Sondaggi politici Supermedia, testa a testa tra Pd e FdI per il primo partito Dopo giorni di stallo nelle trattative le richieste di Israele e Hamas continuano a essere troppo distanti per raggiungere un compromesso. Le trattative riprenderanno la prossima settimanaSembra ormai quasi impossibile che si possa raggiungere un accordo per una tregua entro l’inizio del Ramadan,VOL il prossimo 10 marzo. Hamas ha lasciato il Cairo, accusando Israele di aver «vanificato» gli sforzi dei mediatori per raggiungere un accordo. Le trattative riprenderanno la prossima settimana, dopo un consulto della delegazione con i leader del movimento. Netanyahu, in un discorso ai militari dell’Idf, chiede di restare uniti davanti alle pressioni internazionali e continuare a colpire il nemico fino alla sua distruzione, spingendosi anche verso l’ultima roccaforte di Hamas, Rafah. Il Sud Africa, intanto, presenta alla Corte dell’Aja una richiesta per nuove misure d’emergenza contro Israele.PUNTI CHIAVE18:26Biden annuncerà la costruzione di un molo a Gaza17:50L'accordo in fase di negoziazione permetterebbe ai civili di tornare nel nord di Gaza15:48Netanyahu: portare avanti l'offensiva a Rafah per una «vittoria totale»13:07Israele accusa il Sud Africa di essere il «braccio legale» di Hamas12:08Negoziati a un punto morto, la delegazione di Hamas lascia il Cairo10:05Il Sud Africa presenta una nuova richiesta contro Israele all'Aja09:11La Cina chiede il riconoscimento della Palestina da parte dell'Onu08:45Le posizioni sulla tregua rimangono distanti, pressing degli UsaMostra tutti18:26Biden annuncerà la costruzione di un molo a GazaIl New York Times scrive che Biden annuncerà oggi, durante il discorso sullo stato dell'Unione, che ordinerà all'esercito americano la costruzione di un molo galleggiante al largo di Gaza, che possa consentire l'ingresso dei camion e la consegna di aiuti umanitari aggiuntivi via mare, per aiutare la popolazione dell'enclave. Diversi funzionari dell'amministrazione americana hanno riferito che il porto verrà costruito in collaborazione con altri paesi della regione, ma non è stato specificato se Israele prenderà parte al progetto.I funzionari hanno inoltre chiarito che il progetto non richiederà la presenza americana sul terreno di Gaza. Il personale militare statunitense sarà presente sulle navi al largo durante la costruzione del molo.17:50L'accordo in fase di negoziazione permetterebbe ai civili di tornare nel nord di GazaSono emersi nuovi dettagli riguardo l'accordo in fase di contrattazione tra Hamas e Israele. Secondo le dichiarazioni di un funzionario americano, l'accordo dovrebbe prevedere una prima fase di cessate il fuoco di sei settimane, durante la quale avverrebbe anche il riposizionamento delle forze israeliane, che consentirebbe ai cittadini di tornare nelle proprie case nel nord di Gaza.Si tratta di un punto critico per Israele, che finora ha pubblicamente respinto la richiesta, sostenendo che avrebbe consentito una rinascita di Hamas in quella metà della Striscia. “Stiamo riportando la gente al nord. Questo fa parte dell'accordo che è stato elaborato", ha detto il funzionario.16:47Il leader di Hamas ribadisce una linea più dura nei negoziatiIl leader di Hamas a Gaza, Yahya Sinwar, ha contattato i funzionari di Hamas dopo giorni di silenzio per trasmettere una posizione negoziale più dura e insistere per un cessate il fuoco permanente. La posizione di Sinwar lo metterebbe in contrasto con gli altri funzionari del gruppo, come Ismail Haniyeh, il capo del Politburo con sede in Qatar,più disposto ad accettare il quadro di Parigi.15:48Netanyahu: portare avanti l'offensiva a Rafah per una «vittoria totale»Israele continuerà a "colpire i propri nemici fino alla vittoria totale". Con queste parole il primo ministro Benjamin Netanyahu inizia il suo discorso alla cerimonia di diploma del corso per ufficiali dell'esercito israeliano. Il premier chiede ai militari e a tutto il paese di restare unito davanti alle pressioni internazionali, per perseguire i propri obiettivi, eliminare Hamas e vincere la guerra. "La pressione internazionale c'è e cresce, ma soprattutto quando la pressione internazionale aumenta, dobbiamo serrare i ranghi, dobbiamo restare uniti contro i tentativi di fermare la guerra", ha dichiarato. Secondo Netanyahu, i leader occidentali dovrebbero capire che “sconfiggendo gli assassini del 7 ottobre, eviteremo il prossimo 11 settembre”.L'Idf continuerà quindi ad agire contro Hamas in tutto il territorio della Striscia, "compresa Rafah, l'ultima roccaforte di Hamas”. “Chi ci dice di non operare a Rafah ci sta dicendo di perdere la guerra e questo non accadrà”, ha aggiunto il premier.Israele, conclude Netanyahu, è convinta nel raggiungere il suo obiettivo riducendo al minimo le vittime civili a Gaza.15:10L'Idf bombarda siti Hezbollah nel sud del LibanoLe forze armate israeliane hanno dichiarato di aver effettuato dei raid aerei contro edifici utilizzati dai combattenti del gruppo terroristico Hezbollah nelle città di Aitaroun e Ayta ash-Shab, nel sud del Libano.14:44Israele ritira la nomina di Kashriel come ambasciatore a RomaIl governo israeliano ha ritirato la nomina di Benny Kashriel, ex sindaco dell'insediamento di Maale Adumim, a est di Gerusalemme, come prossimo ambasciatore a Roma "dopo il rifiuto del governo italiano". Lo riporta il quotidiano israeliano Ynet. Secondo il quotidiano, probabilmente al posto di Kasheriel, che potrebbe essere inviato in Ungheria, Israele presenterà come prossimo possibile ambasciatore in Italia Yoni Peled, candidato inizialmente proprio per la sede di Budapest.13:07Israele accusa il Sud Africa di essere il «braccio legale» di HamasIl governo israeliano ha risposto alla richiesta di ulteriori misure di emergenza contro Israele, presentata ieri dal Sud Africa alla Corte di giustizia internazionale, accusando il paese africano di essere "il braccio legale di Hamas", di star proteggendo il gruppo terroristico e cercando di negare a Israele i propri diritti alla difesa. "Il Sudafrica continua ad agire come braccio legale di Hamas nel tentativo di minare il diritto intrinseco di Israele di difendere se stesso e i suoi cittadini e di arrivare alla liberazione di tutti gli ostaggi. Le ripetute richieste di misure provvisorie avanzate dal Sudafrica per aiutare Hamas sono l'ennesimo cinico sfruttamento della Corte internazionale di giustizia dell'Aia, che ha già respinto due volte i tentativi infondati di negare a Israele il diritto e l'obbligo all'autodifesa", scrive il portavoce del ministero degli Esteri israeliano Lior Haiat su X."Israele agisce e continuerà ad agire in conformità con il diritto internazionale, anche facilitando gli aiuti umanitari alla Striscia di Gaza, indipendentemente da qualsiasi procedimento legale", prosegue il post. In chiusura, il portavoce chiede alla Corte internazionale di giustizia di respingere la nuova richiesta "dei rappresentanti di Hamas". 13:02L'Idf nega l'ultimatum a Hezbollah del 15 marzoFunzionari militari israeliani hanno negato un rapporto libanese secondo cui Israele avrebbe fissato al 15 marzo la scadenza per raggiungere un accordo diplomatico con Hezbollah per porre fine agli scontri vicino al confine. Lo riferisce Channel 13, che riporta anche la dichiarazione di una fonte anonima: "Non esiste una data per entrare in guerra in Libano".12:38Decine di arresti in CisgiordaniaLe forze armate israeliane informano di aver arrestato 34 palestinesi ricercati durante alcuni raid notturni in Cisgiordania. Dieci persone, tra cui quattro donne, sono state arrestate a Ramallah e nel campo di Jalazone, sei persone a Betlemme, mentre altre cinque sono state fermate nelle città di Tammun e Tubas, nel nord della Cisgiordania, dove le truppe hanno sequestrato delle armi e sono state attaccate da palestinesi con ordigni esplosivi. Nessun soldato israeliano, specifica l'Idf, è rimasto ferito nei raid.12:26L'Italia aderisce alla proposta Ue di un corridoio umanitario per GazaIl ministro degli Esteri Antonio Tajani ha affermato di aver comunicato a Ursula Von der Leyen l'adesione dell'Italia alla proposta di progetto che prevede la costruzione di un corridoio umanitario marittimo per i civili a Gaza. "È una proposta che nasce da Cipro per aiutare la popolazione palestinese", ha specificato il ministro.12:08Negoziati a un punto morto, la delegazione di Hamas lascia il CairoDiversi funzionari egiziani hanno affermato che i negoziati hanno raggiunto un punto morto a causa della richiesta di Hamas di arrivare a un accordo che possa portare alla fine permanente della guerra. La delegazione di Hamas ha quindi lasciato il Cairo per consultazioni, ma Al Qahera News e altri media egiziani riferiscono che i negoziati riprenderanno la prossima settimana. Parlando all’agenzia di stampa Reuters, l’alto funzionario di Hamas Sami Abu Zuhri ha detto che Israele ha "vanificato" tutti gli sforzi dei mediatori per raggiungere un accordo di cessate il fuoco a Gaza, respingendo le richieste di Hamas di porre fine alla sua offensiva nella Striscia, di ritirare le sue forze, di garantire la libertà di ingresso per gli aiuti e il ritorno degli sfollati.I mediatori continueranno a impegnarsi per cercare di ammorbidire le posizioni di entrambe le parti.11:42Dieci razzi lanciati dal Libano verso Rosh Hanikra, nel nord di IsraeleL'Idf ha comunicato che 10 razzi sono stati lanciati dai territori libanesi verso la comunità settentrionale di Rosh Hanikra. Di questi, nove sono stati intercettati e abbattuti dal sistema di difesa aerea. L'ultimo razzo avrebbe invece colpito un'area aperta.Il gruppo terroristico Hezbollah ha rivendicato la responsabilità dell'attacco, specificando che l'obiettivo era un sito militare a sud della città da dove, secondo loro, viene condotta la guerra a Gaza.11:19Media libanesi: Israele minaccia di attaccare il Libano se Hezbollah non si ritira Un giornale libanese legato a Hezbollah riferisce che Israele avrebbe fissato per il 15 marzo la data ultima per raggiungere un accordo che preveda l'allontanamento del gruppo terroristico dal sud del Libano. È quanto riporta Times of Israel. Nella giornata di ieri il ministro della Difesa Yoav Gallant aveva affermato che Israele si stava avvicinando alla decisione di intraprendere un'azione militare nel Libano, se la tensione causata dal conflitto vicino la linea di confine sarebbe continuata a salire. L'inviato speciale americano Amos Hochstein, dopo l'incontro con Gallant, avrebbe detto di non credere che i combattimenti lungo il confine tra Israele e Libano possano essere fermati prima che venga raggiunto un accordo per una tregua a Gaza. Inoltre, secondo Hochstein, un accordo diplomatico tra Beirut e Gerusalemme dovrebbe prevedere necessariamente una soluzione alle controversie sui confini, con particolare attenzione all'area del Monte Dov.10:26Katz chiede di fare pressioni sulle Nazioni Unite affinché dichiarino Hamas un'organizzazione terroristicaIl ministro degli Esteri Israel Katz ha invitato i diplomatici israeliani a diffondere messaggi sul rapporto delle Nazioni Unite che accusa Hamas di gravi violenze sessuali durante l'attacco del 7 ottobre, nelle interviste, sui social media e negli incontri con i decisori, così da fare pressione sulle stesse Nazioni Unite, affinché dichiarino Hamas un'organizzazione terroristica e convochino immediatamente il Consiglio di Sicurezza per discutere i risultati. Secondo quanto scritto da Katz in una lettera, i diplomatici dovrebbero promuovere l’idea che “la debole risposta delle Nazioni Unite indica ad Hamas che questi atti sono accettabili e non comporteranno sanzioni contro l’organizzazione terroristica”.10:05Il Sud Africa presenta una nuova richiesta contro Israele all'AjaLa Cnn riferisce che nella giornata di ieri il Sud Africa ha presentato una richiesta urgente alla Corte internazionale di giustizia per chiedere ulteriori misure di emergenza contro Israele. Nel documento rilasciato dalla Corte, si legge che il Sud Africa si è sentito "costretto a ritornare davanti alla Corte alla luce dei nuovi fatti e dei cambiamenti nella situazione a Gaza – in particolare la situazione di fame diffusa – provocati dalle continue e vergognose violazioni dei diritti umani".Il documento richiede inltre alla Icj di "indicare misure provvisorie e/o modificare le misure provvisorie" emesse a gennaio.09:54Relatrice Onu definisce gli ordini di evacuazione a Gaza «illegali»Paula Gaviria Betancur, relatrice speciale delle Nazioni Unite sui diritti umani degli sfollati interni, ha affermato ad alcuni giornalisti di Al Jazeera, che gli ordini di evacuazione israeliani imposti ai civili a Gaza sono da considerarsi "illegali" e che Israele non è riuscita a garantire sicurezza ai residenti nella Striscia."Sono rimasta completamente scioccata nel sentire che Israele intende estendere questi ordini di evacuazione a Rafah, che è l’unico rifugio per circa il 70 per cento degli abitanti di Gaza sopravvissuti e l’unico punto aperto per l’assistenza umanitaria", ha dichiarato la relatrice, secondo cui "qualsiasi ordine di evacuazione imposto a Rafah nelle attuali circostanze, con il resto di Gaza ridotto in macerie, costituirebbe una flagrante violazione del diritto internazionale umanitario e dei diritti umani". 09:11La Cina chiede il riconoscimento della Palestina da parte dell'Onu''La Cina sostiene che la Palestina debba diventare un membro ufficiale e a pieno titolo delle Nazioni Unite''. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri cinese Wang Yi nel corso di una conferenza stampa a Pechino, sottolineando che ''il ruolo delle Nazioni Unite va rafforzato e non indebolito, il suo status deve essere sostenuto, non sostituito''. Allo stesso tempo, Wang ha aggiunto che ''le Nazioni Unite vanno riformate e migliorate per rispondere alla nuova realtà e allo sviluppo internazionale politico ed economico''.''La guerra che Israele sta conducendo nella Striscia di Gaza è una vergogna per la civiltà'' ha aggiunto, affermando che ''la comunità internazionale deve agire con urgenza e dare la massima priorità al raggiungimento di un cessate il fuoco immediato e alla cessazione delle ostilità''. Il capo della diplomazia di Pechino ha quindi aggiunto che ''garantire gli aiuti umanitari è una responsabilità morale urgente''.08:45Le posizioni sulla tregua rimangono distanti, pressing degli UsaSi affievoliscono le speranze di raggiungere un accordo sul cessate il fuoco a Gaza e sul rilascio degli ostaggi rapiti da Hamas il 7 ottobre prima dell'inizio del Ramadan. La conferma che la trattativa sia a un punto morto arriva da funzionari Usa vicini al dossier citati dal New York Times, anche se gli Stati Uniti continuano a spingere per un accordo prima dell'inizio del mese di digiuno musulmano, il 10 marzo.La stessa Hamas si è impegnata a continuare i colloqui al Cairo, ma le posizioni rimangono molto distanti. Il gruppo militante palestinese chiede il cessate il fuoco prima che gli ostaggi vengano liberati, che le forze israeliane lascino la Striscia e che tutti gli abitanti di Gaza possano tornare nelle loro case. Richieste che Israele considera inaccettabili.Gli Usa hanno invitato Hamas a tornare sui termini dell'intesa elaborata a Parigi a fine febbraio, che consentirebbe una pausa di sei settimane nei combattimenti e la liberazione di circa 40 ostaggi, tra cui donne, bambini, donne soldato e anziani o malati rapiti, in cambio di prigionieri palestinesi. L'ipotesi era quella di rilasciare almeno 15 prigionieri condannati per gravi atti di terrorismo in cambio delle donne soldato rapite il 7 ottobre, e per la liberazione di centinaia di altri detenuti o prigionieri da parte di Israele.Tuttavia, le richieste di Hamas che chiede un cessate il fuoco non temporaneo ma permanente, avrebbe fatto fermare la trattativa. 08:14Tre morti in un attacco degli HouthiAlmeno tre persone sono state uccise ieri in un attacco missilistico Houthi contro una nave mercantile nel Golfo di Aden, ha detto l'esercito degli Stati Uniti, secondo quanto riporta Al Jazeera. Sono le prime vittime da quando il gruppo yemenita allineato con l'Iran ha iniziato gli attacchi contro le navi per la guerra di Israele a Gaza.Gli Houthi hanno rivendicato la responsabilità dell'attacco che ha incendiato la nave True Confidence, di proprietà della Liberia, battente bandiera delle Barbados, a circa 50 miglia nautiche (93 chilometri) al largo della costa del porto di Aden, nello Yemen. Il Comando Centrale dell'esercito americano ha riferito di "tre morti, almeno quattro feriti, di cui tre in condizioni critiche" e "danni significativi alla nave".© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?Accedi
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