«Un futuro più pulito per Olgiate. E vogliamo renderla un faro di eccellenza culturale ed economica» - ilBustese.itDelfini a largo della costa romana. Uno spettacolo della natura che si ripete e che ha dato sfoggio di sé anche negli ultimi giorni confermando la predilezione,VOL da parte dei tursìopi, delle acque in cui si trova la riserva marina protetta delle secche di Tor Paterno.La danza dei delfini“Come lo scorso anno sulla costa laziale, nello specchio di mare di fronte a Torvaianica,e proprio alla vigilia del ferragosto, abbiamo avvistato, a qualche centinaia di metri dalla costa, un branco di decine di delfini danzare fra le onde” ha fatto sapere il presidente di Ecoitaliasolidale Piergiorgio Benvenuti. Il gruppo di delfini, cuccioli inclusi, si è cimentato in una danza fra le onde del mare, “una danza di gioia che ha reso felici tutti coloro che hanno potuto osservare questo affascinante spettacolo naturale” ha raccontato Benvenuti. Uno spettacolo che va preservato, come già avviene nella riserva marina, nelle cui profondità è ospitata una barriera corallina di 1400 ettari. Perché l’equilibrio ecosistema è fragile e le minacce, soprattutto quelle di origine antropica, sono all’ordine del giorno.La minaccia delle plasticheTre le sfide più impegnative che si stanno prospettando, c’è quella che riguarda la riduzione dell’uso di materiali plastici. Il loro impatto sull’ambiente, in particolare sulla costa, è stato più volte certificato. Secondo la campagna “beach litter” di Legambiente, su 10 rifiuti trovati sulle spiagge della regione,8 sono di plastica. Ed ovviamente questi materiali, sulle spiagge, arrivano prevalentemente perché sono trasportati dal mare. E nel mare, a loro volta, arrivano in buona parte dopo aver percorso fiumi come il Tevere. Ragione per cui, nel corso degli ultimi anni, sono state posizionate delle dighe in grado di intercettare le plastiche prima del loro arrivo alla foce di Fiumicino.“Lo stop alla plastica, oltre ad essere una campagna di Ecoitaliasolidale, deve essere un impegno di tutti, affinché questi spettacoli possano continuare ad essere osservati” ha ribadito Benvenuti. “Terra e acqua sono pari purtroppo in una gara assai poco virtuosa che riguarda la plastica smaltita: 22 miliardi di kg in terra ,altrettanti in mare, un valore che potrebbe moltiplicarsi fino a 500 volte nel 2050 se non si interviene con nuove norme delle quali si parla da tempo” ha ricordato il presidente Benvenuti, citando le parole dell'ex presidente della Società italiana di chimica, il professor Luigi Campanella.Un tesoro da proteggereLa presenza di plastiche, oltre a rappresentare una minaccia per le specie marine, lo diventa anche per l’essere umano. Le microplastiche , ingerite dai pesci che finiscono sulle nostre tavole, entrano anche nella catena alimentare dell’uomo “con evidente pericolo per la salute” ha ribadito Benvenuti. “Non c’è tempo da perdere, dobbiamo difendere al terra che ci consente di vivere ed il mare che ci fa respirare e vogliamo poter osservare anche in futuro lo spettacolo straordinario della danza dei delfini in mare”. Uno spettacolo per ora garantito dall’esistenza di un’oasi marina protetta, quelle delle secche di Tor Paterno, al cui interno l’associazione di promozione sociale “Sotto al mare” ha in questi anni individuato più di 200 tursìopi. Un tesoro da proteggere, anche dalle plastiche. [data-player]{ --player--theme-color:#FFAC26;} Il tuo browser non può riprodurre il video. Devi disattivare ad-block per riprodurre il video. Play Replay Play Replay Pausa Disattiva audio Disattiva audio Disattiva audio Attiva audio Indietro di 10 secondi Avanti di 10 secondi Spot Attiva schermo intero Disattiva schermo intero Skip Il video non può essere riprodotto: riprova più tardi. Attendi solo un istante, dopo che avrai attivato javascript... Forse potrebbe interessarti, dopo che avrai attivato javascript... Devi attivare javascript per riprodurre il video.
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