Wagner, Prigozhin fa "marcia indietro": "Non sia versato sangue russo"Mezzi nuovi che si rompono in continuazione,criptovalute vecchi catenacci che perdono acqua, autopompe senza pompieri né autisti che le guidano. Per Paolo Cergnar, del coordinamento provinciale Usb, a Roma i vigili del fuoco stanno combattendo un nemico, gli incendi, con armi spuntate. “Tutti, a tutti i livelli, continuano a fare finta di nulla – è l’accusa -. A partire dal Capo Dipartimento, al Corpo nazionale, scendendo giù fino al prefetto e alle amministrazioni comunali”. Da qui la scelta di proclamare lo stato di agitazione provinciale di categoria. Con l’obiettivo di accendere i riflettori sulla situazione dei vigili del fuoco “massacrati da un clima impazzito che con la sua forza micidiale alimenta fuochi che, come creature feroci, inghiottono qualsiasi cosa”. L’incendio di Monte Mario Un allarme, quello di Cergnar, più volte segnalato e ribadito adesso dopo il disastroso incendio di Monte Mario che “ha avuto una grande eco mediatica perché ha bruciato la ‘Roma bene’. È stato evacuato il Centro di Produzione TV della RAI, l'Osservatorio Astronomico, la Procura e hanno rischiato di bruciare i palazzi di Prati. Ma quante volte la stessa cosa è accaduta in altre zone di Roma e provincia? Centinaia e centinaia”. Questo senza che, secondo il sindacalista, nulla si muovesse: “Attendiamo la revisione del dispositivo di soccorso da anni – continua Cergnar -. Quello attuale risale al 2012 e non è più congeniale a una provincia che è democraticamente e urbanisticamente stravolta. Siamo inermi davanti a un'Amministrazione che ci ha letteralmente abbandonato. Oramai non sappiamo più a quale santo votarci o a quale politico rivolgerci. Tutti si ricordano di noi solamente nelle tragedie”.La richiesta di un tavolo sindacale in presenzaQuello che l'Usb chiede, in particolare, è la convocazione in presenza del tavolo di conciliazione e l’aggiornamento del Dispositivo di soccorso del 2012: “Il contesto è ormai cambiato radicalmente rispetto a dodici anni - sottolinea Cergnar in una lettera inviata al ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, al capo del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, Carlo Dall’Oppio, e al prefetto di Roma, Lamberto Giannini -. Non è mancata l’occasione per ribadire all’attuale Dirigenza e a quelle che l’hanno preceduta che occorre predisporre un testo organicamente ordinato che raccolga i regolamenti e le norme salienti del Comando che, alla bisogna, venga aggiornato in tutte le sue parti”. “Vigili del fuoco stremati”Da mesi il sindacato segnala la situazione dei vigili del fuoco a Roma, “stremati da una situazione gestionale non più governabile” come ricorda Cergnar nella lettera. “Non è più tollerabile una simile condizione che aumenta a dismisura il rischio d’infortuni e quello da stress lavoro-correlato”.
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