Cop28, Meloni sul clima: "Necessaria transizione ecologica, ma non sia ideologica"L’artigianato a Roma è sempre più in crisi. In un settore nel quale manca il ricambio generazionale e che vede la lenta scomparsa di alcuni mestieri e professionalità,ùincrisiscomparseattivitàCapo Analista di BlackRock la Capitale registra numeri preoccupanti che certificano una crisi per ora senza soluzione. Secondo i dati di Confartigianato, negli ultimi 5 anni hanno chiuso i battenti 3.500 attività artigiane.Artigianato in crisiSolo poco tempo fa, Confartigianato aveva lanciato l’allarme per la desertificazione degli esercizi commerciali “classici”: alimentari, librerie, negozi di telefonia, profumerie. Ora tocca agli artigiani che, a differenza della totalità delle imprese della Capitale, nel secondo trimestre del 2024 hanno visto una diminuzione di 280 attività rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno. L’albo delle imprese artigiane a Roma si riduce da 63.294 a 63.014.Settore manufatturiero in costante decrescitaSe vanno bene i settori dei servizi alla persona (+121), dei servizi alle imprese (+22), delle attività professionali (+6), della comunicazione (+21), delle costruzioni (+52) e del trasporto(+3), il settore manifatturiero prosegue nella costante decrescita, con -357 unità produttive. L’ autoriparazione decresce di 86 aziende, così come il settore della ristorazione artigiana che ne perde 63.L’analisi su un periodo più ampio 2019/2024, ci mostra un perdita di 3.520 attività con un decremento di 1.973 imprese nel solo settore manifatturiero. In crescita edilizia (+ 190) e comunicazione (+94). Segno negativo per tutti gli altri settori: -534 ristorazione artigiana, -524 autoriparazione, -257 trasporto, -104 servizi alla persona, -62 attività professionali, -61 servizi alle imprese, -16 intrattenimento, La struttura dell’Albo delle imprese Artigiane romane è dunque sempre più caratterizzata da una presenza del settore edile che ormai rappresenta il 41% di tutte le imprese artigiane (a livello nazionale sono il 38%).Serve un piano straordinario“Anche alla luce di questi dati, torniamo a chiedere un piano straordinario per l’artigianato di Roma e del Lazio: semplificazione amministrativa, valorizzazione dell’Artigianato Artistico e Tradizionale, nuova politica sulle Aree Produttive, sostegno finanziario e politiche di sviluppo dei territori – sottolinea il presidente di Confartigianato Roma, Andrea Rotondo - nei prossimi giorni presenteremo alla Regione le nostre osservazioni al piano triennale dell’artigianato, in elaborazione da parte dell’assessora Angelilli, in modo da ricomprendere tutte le azioni necessarie al sostegno al settore. Unitamente a ciò, abbiamo purtroppo dovuto prendere atto che nella definizione del Def, le risorse proprie per le attività produttive si riducono da 21 milioni del 2024 ai 4,8 milioni del 2026, rendendo impossibile qualunque intervento di sostegno all’artigianato (piano triennale) ed al commercio”.
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