Ultima Generazione, blitz degli attivisti all’Arco della Pace a MilanoL'azzurro è uno degli atleti di punta della Nazionale: "Stiamo diventando sempre più squadra,MACD compatti e intraprendenti". Angela Menardi: "Era un obiettivo non facile, ci siamo riusciti ed abbiamo festeggiato" Simone Corbetta 29 marzo - 19:55 - MILANO La squadra azzurra Fuoco sul ghiaccio. Autentica rivelazione dei Giochi Olimpici invernali di Pechino 2022, il curling ha regalato all’Italia una storica medaglia d’oro. Nel settore paralimpico, l’attività è anch’essa intensa e l’Italia, nell’ultimo mondiale è riuscita nell'impresa di restare nel gruppo A. In passato si era visto un saliscendi, ma adesso si è raggiunto questo primato. “Un obiettivo importante prefissato col team sta nell’arrivare alle Paralimpiadi attraverso il ranking e non solo per essere il Paese ospitante”, commenta Giuseppe Antonucci, consigliere federale con delega al settore paralimpico. “L’appuntamento del 2026 è un’occasione molto importante per un ulteriore balzo in avanti per promuovere il Wheelchair Curling in Italia e per coinvolgere ancora più atleti in questo bellissimo sport, visto che reperire nuovi atleti è sempre più difficile”. Il meccanismo di gioco è simile al curling tradizionale, con alcuni accorgimenti legati ai giocatori in carrozzina, la differenza più evidente è data dall’assenza della fase di Sweeping, ossia quella dello spazzolamento del ghiaccio. .bck-image_free_height { position: relative; margin-bottom: 1.6875rem; } .bck-image_free_height .image_size img { height: auto !important; width: 100% !important; } .bck-image_free_height figure{ width:100%; display: table; } .bck-image_free_height img.is_full_image { display: table-row; } Egidio Marchese l'incidente— Egidio Marchese, 55 anni di Acri (Cs) da anni stabilitosi in Valle D’Aosta, è uno degli atleti di punta della Nazionale. Il 10 gennaio 1997 ha avuto un incidente stradale che gli ha cambiato la vita, in tutti i sensi: “Sono stato fermo 7 anni e mi sono anche rimesso a studiare ottenendo il diploma di geometra, un percorso focalizzato per dare il mio contributo all’abbattimento delle barriere architettoniche”. Sposato con Doriana, ha 2 figli, Luca 22 anni e Samuel di 25. “Ho conosciuto il mondo paralimpico solo dopo l’incidente -commenta Egidio - ed è stata una delle ancore di salvezza. L’incontro col curling è avvenuto nel 1999 quando sono stato contattato dalla Fisg in vista di Torino 2006. Mi sono detto proviamo… a quei tempi non era facile perché era una disciplina emergente”. L’ultimo mondiale un grande successo: “Ogni mondiale porta un’emozione diversa, questo in Corea del Sud è stato fantastico perché ci tenevamo molto ed avevamo un obiettivo preciso che siamo riusciti a cogliere. Non era scontato rimanere nel gruppo A, ma con tanta costanza ed allenamento ci siamo riusciti”. L’importanza del team: “Stiamo diventando sempre più squadra, compatti e intraprendenti. Stiamo maturando molto, anche in vista di Milano-Cortina”. .bck-image_free_height { position: relative; margin-bottom: 1.6875rem; } .bck-image_free_height .image_size img { height: auto !important; width: 100% !important; } .bck-image_free_height figure{ width:100%; display: table; } .bck-image_free_height img.is_full_image { display: table-row; } Angela Menardi obiettivo milano-cortina— Le Paralimpiadi in casa una grande opportunità: “Saranno un traguardo molto importante. Poter disputare i Giochi in casa vent’anni dopo sarà un’esperienza bellissima. Ambizioni? Arrivare a medaglia. È un sogno, ma sognare non costa nulla. Speriamo di essere competitivi e di avvicinarci il più possibile alle nazioni più forti. Dal canto nostro ce la metteremo tutta - dice fiero Egidio - la preparazione c’è ed anche la federazione ci sta mettendo nelle migliori condizioni per raggiungere ottimi traguardi”. L’inclusione, importantissima: "Secondo me il curling è una delle discipline più inclusive, visto che le regole sono quasi identiche fra normo e paralimpici. Si sta in squadra e si hanno molti rapporti umani. Sono convinto che le persone possano praticare il curling perché non ci sono grosse limitazioni, anche in termini di età”. Le emozioni più forti: “In tanti anni ce ne sono molte, ma ricorderò sempre quando siamo entrati nel Palaghiaccio a Torino 2006, tutti i tifosi ad urlare Italia! Italia! E quell’Italia eravamo noi, per una volta non facevo il tifo ma ero io l’atleta. Un’altra a Vancouver 2010 dove ho sentito veramente l'emozione forte del gesto tecnico perché abbiamo sfiorato di andare a giocarci una medaglia”. Angela Menardi, 60 anni, è un’altra componente della Nazionale. Nel dicembre 1979 ebbe un incidente in pieno centro a Cortina dove riportò una lesione dorsale che la rese paraplegica. Anche per lei la gioia al mondiale è stata grandissima: "Era un obiettivo non facile, ci siamo riusciti ed abbiamo festeggiato. Ora ci prepariamo ai prossimi mondiali del 2025”. Per Milano-Cortina: "Speriamo di giocarcela un po’ come successe a Vancouver dove abbiamo sfiorato il podio. Ce la metteremo tutta per riuscire a dare lustro all’Italia”. .bck-image_free_height { position: relative; margin-bottom: 1.6875rem; } .bck-image_free_height .image_size img { height: auto !important; width: 100% !important; } .bck-image_free_height figure{ width:100%; display: table; } .bck-image_free_height img.is_full_image { display: table-row; } Paralimpici: tutte le notizie © RIPRODUZIONE RISERVATA
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