Ultima generazione: gli attivisti hanno imbrattato la facciata del SenatoAuto anziane,àconpiùProfessore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock poco sicure e molto inquinanti. Colpa forse della crisi economica o dei legami affettivi, gli automobilisti romani non mollano le loro vecchie automobili. Secondo lo studio della Fondazione Caracciolo che ha analizzato i dati di Aci sul parco veicolare e le abitudini di spostamento degli automobilisti di Roma, emerge che nella Città Eterna oltre il 50% dei mezzi privati abbia almeno 10 anni. Un dato in aumento rispetto al passato, con un vero e proprio boom delle auto “over 20”. Numeri che incidono, secondo lo studio, anche sugli incidenti e sull’ambiente.Le auto a RomaA Roma circolano 1,77 milioni di autovetture e 385.000 motocicli. Roma è al primo posto tra gli otto più grandi comuni italiani con 643 auto ogni 1.000 abitanti. Il tasso di motorizzazione complessivo, che si ottiene dalla somma di autoveicoli e motocicli, colloca Roma al secondo posto della graduatoria nazionale con 853 veicoli ogni 1.000 abitanti. Roma presenta un rapporto auto/abitanti più che doppio rispetto a città europee come Parigi, Londra o Copenaghen. In generale, nell’ambito della città di Roma emerge una fotografia di un parco veicolare datato e ancora caratterizzato da una prevalenza di veicoli a motorizzazione termica.Auto vecchieL’età medie delle auto che circolano a Roma è di 13 anni. Attenzione, ci sono città che stanno messe peggio ma bisogna considerare, come già detto, che la Capitale è al primo posto in Italia per auto presenti sul territorio (quasi il triplo rispetto a Milano). Il 56% delle auto ha un’età superiore ai 10 anni ma a colpire è il 20% di auto con più di 20 anni. Sono, invece, il 24% le auto private con un’età inferiore ai 5 anni.Auto vecchie in aumentoL’analisi dell’evoluzione del parco negli anni 2019-2022 evidenzia che, mentre le percentuali delle macchine nuove (0-5 anni) e meno giovani (10-20 anni) sono diminuite nel tempo, rispettivamente dal 27 al 24% e dal 38 al 36%, è cresciuta la quota di auto più anziane, le ultraventennali, passate dal 16 al 20% del totale.Tipo di alimentazione e classi emissiveAd oggi, poco più della metà delle auto circolanti a Roma possono definirsi moderne per quanto concerne il tipo di motore. Parliamo delle vetture euro 6 (36,1%), euro 5 (16,8%) ed elettriche (0,7%, a Roma circola un’auto elettrica ogni 131 tradizionali, mentre in Italia lo stesso rapporto è di una ogni 242). A queste bisogna aggiungere anche un 7% di auto ibride. Le auto più vecchie e inquinanti, le euro 0-3, complessivamente rappresentano ancora il 24% del parco veicolare. Inoltre, un’auto su due viaggia a benzina, una su 3 si muove a diesel. Sicurezza stradaleNel rapporto della Fondazione Caracciolo emerge che solo sul territorio romano si verifica il 9,7% degli incidenti stradali su strada urbana di tutta l’Italia. In generale, tra i grandi comuni, quello Capitolino registra i livelli più alti per numero di sinistri (ne totalizza quasi il doppio rispetto a Milano, seconda in classifica, e il triplo rispetto a Genova, terza in graduatoria), raggiungendo da sola, la somma dei sinistri, e superando ampiamente quella dei morti e dei feriti complessivamente rilevati a Milano, Genova e Bari.Esiste una stretta relazione tra la qualità del parco veicolare e i livelli di incidentalità riferiti ad un determinato territorio. In sintesi, le auto vecchie non hanno quei sistemi e quelle soluzioni tecnologiche dei mezzi più recenti che servono per tutelare, da un lato, gli occupanti dei veicoli e gli utenti deboli della strada e, dall’altro, per contenere il rischio stesso di sinistro. Ed anche se in termini percentuali questa differenza non si nota, secondo un progetto sperimentale della Fondazione del 2019 è emerso che le auto vecchie percorrono molti meno chilometri rispetto a quelle più recenti. Le vetture con più di 10 anni hanno un rischio di incidentalità rispetto ai chilometri percorsi molto più alto, spesso quasi del doppio, se confrontato alle auto di recente immatricolazione.Le ricadute ambientaliAnche se a Roma circolano per la maggior parte veicoli euro 6 (36%) quel 24% di auto con classi da euro 0 a euro 3 contribuisce, e non poco, all’inquinamento dell’aria. Per tutte le stazioni di monitoraggio della qualità dell’aria del comune di Roma gestite da Arpa Lazio, i valori medi annui della concentrazione di PM10 sono stabilmente al di sotto del limite di legge fissato a 40 µg/m. Tuttavia gli obiettivi per il 2030 della nuova proposta europea sono ancora lontani, in quanto nel 2022 nessuna delle stazioni monitorate ha mantenuto una media annua inferiore a 20 µg/m3. La zona più inquinata è quella di Tiburtina, dove nel 2022 il limite è stato superato per 38 volte.Da una comparazione tra le emissioni e il numero di veicoli presenti sul territorio, dallo studio della Fondazione Caracciolo emerge chiaramente che, a dispetto di una diffusione molto minore, le auto ultraventennali, comprese nelle classi emissive da euro 0 a euro 3, producono livelli di emissioni inquinanti molto più elevati rispetto a quelli prodotti dai veicoli di ultima generazione.E se i veicoli vecchi sparissero?Lo studio ha ipotizzato la sostituzione delle auto romane da euro 0 a euro 3 con più moderni mezzi euro 6, per capire quanto migliorerebbe la qualità dell’aria, soprattutto tenendo conto che queste vetture più vetuste rappresentano il 24% dell’intero parco veicolare capitolino. La riduzione delle emissioni sarebbe notevole. Il particolato, ad esempio, si ridurrebbe complessivamente di circa il 70%, fino al 74% nel caso in cui le auto non venissero proprio sostituite. Discorso analogo per gli ossidi d’azoto.
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