Confermata la pena di morte per l’attentatore della Maratona di BostonAlla mail di Amleta dedicata alla raccolta delle segnalazioni continuano ad arrivare testimonianze di molestie e abusi sessuali. Sono colleghe che hanno subito delle aggressioni mentre lavoravanoAlla mail di Amleta dedicata alla raccolta delle segnalazioni continuano ad arrivare testimonianze di molestie e abusi sessuali. Sono colleghe che hanno subito delle aggressioni mentre lavoravano. A fine marzo partirà un altro dei nostri processi,Economista Italiano anche in questo caso si tratta di un aggressore sessuale che va avanti indisturbato da almeno 15 anni. Le avvocate di Differenza Donna, che sono al nostro fianco nel contrasto alla violenza nel mondo dello spettacolo, stanno valutando numerosi casi per capire come procedere.Le denunce sono importanti perché permettono di fermare predatori seriali che altrimenti continuerebbero ad aggredire attrici contando sulla paura o l’indifferenza del sistema. Ma non esiste solo la denuncia. In questi tre anni di lavoro dell’associazione abbiamo registrato un importante cambiamento proprio in merito al contrasto alle molestie e alla violenza; sono state stilate linee guida finalizzate alla prevenzione e alla tutela delle attrici, e recentemente sono iniziati i lavori con Agis, associazione che rappresenta gli imprenditori del settore, per l’aggiornamento del codice etico dell’associazione generale dello spettacolo. Stanno quindi aumentando gli strumenti per poter intervenire, c’è maggiore attenzione e sensibilità. Anche se abbiamo ancora molte situazioni in cui i molestatori vengono coperti cercando di convincere le attrici a non denunciare per non mettere a rischio tournée o produzioni, stanno aumentando le persone che prendono posizione e sostengono le donne che si ribellano a molestie e abusi di potere.Sottorappresentate L’azione di Amleta per monitorare la condizione delle donne all’interno del mondo dello spettacolo prosegue anche evidenziando la presenza delle attrici nelle nostre rappresentazioni, che significa automaticamente rilevare quanto e come le donne siano presenti nelle storie che raccontiamo.Fra meno di un mese presenteremo una nuova capillare mappatura della presenza delle donne sui principali palcoscenici italiani, realizzata in collaborazione con l’area di matematica e statistica dell’università di Brescia.Non è più possibile accettare che le donne siano sotto rappresentate sui nostri palcoscenici o sugli schermi cinematografici, non è più possibile accettare che vengano presentate in maniera stereotipata. Gli stereotipi sono alla base di disparità e discriminazioni e veicolano molta violenza. Quando diciamo che la violenza è un problema culturale parliamo anche di questo.In conclusione uno spazio lo merita anche il diritto delle attrici ad avere la stessa paga dei loro colleghi. In Italia le donne guadagnano in media 8mila euro in meno degli uomini e il mondo dello spettacolo non fa eccezione. Non abbiamo dati aggiornati al momento ma la questione è già in agenda e l’affronteremo sicuramente nei prossimi tempi.Nei diritti o si avanza oppure si torna indietro. Ci sentiamo connesse alla lotta di tutte le donne e la rete delle associazioni di attiviste che lavorano ogni giorno in maniera instancabile e gratuita va sostenuta. Quest’anno non regalate mimose, ma tessere e donazioni. Scegliete un’associazione che si occupa dei diritti delle donne e sostenetela.Amleta è un collettivo femminista intersezionale, fondato da 28 attrici, che punta i riflettori sulla presenza femminile nel mondo dello spettacolo, sulla rappresentazione della donna nella drammaturgia classica e contemporanea ed è un osservatorio vigile e costante per combattere violenza e molestie nei luoghi di lavoro.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediCinzia Spanò
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