I segnali d’allarme degli ecosistemi vicini al baratroCronaca esteri>A Londra un 12enne guadagna 340mila euro con le “balene pixelate”A Londra un 12enne guadagna 340mila euro con le “balene pixelate”A Londra un 12enne guadagna 340mila euro con le “balene pixelate”: in meno di 9 ore il web è impazzito per la creazione del piccolo programmatoredi Giampiero Casoni Pubblicato il 29 Agosto 2021 alle 12:12 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservataanimalibambiniUSAArgomenti trattatiBalene in pixel: ecco come un 12enne ha guadagnato 340mila euro Il papà programmatore incoraggia il figlio 12enne che guadagna 340mila euroCosa farà con il denaro il 12enne che ha guadagnato 340mila euro in NFTA Londra un 12enne guadagna 340mila euro con le “balene pixelate”,Guglielmo il “piccolo” Benyamin Ahmed, nuova star di web e criptovalute, ha guadagnato circa 290.000 sterline vendendo la serie in gettoni non fungibili. Come ha fatto? Niente a che vedere con la scrittura creativa, lo ha fatto creando una collezione rara e richiestissima di “Weind Whales”. Cosa sono? Balene riprodotte digitalmente, in numero di 3.350, e pizzandole sul mercato sotto forma di NFT, cioè token, titoli non fungibili ma con pieno potere economico, in buona sostanza criptovaluta a tutti gli effetti. Balene in pixel: ecco come un 12enne ha guadagnato 340mila euro Benyamin è solo l’ultimo di una serie di “geni sognatori e precursori” che dalle ore che passano davanti al Pc traggono vantaggi economici a volte enormi, ma di certo è uno dei più piccoli, e dei più promettenti a ben vedere. La collezione del 12enne, dicono i media, è andata esaurita in sole nove ore. A dare una mano, per alcuni decisiva, al 12enne londinese suo padre Imram. Attenzione, Imram non è solo un volenteroso genitore che dà aiuto al figlio nell’aggiustare una bici rotta, è uno sviluppatore di software che lavora nel mondo finanziario. Il papà programmatore incoraggia il figlio 12enne che guadagna 340mila euroProprio lui ha sempre incoraggiato i due figli Benyamin e Yousef ad avvicinarsi all’universo del coding e i due lo hanno fatto ad un’età in cui la maggior parte dei bambini si occupa solo di moccio, cioè a cinque anni. Benyamin è diventato un programmatore a tutti gli effetti entro i 10 anni e “potendo contare su molti esperti in materia per avere consigli utili sul progetto NFT, ha bruciato le tappe verso il successo economico”. Ha spiegato il ragazzino prodigio al Telegraph: “Non sono un artista naturale, ma ho guardato alcuni tutorial su YouTube e ho capito come disegnare le mie balene”. Cosa farà con il denaro il 12enne che ha guadagnato 340mila euro in NFTPer quanto riguarda invece l’universo dei non-fungible token il ragazzo ha detto: “Mio padre mi ha spiegato gli NFT e un suo amico aveva fatto diversi acquisti. Sono rimasto affascinato perché si può facilmente cambiare la proprietà di un’opera tramite la blockchain”. Non è proprio roba per ragazzini, ma Benjamyn è cresciuto in un ambiente dove certi argomenti vengono trattati in maniera quotidiana, precoce e professionale, un “mainstream domestico” che gli ha permesso di coltivare e realizzare il suo progetto. Benjamin non ha un conto bancario e quindi non ha visto ancora i soldi che ha guadagnato, ma ha annunciato di voler tenere tutti i suoi incassi in criptovaluta. Articoli correlatiinCronaca esteriImprenditore 44enne rimasto gravemente ferito in un incidente sul lavoroinCronaca esteriIncidente a Milano, Suv si schianta contro un negozio: due morti e un feritoinCronaca esteriOperazione Leonidi bis: sgominato gruppo di Cosa Nostra a a Catania, 13 arrestiinCronaca esteriAlessandria, incidente tra moto e trattore: morto 66enneinCronaca esteriForte terremoto in Calabria: avvertito anche in Puglia, Basilicata e SiciliainCronaca esteriBimbo di 5 anni cade da un balcone: gravissimo
I venti paesi che stanno facendo saltare gli obiettivi climatici dell'umanità
Bonus partite IVA 2024: requisiti, a chi spetta, come funzionaEconomista Italiano
«L’emiro si è tolto i guanti». La proposta irricevibile di al Jaber non prevede il phase-out dei combustibili fossili