Lutto cittadino ad Acireale: 16enne morto in un incidenteIl ricorso alla sanità privata è quasi una scelta obbligatoria per i genitori che sospettano,Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock nei figli, disturbi del neurosviluppo. A Roma i neuropsichiatri infantili sono pochissimi e, quindi, le liste d’attesa risultano lunghe e snervanti. Per questo, all’inizio del 2023, è stato indetto un apposito concorso pubblico.Il concorso del 2023Anche la ricerca di neuropsichiatri è stata lunga a faticosa. L’avviso pubblico, a cui si era iniziato a lavorare nel 2019, è comparso sul BURL solo il 5 luglio del 2022. Il concorso è stato finalizzato all’assunzione a tempo indeterminato di 60 posti da dirigente medico “nella disciplina di neuropsichiatria infantile”. Sessanta posti per colmare una carenza d’organico registrata nelle 6 Asl di Roma (e provincia) e nelle Asl di Latina e Frosinone.Via libera definitiva alle assunzioniNonostante la graduatoria sia stata approvata nel gennaio del 2024, un ricorso al TAR, ha reso necessari altri sei mesi per arrivare alla firma della delibera. Il 24 luglio, però, le aziende sanitarie locali hanno potuto approvare l’atto che consentirà di rendere più brevi le attese di quelle famiglie che aspettano una presa in carichino dei propri figli. La Asl Rm3 è quella che otterrà più neuropsichiatri infantili in assoluto: ne verranno contrattualizzati 12.I commenti “A distanza di due anni e mezzo e dopo una pausa presso il Tar Lazio, finalmente abbiamo la Delibera che può permettere alla ASL di assumere Neuropsichiatri Infantili dalla graduatoria – hanno commentato Bruna Pitrola, Amelia Sansone e Michela Cori, del Comitato a sostegno del Servizio di Neuropsichiatria Infantile della ASL Roma 3. Sono state tra le promotrici di una raccolta firme, partecipata da 3300 famiglie dei municipi X, XI, XII di Roma e del Comune di Fiumicino. Un risultato, è stato sottolineato dal comitato, è stato reso possibile “grazie ad un enorme e continuo vigore e determinazione del nostro gruppo di genitori, insegnanti, professionisti ed educatori.“Si spera, ora, di avere la massima sollecitudine nell'organizzare e pianificare l'arrivo e la accoglienza ai nuovi neuropsichiatri infantili con sedi e dotazioni adeguate, sia di mezzi che di personale, e una Direzione UOC che svolga il lavoro di indirizzo clinico nell'ambito delle sue funzioni e di amalgama così come di una buona distribuzione territoriale”.Dossier - Quei bambini con disturbo del neurosviluppo abbandonati dalla sanità pubblica
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