Asciugamani per la casa casa: dove comprarli e come sceglierliContro il razzismo nascono le magliette per i radical chicContro il razzismo nascono le magliette per i radical chicDa adesso in poi non solo Salvini può lanciare messaggi attraverso una maglietta. Nascono infatti le t-shirt dei "buonisti" e dei "radical chic". di Paola Marras Pubblicato il 3 Agosto 2018 | Aggiornato il 3 Ottobre 2018 Condividi su Facebook Condividi su Twitter #speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0,Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}Se Matteo Salvini può sfoggiare una t-shirt con la scritta “Offence best defence” perché non creare una linea di abbigliamento provocatoria per rispondere al razzismo e “all’ignoranza xenofoba che sta dilagando in Italia”? E’ quanto si è domandato Umberto Mastropietro, italiano che vive da 30 anni in Germania, che ha deciso di creare delle magliette ideate per chi vuol far sapere a tutti di essere un “buonista” o una “zecca comunista”.Le magliette buoniste contro il razzismoL’amministratore di Radical Chic racconta all’agenzia Dire che mentre in Germania “le persone si vergognano ancora quando si parla di nazismo, mi sembra che in Italia questo pudore si sia un po’ perso”. Da qui la risposta ironica a coloro che in quest’ultimo periodo tacciano appunto di “buonismo” chi critica una certa politica del governo verso lo straniero, il diverso. E’ un modo per “alzare la testa, perché sempre meno persone hanno il coraggio di dire ‘basta, io non sono questa Italia’” spiega Mastropietro.L’idea quindi è nata quasi per gioco ed infatti non ha fini di lucro. Chi stampa le magliette (ma anche le spille, le tazze e le borse di tela) cede all’ideatore il 20 per cento dei guadagni ma l’amministratore di Radical Chic assicura che l’intento non era fare soldi. Ed infatti Umberto Mastropietro assicura di donare tutto il ricavato ad Emergency, e questo nonostante l’enorme successo dell’iniziativa.“La media delle vendite è di 35 magliette al giorno, e le città che hanno registrato il maggior numero di prenotazioni sono Milano e Napoli, seguite da Roma” confessa. Salvini è quindi avvisato, la guerra a colpi di t-shirt è difatti appena iniziata. Ma anche il Partito Democratico deve stare all’erta, visto che c’è persino una linea interamente dedicata al Piddì.Articoli correlatiinCronacaIncidente sull'autostrada Messina-Catania: un ferito graveinCronacaOlimpiadi Parigi 2024: Angela Carini si ritira dall'incontro con Imane KhelifinCronacaBoxe, Angela Carini si ritira. Il commento di La Russa: "L'aspetto in Senato per abbracciarla"inCronacaAfragola, rapina per coprire abusi sessuali: arrestati due frati e altre quattro personeinCronacaEstate 2024: 5 festival da non perdere in FranciainCronacaUfo avvistato a Ibiza: un video su TikTok mostra l'oggetto volante non identificato
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