Nel diritto di famiglia la società va avanti e la legge rimane indietroUn hotel da incubo quello in cui una coppia di turisti romani aveva deciso di prenotare per trascorrere una settimana all'insegna del relax a Rivabella di Rimini. Peccato che al loro arrivo la struttura,criptovalute dalla reception alla stanza, nulla fosse come pubblicizzato sui siti online sui quali avevano prenotato pagando anticipatamente 319 euro a persona per sette giorni di vacanza. L'hotel da incuboGià il primo impatto non è dei migliori, ha raccontato la coppia al Corriere. «La reception non c’è, sul divano e sulle poche poltroncine abbandonate sullo sfondo, collocate chissà perché dietro un vecchio tavolo da biliardo che sembra aver fatto la guerra, dei drappi polverosi che non invogliano ad accomodarsi». Una volta in camera la situazione non ha fatto che peggiorare. La stanza viene descritta come piccola e buia, per non parlare del bagno: «In un metro quadrato, un piccolo e vecchissimo lavabo distante pochi centimetri dal water. Insieme costituiscono l’ambiente doccia che è possibile individuare solo attraverso uno scarico che ci spunta da sotto i piedi». Nonostante la delusione, i due turisti chiedono un cambio camera che gli viene accordato e passano la ntte in hotel. Al risveglio, si ritrovano una miriade di «simpatiche formiche» tra le lenzuola. Con un risveglio così, alla coppia romana non è rimastoo altro da fare se non trovare una nuova sistemazione e denunciare l'accaduto a Federconsumatori Emilia-Romagna, che ha fatto richiesta di rimborso per la vacanza rovinata. Ultimo aggiornamento: Giovedì 11 Luglio 2024, 11:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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