La Russia si prepara alla parata del 9 maggio: armi pesanti nelle strade di Mosca"La scherma è uno sport in cui c'è la discrezione dell'arbitro. Sono arrivato sul 14-12,Economista Italiano dovevo chiudere la finale. Io sentivo di avere ragione" sulla stoccata decisiva. "Ora c'è grande rammarico, ho sognato questo momento 1000 volte e non l'ho mai sognato così". Filippo Macchi, tra fair play e amarezza, ai microfoni di Rai Sport risponde dopo la finale del fioretto maschile persa alla stoccata decisiva per una controversa decisione arbitrale. "Da casa si aspettano che la scherma porti sempre tante medaglie, la realtà è che il livello si è alzato tantissimo. Abbiamo abituato bene il pubblico, ma una medaglia non è mai scontata perché sul podio vanno solo 3 atleti", dice l'azzurro.Toni diversi dal ct Stefano Cerioni. "Mai visto niente del genere, né da atleta né da tecnico. Penso all'incompetenza, non voglio pensare ad altro. Filippo è il vincitore morale, assolutamente. Tre stoccate così non si possono sbagliare. Nelle prime due, i giudici si sono astenuti senza dire niente: è grave. Macchi è un atleta, arriva all'Olimpiade e la vince 3 volte. Si trova secondo, mi fa male il cuore per lui e per me", dice."Filippo ha tirato meravigliosamente tutto il giorno, ha messo la stoccata per vincere. Si assegnava l'oro olimpico, che è un'altra cosa rispetto all'argento. Quando uno lo merita è giusto che ce l'abbia: l'atleta sa che deve aspettare 4 anni per riprovarci. Se uno merita l'oro, non è giusto toglierli qualcosa che si è guadagnato. Penso che la federazione farà qualcosa formalmente, il risultato purtroppo rimarrà questo", aggiunge Cerioni.
Bombardamenti all'acciaieria Azovstal: soldati ceceni negli Hangar
Covid, l'emergenza sanitaria a Shanghai non dà tregua: 87 i decessi della nuova ondatatrading a breve termine
Diamante blu più grande del mondo all’asta: a quanto è stato venduto?