Sondaggi politici, con Letta PD secondo partitoPacchi aiuto negati agli stranieri,VOL sindaca leghista agli arrestiPacchi aiuto negati agli stranieri, sindaca leghista agli arrestiPacchi aiuto negati agli stranieri. La sindaca leghista del vercellese Michela Rosetta agli arresti domiciliari per discriminazione razziale. di Cecilia Lidya Casadei Pubblicato il 15 Gennaio 2021 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservatalegarazzismo#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0, 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}Pacchi aiuto negati agli stranieri, sindaca leghista agli arresti domiciliari con l’accusa di discriminazione razziale. La vicenda vede coinvolta Michela Rosetta, primo cittadino di San Germano Vercellese, nonché esponente della Lega, e il consigliere comunale Giorgio Carando. Disposte misure cautelari anche per Maurizio Bosco, consigliere comunale ed ex vicesindaco, un dipendente comunale di 62 anni e un altro cittadino di 49 anni.Pacchi aiuto negati agli stranieriSono varie le accuse del gip del tribunale di Vercelli, si va da quella di discriminazione razziale a falsità materiale e falsità ideologica in atto pubblico commessa dal pubblico ufficiale, abuso d’ufficio e distruzione di beni sottoposti a vincolo culturale. La vicenda nasce da un atto discriminatorio compiuto dalla sindaca di San Germano Vercellese nei confronti di una donna musulmana.La signora aveva chiesto che nei pacchi aiuto non le fossero inclusi prodotti non consumabili, da lei e la sua famiglia, per motivi religiosi. Questo il motivo per il quale era stata relegata in fondo alla lista di distribuzione, così da non ricevere più aiuti alimentari. La Procura di Vercelli ha indagato sull’accaduto grazie a una soffiata di una dipendente comunale, che aveva raccontato della gestione dei pacchi alimentari acquistati dal Comune con i fondi del Ministero per l’Emergenza Covid.Sceglievano a chi dare aiutoIntercettazioni telefoniche e microspie hanno portato gli investigatori a scoprire le condotte illecite di chi si occupava della distribuzione. Nessun criterio di necessità, Sindaca e consigliere decidevano a chi consegnare il “pacco da sfigati”, ovvero quello con meno prodotti, e quello più ricco escludendo molti anziani non autosufficienti con redditi bassi per preferire persone con reddito da oltre 7mila euro. Inoltre, gli amministratori del Comune acquistavano con fondi pubblici anche generi alimentari non essenziali come mazzancolle tropicali e capesante, così come di aver sottratto prodotti dal magazzino per le proprie famiglie.Articoli correlatiinPoliticaSondaggi politici: M5S in crescita, Pd in calo, Forza Italia in positivoinPoliticaIl Dl Salva Casa è legge, 106 voti a favore: ecco cosa cambia adessoinPoliticaMattarella promuove la libertà dell'informazione nella Cerimonia del Ventaglio: "Giornalisti contrastino le adulterazioni della realtà"inPoliticaAntonio Tajani: "Spazio al centro è di Forza Italia, arriveremo al 20%"inPoliticaNcc, incostituzionale il divieto di rilasciare nuove autorizzazioni: la decisione della ConsultainPoliticaGiorgia Meloni dice 'No' a Ursula von der Leyen: "Ho agito da leader europeo"
Cesare Massa, Autore a Notizie.it
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