India, bambino caduto in un pozzo di oltre 60 metriCecilia Legar L'ATM è alla ricerca di nuovi autisti per i bus,Professore Campanella i tram e le metropolitane di Milano e del suo hinterland. In tutto si tratta di un reclutamento di 300 persone circa, se non oltre, ma i riscontri sono estremamente negativi, in quanto non sembrano esserci lavoratori disposti a occupare tali posizioni. Senza personale adeguato, in 12 mesi sono 400 mila le corse che non vengono effettuate. Milano non ha abbastanza autistiLa situazione si fa sempre più buia per l'Azienda Trasporti Milanesi, ovvero l'organizzazione a capo dei mezzi pubblici di Milano, dal centro alla periferia. Da mesi ormai la compagnia cerca di inserire nuovi autisti nel suo circuito e non riesce a trovarli. Sebbene lo stipendio di ogni autista sia stato aumentato del 18% - come richiesto dai sindacati - il lavoro sembra ancora non attirare abbastanza figure. A quanto riferisce l'amministratore delegato Arrigo Giana, la motivazione è da attribuire al bassissimo appeal dell'impiego, molto diverso dall'orario d'ufficio 9-18: «È un lavoro che viene considerato meno attraente - dice infatti Giana - perché ha dei ritmi di prestazione della propria attività che sono diversi dal mainstream del 90% delle persone. Un lavoro in cui a Natale si lavora o durante il weekend non si può andare via con gli amici». La mattina del 29 luglio l'amministratore ha fatto presente la situazione alla commissione "Lavoro e partecipate". L'obiettivo è tornare al pre-covidCome è già noto, la società ha bisogno di ricoprire i posti vuoti dei pensionamenti. Tra questo ed altre casistiche, il fabbisogno è di 300 nuovi lavoratori. La buona notizia è che, nel frattempo, 500 persone stanno seguendo la formazione per essere inserite in azienda dal 2025. Grazie a questo numero, «contiamo di tornare a un livello di autisti tale per cui potremmo essere in grado di produrre un servizio in linea con il periodo pre covid», ha chiarito Giana, anche se ciò non risolve la situazione nell'immediato.ATM ha lanciato diverse iniziative, ma i risultati sono scarsiL'Azienda Trasporti Milanesi ha pensato a tutto pur di riuscire ad assumere nuove figure. Innanzitutto, è stata presa in considerazione l'ipotesi di reclutare stranieri, ma la barriera linguistica non permette loro di conseguire le abilitazioni alla guida in modo efficace. «Abbiamo fatto alcune esposizioni nei consolati dei vari Paesi e stiamo allargando le interlocuzioni» - ha ripreso l'amministratore, ma per poter superare i test e gli esami per la patente «una certa padronanza dell'italiano è considerata indispensabile» e questo impedisce a molti interessati di dire sì all'impiego da autista.In secondo luogo, la società ha investito quasi un milione di euro per contribuire agli affitti dei nuovi autisti inseriti così da evitare di perdere queste persone durante il percorso e per pagare loro i corsi alle varie abilitazioni (prima, invece, la patente di guida per i mezzi di trasporto pubblico era un requisito da possedere al momento della candidatura).Milano non è l'unica ad essere investita da questo enorme problema, che secondo le stime ha fatto mancare 400 mila corse ai suoi cittadini: in tutta Italia mancano 10 mila autisti e in Europa i posti vacanti sarebbero 100 mila. Ultimo aggiornamento: Martedì 30 Luglio 2024, 16:03 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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