Fortissima scossa di terremoto in Giappone di magnitudo 6.1Il reatino salta 8.01 al primo tentativo e avanza col sesto posto del lungo,Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock Sara lancia lancia a 72.40, ottava misura del martello. Lorenzo chiude in 13”27, quarto tempo Dal nostro inviato Andrea Buongiovanni 4 agosto - 14:33 - PARIGI È positivo il bilancio azzurro della sessione mattutina della quarta giornata di gare. Mattia Furlani e Sara Fantini conquistano la finale a dodici del lungo e del martello, Lorenzo Simonelli approda alle semifinali dei 110 ostacoli col quarto tempo complessivo. FURLANI— Il 19enne reatino litiga con l’asse di battuta, ma centra l’obiettivo: l’8.01 (+0.1) del primo tentativo, a cui fanno seguito un 7.95 (-1.6) e un nullo, vale il sesto posto nel ranking di giornata. Nei primi due salti stacca lontano, nel terzo va ben oltre il consentito. Solo in due centrano la qualificazione diretta posta a 8.15: il campione di tutto, il greco Tentoglou, con un 8.32 alla prova d’esordio e il ceco Juska, con la misura precisa al centimetro alla seconda. Meglio dell’azzurro fanno anche il cinese Janan Wang (8.12), lo svizzero Ehammer (8.09) e il croato Pravdica (8.04). In finale non ci sarà alcun atleta statunitense, mentre tra gli esclusi eccellenti spiccano il giamaicano Gayle, ex iridato e lo svedese Montler. Sette gli europei promossi. “La qualificazione – gongola Furlani – non era scontata, quindi non posso che essere soddisfatto. Tre anni fa pensavo ancora all’alto e la finale del lungo di Tokyo credo nemmeno di averla guardata. La pedana è veloce, ma va interpretata. In più gareggiare al mattino è sempre complicato. Adesso si tratta di dare il massimo”. Appuntamento a martedì sera: il baby poliziotto potrà sorprendere. FANTINI— Missione compiuta per i secondi Giochi consecutivi: Sara Fantini, a Tokyo 2021, finì al 12° posto, a Parigi 2024 entra in finale con l’ottava misura: la 26enne carabiniera emiliana, nel secondo gruppo di qualificazione, al primo tentativo lancia a 72.40 ed è quinta nella classifica generale. Poi, virtualmente già sbrigata la pratica, aggiunge un 69.93 e un 71.08, perde tre piazze, ma non corre alcun rischio. In cinque centrano lo standard diretto (73.00). La migliore, con tanto di record nazionale, è la finlandese Tervo (74.79), seguono la canadese Rogers (74.69) e la statunitense Price (73.79), due delle più accreditate. La primatista del mondo, la polacca Wlodarczyk, è l’ultima delle ammesse (71.06). Tra le escluse la connazionale Kopron. “Il primo lancio mi ha dato sicurezza e serenità – sorride la campionessa europea – questa stagione così particolare mi sta insegnano tanto. Spero di far bene come a Roma. Sono pronta, soprattutto di testa: si tratta di gestire il tutto al meglio, perché le pressioni sono tante”. Anche in questo caso arrivederci a martedì. SIMONELLI— Il primo impatto è di quelli giusti: Lorenzo Simonelli vola nella semifinale dei 110 ostacoli con un controllato 13”27 (+0.3), quarta prestazione complessiva tra tutti i promossi. Il 22enne romano è nella quarta batteria: chiude secondo, preceduto di 1/100 dallo svizzero Joseph e con lo stesso tempo del giapponese Izumiya. “Ma – spiega – ho spinto all’80% fino alla quinta barriera e al 60 da lì in poi. Le sensazioni sono state ottime, mi ha sorpreso il fatto di ritrovarmi così in palla da subito. Certo l’ambiente aiuta…”. Solo lo statunitense Holloway, un extraterrestre, sembra una spanna più su: il suo 13”01 impressiona. Il 13”22 dell’altro nipponico Muratake, invece, non fa particolarmente paura. Curiosa la scelta dell’altro statunitense Crittenden, che parte al trotto e finisce quasi al passo: “Negli ultimi giorni – spiega – ho avvertito qualche fastidio. Così ho preferito non rischiare per presentarmi ai ripescaggi di martedì in una forma fisica migliore”. È la frontiera del nuovo format che riguarda le gare a ostacoli e quelle che vanno dai 200 ai 1500. Il giamaicano Parchment, olimpionico in carica, quarto nella propria batteria, avanza invece grazie a uno dei tre tempi di recupero (13”43). RIMANDATE— Tra 200 e 400 ostacoli sono cinque (su cinque) le azzurre rimandate proprio ai ripescaggi. Anna Bongiorni e Dalia Kaddari, nel primo caso, corrono entrambe in 23”49, divise da un solo millesimo a favore della prima, ma ben lontane dalla promozione diretta alle semifinali (40° e 41° posto complessivo). Vola la statunitense Thomas (22”20), non si presenta la giamaicana iridata Shericka Jackson. Nel giro con barriere sono rimandate Ayo Folorunso (55”03, 18° posto), Alice Muraro (55”62, 28°) e Rebecca Sartori (55”81, 30°). Ci riproveranno domattina. Intanto, al vertice, l’olandese Bol, la migliore con 53”38 poche ore dopo la trionfale frazione di 4x400 mista, lancia la sfida alla statunitense McLaughlin (53”60, terza). Nelle batterie dei 3000 femminili (senza italiane), guida il gruppo l’ugandese Chemutai: 9’10”51. Tra le quindici finaliste ci saranno anche sei europee. Atletica: tutte le notizie © RIPRODUZIONE RISERVATA
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