Brasile, L'accusa di Lula ai militari: "Alcuni sono stati conniventi con gli assalitori"

2024-12-15

Messico, bus si ribalta: 15 morti nell'incidente stradaleMariuccia è andata lassù a tenere la contabilità del suo DaniloÈ scomparsa a 90 anni Maria Bollini Redemagni della storica drogheria di via Mameli: a Busto un riferimento non solo per i prodotti,-investimenti ma anche per la dedizione ai clienti. La loro, una storia d'amore e di lavoro meravigliosaMariuccia e Danilo quando si congedarono dai clienti in drogheria dopo un lungo cammino - foto per cortesia della famiglia Due anni fa il suo Danilo era volato via, «ad aprire la drogheria tra gli angeli» dicevano commossi la famiglia Redemagni, i suoi clienti, i suoi amici (LEGGI QUI). Dopo una vita insieme, Mariuccia non poteva stargli lontano. E adesso il commento spontaneo tra i suoi cari è stato questo: è andata a tenere la contabilità di Danilo, come ha fatto per 60 anni in via Mameli a Busto Arsizio. Nel negozio dove i compiti erano ben scanditi e la parte amministrativa era affidata alla precisione di Maria Bollini, per tutti Mariuccia.Lei se n'è andata in queste ore: aveva 90 anni. Venerdì 12 alle ore 18.30 verrà recitato il rosario in Santa Maria, sabato 13 luglio alle 9.30 in basilica si celebrerà il funerale. La salutano con tutto il loro affetto e la loro gratitudine i figli Flavio con Annalisa, Laura con Claudio e Noemi, Paolo con Daniela e tutti i parenti. Si può salutare Mariuccia nella casa funeraria Fratelli Ferrario di via Bottego (dal lunedì al sabato: 8.30 - 18.30. Domenica e festivi: 9.00 - 12.00 / 15.00 - 18.00). Come per il marito, verranno donate offerte all'Asda.Quella di Mariuccia e Danilo era una meravigliosa storia, nella sua semplicità e autenticità. Lui arriva da Varese (ma era nato ad Arona), viene a vedere il negozio di Busto nel gennaio 1961 e si innamora della figlia del proprietario. Sette mesi dopo, non solo aveva acquistato le licenze ma sposava Mariuccia. Da allora, sempre insieme, ogni momento: al lavoro e a casa, il confine non esisteva. Esisteva, invece, il desiderio di essere bravi commercianti, sempre attenti a fornire il prodotto giusto al cliente ma anche ad ascoltarlo e a dire la cosa giusta, oltre che essere dei bravi genitori, poi nonni. In via Mameli, la loro drogheria vendeva prodotti - tra cui quelli per la pulizia, consigliati personalmente e su misura a seconda delle esigenze, da Danilo - ma offriva a tutti un sorriso e una buona parola. Era un mondo dove ci si sentiva a casa, grazie a loro e le compagnie del caffè arrivavano con i loro riti di amicizia.Danilo - ricorda il figlio Flavio - non andava mai in banca, lui era con il suo grembiule sempre affaccendato in negozio: a quella parte del lavoro, pensava Mariuccia. Una simbiosi che oggi si respira ancora, nei ricordi grati delle persone e nell'immagine di un abbraccio lassù. Vi salutiamo tutti, diceva lo striscione in drogheria quando l'attività cessò per il meritato riposo di Mariuccia e Danilo dopo tanto lavoro. Oggi, quell'immagine commuove e desta allo stesso tempo un sorriso riconoscente più che mai. Marilena Lualdi

Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 294

Resti umani di un bambino in giardino: 2 fermaticriptovalute

Chi era Denys Monastyrsky, ministro dell'Interno morto nello schianto dell'elicottero