Elezioni regionali in Toscana, oltre 11mila voti per Iacopo MelioLe operazioni di spegnimento del vasto rogo nel Nuorese - ANSA COMMENTA E CONDIVIDI Favoriti dalle alte temperature di questi giorni,ETF si moltiplicano gli incendi da Nord a Sud della penisola. Solo ieri sono state 18 le richieste di soccorso aereo per lo spegnimento di roghi ricevute dal Centro operativo aereo unificato (Coau) del Dipartimento della Protezione civile: una decina gli incendi che sono stati domati grazie al lancio di acqua e liquido ritardante ed estinguente. Di particolare estensione un rogo che nel Nuorese ha mandato in fumo circa 800 ettari di boschi di sughero e roverelle, domato solo oggi. Ma altre richieste soccorso aereo sono giunte da Lazio, Campania, Sardegna, Sicilia, Abruzzo, Calabria e Basilicata. E da ieri la Protezione civile siciliana ha lanciato l’allerta per i rischi connessi con le ondate di calore (previsti 37 gradi a Palermo, 36 a Messina e 39 a Catania) e con il possibile svilupparsi di incendi nella giornata di oggi. L’incendio nel Nuorese, tra il capoluogo Nuoro e Orune, Benetutti, Orotelli, Orani, è scoppiato ieri pomeriggio intorno alle 18 e ha continuato a svilupparsi per tutta la notte ed è stato spento oggi verso mezzogiorno. Protezione Civile e Corpo forestale regionale, oltre alle squadre antincendio di terra, con 36 vigili del fuoco e 14 automezzi, ha impiegato per lo spegnimento delle fiamme tre aerei Canadair, tre elicotteri e due elicotteri Super Puma. Una prima stima parla di 800 ettari andati distrutti, con diverse aziende zootecniche colpite: otto persone e quattro ovili sono stati evacuati. A tratti è stata minacciata anche la zona industriale. Le fiamme avanzano su tre fronti, alte decine di metri, per un fronte di sette chilometri. Il nucleo investigativo del Corpo Forestale sta già cercando di capire come sia partito l’incendio. Ancora in Sardegna, questa volta a Senorbì, nella zona sud dell’Isola, un incendio ha messo in pericolo alcune abitazioni, un ristorante e una officina di un gommista. I vigili del fuoco hanno fatto evacuare alcune strutture. Le fiamme sono partite da un canneto e, a causa del vento e del gran caldo, si sono velocemente propagate. Sul posto i vigili del fuoco di Mandas e di Sanluri e altre squadre della sede centrale del Comando di Cagliari. Altro vasto incendio ha colpito l’Ennese, ieri pomeriggio, minacciando le abitazioni a Nicosia. Le fiamme, spinte dal vento, si sono avvicinate al centro urbano: al lavoro tre squadre di vigili del fuoco e una del corpo forestale. Si sospetta che si tratti di un’azione deliberata, anche alla luce dei roghi divampati nella serata di ieri in pieno centro cittadino, dove le fiamme sono divampate su alcuni costosi rocciosi, sempre a ridosso delle abitazioni. Sempre ieri una grande quantità di interventi, circa 60, sono stati richiesti ai vigili del fuoco a Roma e provincia per spegnere incendi di boschi e sterpaglie: in particolare nelle zone di Cesano, Campagnano, Castel Madama e su Via della Serpentara.Interventi di vigili del fuoco, Protezione civile e Corpo forestale ieri anche sul Carso triestino per domare incendi a Campo Romano, in località Colludrozza nel Comune di Sgonico, e sul costone carsico tra il Santuario di Monte Grisa e l’abitato di Prosecco. Dopo un primo intervento di terra, è stato chiesto l’intervento di un elicottero per completare la bonifica dell’area. Nel Napoletano, ancora ieri, sono intervenuti anche i carabinieri, oltre agli elicotteri della Protezione civile e della Regione Campagnia, per domare le fiamme di un incendio divampato all’interno del Parco nazionale del Vesuvio, a Torre del Greco, nella zona di via Fosso bianco. Le fiamme hanno interessato la macchia mediterranea e le sterpaglie. Difficoltose le operazioni di spegnimento a causa del vento che soffia nell'area: il fumo è visibile anche a diversi chilometri di distanza.
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