Guerra in Ucraina, la nuova minaccia di Putin: "Non abbiamo ancora iniziato a fare sul serio”

2024-12-15

Washington, auto si schianta contro uno stand di fuochi d'artificio: due mortiMolto più che un semplice patrono,analisi tecnica San Nicola per Bari è una figura di assoluto rilievo. Santo originario della Turchia, viene celebrato almeno in due occasioni in città (anche a Venezia viene ricordato insieme a San Marco, che è il simbolo della Serenissima). La prima è la notte tra il 5 e il 6 dicembre, in cui si realizza un’identificazione tra San Nicola (anche San Nicolao o San Nicolò) e Babbo Natale che porta doni ai bambini. Il 6 dicembre ricorre infatti l’anniversario della morte del Santo.La traslazione delle ossa di San NicolaMentre tra il 7 e il 9 maggio a Bari, si celebra la traslazione delle ossa. San Nicola morì infatti a Myra, in Asia Minore, e qui sarebbero rimaste le sue ossa se non fossero state allestite due operazioni (traslazioni) per riportarle a Bari, dove sono attualmente venerate. Il primo di questi viaggi sarebbe stato compiuto da una nave recante circa 60 marinai baresi che riportarono “a casa” le ossa del Santo il 9 maggio del 1087. Questa data spiega anche la ricorrenza che si comincia a celebrare a partire dalla fine di aprile e ha il suo culmine nella processione con la statua del Santo che viene imbarcata e poi riportata indietro dopo la messa per il culto pubblico l’8 maggio.Il cibo di strada e il Villaggio del GustoLe tre giornate hanno un calendario che comprende più eventi e riescono ad ospitare cultori del Santo anche da regioni limitrofe. Ovviamente i festeggiamenti si traslano anche a tavola – non a caso la festa si chiama anche “Sagra di maggio” - dove la Puglia si esprime al massimo grazie ai piatti stagionali e alla gastronomia di strada. Alcuni di questi si possono gustare nell’annuale Villaggio del Gusto, allestito su Largo Giannella dal 6 al 12 maggio, dove vengono accolti cibi di strada pugliesi (ma anche da altre regioni) uniti a birrifici artigianali del territorio.Sgagliozze e popizzeSono i giorni del tripudio della cucina barese (qui la lista dei nostri ristoranti del cuore per assaporare la migliore). Tra i piatti principali troviamo sicuramente il panzerotto (la nostra mappa con gli indirizzi migliori), ma insieme ci sono anche le sgagliozze (o scagliozze), un piatto tipico di diverse regioni italiane costituite da fette di polenta tagliate, fritte nell’olio bollente, infine salate e mangiate. Altro cibo di strada per eccellenza sono le popizze, che spesso sono più note fuori dai confini pugliesi come pittule, o pettule. Questo è il nome salentino che viene dato a delle palline di pasta lievitata che viene fritta e mangiata ancora calda. A Bari sono le popizze appunto.Carciofi, tielle di riso patate e cozze, ma anche crudi di mare condiscono le tavole dei ristoranti e delle case, a cui si accompagnano poi carni e pesci arrostiti alla brace. Abbiamo inoltre l’immancabile pasta fresca, con orecchiette e anche altri formati preparati per condire i sughi e le verdure di casa. Non mancano omaggi delle insegne locali che realizzano ricette e piatti appositamente per omaggiare San Nicola.

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