Futurama, intervista allo showrunner David X. Cohen | Wired ItaliaIl centro a Cremona,BlackRock nato dall'idea della famiglia Ruvioli per aiutare il figlio con una malattia genetica, diventa anche un polo per atleti grazie alle Fondazioni Cannavò, Buschini, Conti e Genovese Simone Corbetta 22 giugno 2024 (modifica alle 15:21) - ROMA La piscina di Sinapsi Cr2 Orlando e Sebastiano sono due bambini di 11 e 16 anni che vivono a Cremona, nati da Filippo e Silvia. Sebastiano frequenta le scuole superiori ed ha appena concluso l’anno scolastico con la media del 9 e mezzo, Filippo è ingegnere e imprenditore, mentre la mamma Silvia era un’insegnante venuta a mancare 4 anni fa. Il piccolo Orlando è nato con una rara malattia genetica (gli manca un pezzettino di DNA) che ne condiziona lo sviluppo generale e psicomotorio. Cammina in modo insicuro, non ha possibilità di gestire la propria autonomia ed ha bisogno di continua assistenza. Nonostante questo, Orlando riesce ad avere dei livelli di interazione con le persone che gli sono intorno, non vive nel suo mondo isolato, anche se il tutto è reso più complicato dalla mancanza di comunicazione verbale, “ma il momento in cui l’agganci, risponde”, afferma fiero il papà. “Ci sono molte famiglie che hanno questo tipo di problematiche -spiega Filippo Ruvioli- e purtroppo c’è molta difficoltà nel trovare dei servizi pensati per aiutarle. Quando io e mia moglie abbiamo capito che non esiste una diagnosi, e quindi nemmeno una cura, abbiamo abbandonato la dimensione sanitaria legata agli aspetti medici per abbracciare quella legata a coltivare delle dimensioni di benessere che hanno anche dei contenuti terapeutici” spiega. ”Si va a lavorare su quello che c’è e ci si dimentica di quello che non c’è - racconta Filippo -. Così mia moglie ha cominciato a progettare questo centro estivo, inizialmente ospitando per 1 mese l’anno famiglie come la nostra con bambini che hanno disturbi legati al neuro-sviluppo, cercando di renderlo sempre gratuito tramite raccolta fondi e bandi. La volontà è sempre stata quella di far passare delle belle giornate a questi bambini che includessero anche dei momenti terapeutici, ma soprattutto di gioco e di relax”. È stata così fondata, nel 2015, la ONLUS Occhi Azzurri, dedicata ad attivare servizi a sostegno delle famiglie come quella di Filippo, senza comunque perdere di vista l’ambito della ricerca. L’associazione si avvale infatti anche del supporto dell’università di Brescia, del Mondino di Pavia e di un ricercatore di Harward. Dopo 5 anni di attivazione del centro estivo dedicato ai bambini con disabilità cognitiva, si è poi pensato di creare un vero e proprio centro riabilitativo-ricreativo. Il centro a Cremona il progetto— Nasce così SINAPSI CR2 (il 2 indica appunto la duplice veste di Centro Riabilitativo e Ricreativo), 1500 mq distribuiti fra parte educativa e riabilitativa all’interno di un parco di Cremona, totalmente rivalorizzato. “Si è partiti da un’idea di mia moglie Silvia - racconta Ruvioli - che ha sempre avuto un approccio molto pratico. A mio figlio Sebastiano ho detto di ricordare la mamma per quello che ci ha insegnato. Una fotografia sbiadisce, mentre un insegnamento è un qualcosa che resta vivo per sempre”. Il progetto ha ricevuto 1 milione di euro a fondo perduto tramite un bando e “da qui si è partiti, acquisendo la consapevolezza della vicinanza delle istituzioni”. Tra i patrocini spicca quello della Fondazione Candido Cannavò, storicamente impegnata nello sviluppo sociale e dello sport, la quale ha da subito risposto positivamente alla richiesta della famiglia Ruvioli. Importante anche il sostegno delle Fondazioni Arvedi Buschini, Giorgio Conti e Barbara Genovese. In 2 anni e mezzo sono stati raccolti quasi 2 milioni di euro: “La raccolta fondi sarà fondamentale per il progetto che prevede anche una grande zona formativa -spiega Ruvioli- perché credo che per le persone che lavoreranno qui sarà fondamentale essere formati ed in secondo luogo verranno erogati corsi di formazione come forma di finanziamento”. “Il tema di fondo -insiste Ruvioli- è quello di dare la possibilità alla famiglie come la mia di vivere esperienze positive e di trasformare la tristezza ed il dolore in positività ed entusiasmo, attraverso gesti semplici, come passare la notte in campeggio con la propria famiglia”. la piscina— Fiore all’occhiello del centro è sicuramente la piscina di nuoto controcorrente, affiancata da una vasca terapica ed una per i bambini. “Una vera innovazione (viene simulato lo spazio di una corsia omologata FINA, ndr) che consentirà sia la riabilitazione post traumatica in ambiente protetto, sia l’allenamento professionale degli atleti”, spiega Ruvioli. “Ho parlato un mese e mezzo fa con il presidente Pancalli e la piscina potrebbe diventare un presidio per gli atleti paralimpici, visto che riduce notevolmente i tempi di recupero”, conclude. Tra le persone coinvolte nel progetto c’è anche il campione paralimpico Efrem Morelli: “Dopo il mio incidente sono stato in cura presso una clinica riabilitativa a Villanova d’Arda. Lì mi sono avvicinato allo sport Paralimpico e al nuoto. Se ci fosse stato un centro d’eccellenza come quello che sta nascendo a Cremona, sarebbe stato un grande supporto. Per questo non posso che applaudire a questa iniziativa”. Ieri, il centro ha anche ricevuto la visita del Ministro per la disabilità Alessandra Locatelli, la quale ha espresso il proprio apprezzamento per la struttura. Paralimpici: tutte le notizie © RIPRODUZIONE RISERVATA
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