Lezioni di sesso con il compagno: come la mamma "addestrava" la figlia 12enneUn punto è certo e anche il sindaco di Roma,Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock Roberto Gualtieri, lo ha voluto sottolineare: l'incendio di Ponte Mammolo, quello con i valori di diossina da record negativo e che ha costretto il primo cittadino a emanare anche una ordinanza, e il maxi rogo di Monte Mario, sono diversi.Il primo è partito da un'area privata, l'altro da un pasto cucinato in un accampamento abusivo sulle pendici della collina. Nella sostanza dei soccorsi poco però cambia. Sono state due grandi emergenze che hanno ancora un effetto. Le ultime di un'estate di fuoco.L'incendio di Monte Mario da un accampamento"Da quello che si è potuto vedere, naturalmente ci saranno le indagini inchieste, quindi è esclusivamente una prima valutazione preliminare, è possibile che l'incendio sia partito colposamente da un accampamento all'interno del parco", ha detto il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, dopo aver sorvolato in elicottero le zone colpite dal rogo."È probabile che durante la preparazione di un pasto, quindi col fuoco, l'incendio sia scoppiato e poi il vento l'abbia fatto rapidamente diffondere e sta risalendo la collina", ha ribadito Gualtieri, mostrando sul proprio smartphone il punto esatto in cui è partito il rogo. Video che lo stesso primo cittadino ha pubblicato anche sui suoi canali social. Visualizza questo post su InstagramUn post condiviso da Roberto Gualtieri (@robertogualtieri)La prima chiamataLe prime telefonate d'allarme però sono arrivate da via Romeo Romei, a ridosso della collina, vicino a dove sorge l'accampamento e qualcuno avrebbe visto le fiamme partire lì."Il comandante dei vigili del fuoco ci ha detto che lui stesso sta facendo accertamenti perché che c'è stata una chiamata all'una e mezza, solo in un luogo diverso, lì vicino ma diverso".Secondo Gualtieri quelle chiamate erano riferita a "una cosa piccola" che era "stata risolta". A Roma Capitale "non è arrivata nessuna segnalazione, era arrivata una segnalazione ai vigili del fuoco in un luogo diverso da quello in cui si immagina l'innesco. C'è stato un intervento notturno e sembrerebbe stata una cosa piccola però siccome non è una cosa nostra adesso loro stessi stanno facendo una verifica per capire se invece c'è un collegamento tra le due cose", ha spiegato.Il bilancio dell'incendio di Monte MarioLe indagini sono in corso e non è esclusa, per ora, nessuna pista, neanche quella dolosa. La procura di Roma, nel frattempo, oggi aprirà l'ormai solito fascicolo. Non è il primo di questa estate e non sarà l'ultimo. Il primo bilancio, nel frattempo, è pesante.Ettari di verde della collina di Monte Mario sono stati mangiati dal fuoco. Le fiamme e i fumi hanno costretto i soccorritori a evacuare sei palazzine, allontanare 40 persone dal vecchio Osservatorio Astronomico, evacuare la caserma dei carabinieri e la Rai di via Teulada, tra il panico che ha interrotto le dirette tv.Le alte temperature e il vento caldo hanno alimentato le fiamme anche a ridosso della cittadella giudiziaria di piazzale Clodio dove però magistrati e avvocati hanno continuato a lavorare. Spaventati i residenti delle palazzine sgomberate: "Le fiamme erano già alte dal primo pomeriggio, abbiamo visto la colonna di fumo, nera e densa, e poi udito delle esplosioni. Abbiamo avuto paura poi l'evacuazione ma molti erano già scesi in strada", hanno detto.Ora ci sarà da valutare anche il danno ecologico di un'area che è parco naturale con essenze arboree, pini ed eucalipti. Mentre è scongiurato, per ora, il rischio per la saluteCome è stato combattuto l'incendio di Monte MarioPer circoscrivere le fiamme in azione dieci squadre dei vigili del fuoco, con due autobotti, che hanno lottato anche contro il vento caldo che ha fatto cambiare direzione al rogo. Mercoledì 31 luglio è stata un'altra giornata campale per vigili del fuoco e volontari della protezione civile. I pompieri, già in sofferenza perché sotto organico, hanno lavorato su due fronti di fuoco, quello di Monte Mario appunto, e anche quello di Ponte di Nona. Hanno dovuto chiedere aiuto dall'alto prima all'elicottero Drago VF159 per sganci d'acqua sui fronti di fiamma e poi all'elicottero Erickson S-64 che è arrivato addirittura da L'Aquila. Monte Mario brucia Oggi le operazioni, che sono andate avanti per tutta la notte, continueranno. Le manovre di spegnimento e bonifica dell'area, in particolare di villa Mazzanti dove hanno lavorato incessantemente 7 squadre dei pompieri, sono in corso ancora. Alle prime luci dell'alba si è portato sull'area anche l'elicottero della regione Lazio con a bordo il Dos dei vigili del fuoco per una prima ricognizione e per i successivi lanci. Un enorme sforzo della macchina dei soccorsi che, come detto, già è ridotta ai minimi termini come lo stesso sindaco Gualtieri ha sottolineato: "Ho chiesto al governo di finanziare l'acquisto di altri due mezzi Graelion, proprio sulla base delle notizie di oggi, nel corso di una riunione sul Giubileo. Insieme al capo della protezione civile di Roma, Giuseppe Napolitano, dico che forse dobbiamo potenziare ulteriormente la flotta", ha aggiunto.
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