dipendenti stagionali, ai tempi determinato e agli intermittenti: l’eventuale indennizzo dell’INPS avverrà solo in via residuale, ossia solo dopo aver accertato dai flussi Uniemens di giugno e luglio 2022 la mancata erogazione da parte del datore di lavoro. La dichiarazione, a cui l’Istituto suggerisce di allegare un documento di identità, ha una funzione costitutiva del diritto dell’una tantum.Articoli correlatiinEconomiaAeroporti bloccati e voli cancellati in tutto il mondo: guasti tecnici mettono a rischio le vacanze estiveinEconomiaLe novità per la pensione di vecchiaia dal 2027inEconomiaAnalisi dei crolli in Borsa: cause e conseguenzeinEconomiaSocial card "Dedicata a te": aumento dell'importo e nuove modalità di distribuzioneinEconomiaA novembre l’edizione nr. 7 del Mese dell’educazione finanziariainEconomiaAntitrust avvia istruttoria su 6 influencer: chi sono?

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