Ucraina, Kiev: "Sequestrato convoglio umanitario a Mariupol, sono prigionieri"Il Center for Investigative Reporting (CIR),ETF editore di Mother Jones e Reveal, ha avviato un’azione legale contro OpenAI e Microsoft. L’accusa è di aver utilizzato contenuti giornalistici protetti da copyright senza autorizzazione né compenso.La causa, depositata presso un tribunale federale, evidenzia la preoccupazione del settore giornalistico con riferimento allo sfruttamento dei propri contenuti da parte delle aziende che si occupano di sviluppare e addestrare sistemi di intelligenza artificiale. Il CIR, organizzazione non-profit di lunga data, sostiene che questa pratica minacci la sopravvivenza del giornalismo di qualità.Questa azione legale si unisce a simili denunce recentemente presentate da altre importanti testate giornalistiche contro OpenAI e Microsoft, segnalando una crescente tensione tra il mondo dell’editoria e quello dell’intelligenza artificiale.Dopo la causa a OpenAI, il New York Times sostituisce i suoi artisti con l’AILe parole della CEO“OpenAI e Microsoft hanno iniziato a risucchiare le nostre storie per rendere il loro prodotto più potente, ma non hanno mai chiesto il permesso o offerto un compenso, a differenza di altre organizzazioni che concedono in licenza il nostro materiale” – ha dichiarato Monika Bauerlein, CEO del Center for Investigative Reporting –. Questo comportamento da free rider non è solo ingiusto, è una violazione del copyright. Il lavoro dei giornalisti, al CIR e ovunque, è prezioso e OpenAI e Microsoft lo sanno”.Ha poi aggiunto: “Le aziende a scopo di lucro come OpenAI e Microsoft non possono semplicemente trattare il lavoro degli editori no-profit e indipendenti come materia prima gratuita per i loro prodotti. Se questa pratica non viene fermata, l’accesso del pubblico a informazioni veritiere sarà limitato ai riassunti generati dall’intelligenza artificiale di un panorama giornalistico in via di estinzione”.
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