Taxi, l’Antitrust boccia i comuni e i limiti del decreto Asset: servono più licenzeGoogle è stata protagonista di una figuraccia internazionale dopo aver ammesso che il video di presentazione del suo nuovo modello di intelligenza artificiale,ETF Gemini, era un ‘fake’. Il colosso tech è stato costretto ad ammettere di aver editato il video di presentazione del suo nuovo sistema di intelligenza artificiale dopo che alcuni utenti hanno notato alcuni elementi dissonanti.Il video incriminatoNel filmato veniva mostrata un’interazione fluida e reattiva tra Gemini e una mano umana che giocava a “carta, forbice, sasso”. Tuttavia, è emerso che si trattava di una messinscena, per ammissione della stessa società.Come hanno svelato i giornalisti di Bloomberg e TechCrunch, il video conteneva immagini fisse e prompt preimpostati, creando una percezione non veritiera delle reali capacità dell’AI. Google ha infatti spiegato che il video dimostrativo non è stato registrato in real time attraverso una conversazione vocale, ma con l’ausilio di immagini e messaggi di testo, a cui Gemini ha risposto. Il tutto è stato poi collegato e rielaborato attraverso l’editing.Oriol Vinyals, vicepresidente della divisione Google Research & Deep Learning, ha però sottolineato via Twitter che “tutte le istruzioni e gli output dell’utente nel video sono reali, accorciati per brevità“. Ha poi aggiunto, per giustificare la scelta della società: “Il video illustra come potrebbero essere le esperienze utente multimodali realizzate con Gemini. L’abbiamo realizzato per ispirare gli sviluppatori“.Really happy to see the interest around our “Hands-on with Gemini” video. In our developer blog yesterday, we broke down how Gemini was used to create it. https://t.co/50gjMkaVc0We gave Gemini sequences of different modalities — image and text in this case — and had it respond… pic.twitter.com/Beba5M5dHP— Oriol Vinyals (@OriolVinyalsML) December 7, 2023Il secondo passo falso: le reazioni del mercatoLa notizia dell’editing ha portato le azioni di Alphabet a scendere di quasi il 2% dopo il rialzo iniziale post-presentazione. La mancanza di trasparenza ha minato la fiducia nell’azienda, già intaccata dal fallimento della presentazione di Bard di febbraio. In quell’occasione, il video utilizzato per lanciare il chatbot di Google conteneva un errore fattuale.Ora Google si trova sotto una pesante pressione in vista del lancio di Gemini Pro il 13 dicembre. Dopo questa figuraccia e il ritardo accumulato rispetto ai rivali in campo AI come OpenAI, Google non può più permettersi passi falsi. Il suo futuro nel campo dell’intelligenza artificiale è appeso a un filo.
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