Boicottaggio Olimpiadi Pechino, quali Paesi hanno aderito e cosa farà l'Italia?

2024-12-24

Attimi di tensione per la Regina Elisabetta: fermato un uomo armato nel parco di WindsorGiacomo Andreoli Alta stagione,Professore Campanella nuovi rincari. Tornano a impennarsi i prezzi dei voli aerei nazionali per Sardegna e Sicilia. Se viaggiare quest’estate costa in media il 20% in più rispetto a un anno fa, per un biglietto andata e ritorno per le isole si arrivano a pagare quasi 400 euro, anche dopo Ferragosto. Colpendo turisti e residenti che vivono nel resto d’Italia e vogliono tornare a casa. A registrarlo è una ricerca di Adiconsum Sardegna, visionata in anteprima da Il Messaggero. Ita-Lufthansa, da Roma subito più voli per Africa e Sud America: Fiumicino si rafforza hub per il sud del mondoSi allunga così di nuovo l’ombra degli algoritmi gonfia-prezzi. Allarmando il governo, in pressing sulle compagnie per contenere i prezzi, anche visti costi di gestione stabili e un carburante che, rispetto a un anno fa, costa il 7% in meno. Mentre volano i profitti dei vettori. Prenotando un volo con partenza 17 agosto e ritorno il 24 per le principali città sarde, i prezzi minimi sono più alti delle mete più cercate dagli italiani all’estero, in Grecia, Albania e Spagna. Coinvolgendo in primis le compagnie low cost, a partire da Ryanair, che offre la stragrande maggioranza dei voli per le isole. Ma anche AeroItalia e Ita Airways. Si spendono un minimo di 384 euro se si parte da Torino e si atterra a Olbia, 367 euro da Bolzano a Cagliari, 356 euro da Bolzano a Olbia, 328 euro per la tratta Venezia-Olbia e 287 euro per la Napoli-Alghero. L’IMPENNATASe invece si parte da Roma i prezzi sono più bassi, ma solo se si parte e si arriva in orari scomodi. La tratta Fiumicino-Olbia costa un minimo di 147 euro (con l’andata alle 22 e il ritorno alle 6 del mattino). Ma se si vuole viaggiare in orari meno svantaggiosi, partendo la mattina entro le 13.30 e rientrando dopo le 17, il biglietto si impenna a un minimo di 258 euro (e solo scegliendo Ciampino per l’andata). Roma-Cagliari costa invece un minimo di 149 euro. «Se si considerano anche i rincari delle strutture ricettive e il maggior costo della vita- denuncia il presidente di Adoconsum Sardegna, Giorgio Vargiu - l’isola è sempre più una destinazione riservata a pochi fortunati e ai ricchi». Più bassi i prezzi per la Sicilia, ma comunque sopra le medie stagionali per mete come Palma de Mallorca, Malaga, Tirana e Corfù. Da Torino o Firenze a Catania, sempre andata e ritorno, si pagano almeno 264 euro, mentre per volare da Venezia o Genova per Palermo non si spendono meno di 250 euro. Se da Roma si vuole andare a Palermo o Catania si spendono anche 86 o 58 euro, ma solo partendo a mezzanotte e tornando la mattina. A questi prezzi bisogna poi aggiungere gli extra legati ad esempio al bagaglio a mano o alla scelta del posto a sedere. Balzelli che coinvolgono le low cost e alcune compagnie di linea, facendo salire i prezzi fino al 300%. Per i residenti in Sicilia, però, ci sono sconti regionali fino al 50% sui voli da e per Roma o Milano. Mentre i residenti in Sardegna possono pagare fino al 25% in meno per tutti i voli in Europa. L’Antitrust ha ancora aperti un procedimento contro Ryanair per presunte restrizioni alla vendita dei biglietti alle agenzie di viaggio e un indagine generale sull’uso degli algoritmi per alzare i prezzi dei voli per Sardegna e Sicilia. Per questo ha commissionato ad alcuni esperti una fotografia delle rotte e delle tariffe per le isole, da cui emergerebbe che dal 2019 a oggi i prezzi sono quasi raddoppiati. LE TASSE AMBIENTALIIl caro-voli è di nuovo sul tavolo del ministro delle Imprese, Adolfo Urso, dopo il via libera al decreto Asset, che a ottobre scorso ha dato all’Antitrust nuovi poteri, da cui l’avvio dell’indagine citata. Imporre un tetto massimo ai prezzi o ai rincari è materia scivolosa, viste le regole sulla concorrenza Ue, e non a caso alla fine il decreto Asset non li ha previsti. Ma se gli strumenti attuali non funzioneranno il Mimit ragiona su un nuovo intervento normativo. Il governo è al lavoro anche su un decreto legislativo per attuare le regole europee sul sistema Ets (le quote di emissioni inquinanti) per il trasporto aereo. I costi extra del piano green, tra Ets e altri obiettivi del Green Deal, secondo le compagnie, le costringerebbero ad aumentare ancora i prezzi nel 2025. I biglietti europei di Lufthansa dal 1° gennaio del prossimo anno costeranno fino a 72 euro in più. Ita per ora non prevede aumenti, ma a fine anno si potrebbe allineare. Lo stesso possono fare Air France, British Airways e Iberia. Poi potrebbe essere il turno di altri vettori. Gli aumenti medi potrebbero essere di 20 euro a biglietto, che nel 2030 potrebbero salire a 35 euro in Italia. Ryanair, intanto, festeggia lo stop all'addizionale municipale negli aeroporti calabresi, annunciando più voli nella Regione. «Ora tocca a Sardegna e Sicilia», ha detto il ceo Eddie Wilson. Della serie, forse così ci sarebbero più voli e prezzi più bassi. Di fare lo stesso toccando i profitti (1,92 miliardi nell’anno fiscale 2024), però, non se ne parla. Ultimo aggiornamento: Domenica 7 Luglio 2024, 09:01 © RIPRODUZIONE RISERVATA

Indonesia, violenta eruzione del vulcano Semeru: si temono vittime

Il virologo John: “In india contagi crollati, ora inizia la fase endemica”investimenti

Svizzera, referendum sul green pass: vince il sì