Chi l'ha visto, 35enne scomparso nel biellese. L'appello del fratello in direttaIl bilancio finale del DG di Vittoria Assicurazioni Campaner: “La grande partecipazione generale,Guglielmo anche da parte degli uomini, ci fa capire l’estremo valore di questo progetto” Francesco Palma 30 luglio - 08:42 - CAPACCIO PAESTUM (SA) Una giornata tanto lunga quanto meravigliosa chiude l’edizione 2024 del Vittoria for Women Tour, il viaggio itinerante organizzato da Vittoria Assicurazioni con la Fondazione Specchio dei tempi e la Federazione Italiana Rugby: sulle spiagge dell’Arena Beach di Capaccio Paestum (provincia di Salerno) 14 squadre (10 maschili e 4 femminili) si sono date battaglia per la conquista del Trofeo Italiano di Beach Rugby, che ha visto trionfare i Crazy Crabs (maschile) e le Sabbie Mobili (femminile) trascinate da un’immensa Sara Barattin, 116 presenze in azzurro e al fianco di Manuela Furlan durante la giornata per raccontare l’importanza della prevenzione. Un lungo viaggio che anche quest’anno ha portato grandi risultati, come spiegato dal direttore generale di Vittoria Assicurazioni Matteo Campaner: “Il bilancio è estremamente positivo. Lo dicono i numeri, perché arriveremo a un migliaio di visite di prevenzione e abbiamo raccolto al momento più 12.000 euro che serviranno ad acquistare degli ecografi mobili per a rendere ancora più completa l’attività di prevenzione, con una maggiore partecipazione anche da parte degli uomini che ci fa capire ancora di più l’estremo valore di questo progetto. Volendo riassumere con un gioco di parole, è stata sicuramente una grande vittoria”. La storia— È la storia di Roberta, 40 anni, psicoterapeuta, a dimostrare quanto prevenzione e salute siano tutt’altro che semplici slogan. Roberta ha scoperto che qualcosa non andava proprio durante una visita senologica durante una tappa del Vittoria for Women Tour 2023: "È successo tutto abbastanza improvvisamente. Mi sono accorta, facendomi la doccia, di queste due ‘palline’ sotto pelle. Qualche giorno dopo c’è stata la tappa finale a Torre San Giovanni, e ho pensato che un consulto sul VittoriaBus sarebbe stato utile. La dottoressa si è accorta della presenza di questi noduli e mi ha subito prescritto una mammografia, e subito dopo ho fatto un’ecografia. Fortunatamente ho trovato un medico fantastico che è riuscito a fare una diagnosi molto precisa, e mi ha detto ‘c’è qualcosa che non va, queste due cose non devono starci, devi operarti il prima possibile’. E infatti era un tumore maligno. Fortunatamente avevamo l’assicurazione sanitaria, quindi la mammografia mi è stata pagata, ma c’è anche chi non può farlo e deve aspettare, questo dovrebbe far riflettere. Da lì due cicli di chemio, prima 12 una volta a settimana, poi altre 4 in 3 mesi. In quel momento ho capito quanto dovessi curare l’alimentazione: in ospedale ti dicono che puoi mangiare quello che vuoi, ma ho capito presto che alcuni alimenti non andavano bene. Ho cercato di mangiare meno, e bene, per evitare che il mio corpo si intossicasse di più: questo mi ha aiutata, mi sono concentrata sulla cucina, preparando cose particolari che non mi facessero male, e ciò mi portava a prendermi cura di me. Un’altra mia fortuna è stata il non dovermi fermare, ho sempre continuato a lavorare". Riflessioni— Tornare al Vittoria for Women Tour, dove tutto è iniziato con una visita senologica, per Roberta è un’emozione molto particolare: "Ci pensavo proprio stamattina. È come aver iniziato una nuova vita, ho capito che dovevo fare qualcosa per me stessa. All’inizio è una bomba che esplode, non immagini mai possa capitare a te, ti arrabbi. Poi ho iniziato a rifletterci. Lavoravo troppo, forse mi prendevo poco cura di me, e questa cosa mi ha fatto riflettere. Tutto ciò che accade nella vita deve farci riflettere. Quando ti dicono ‘hai un tumore’ già la parola in sé fa saltare dalla sedia ma sì, dobbiamo dirlo per forza che è un tumore, dobbiamo metabolizzarlo. Tanta gente ancora non si controlla per paura di scoprire cose che non vorrebbe sapere, ma invece è il modo migliore per prenderlo in tempo. La mia prima reazione è stata il silenzio: volevo capire cosa mi stesse succedendo, nemmeno mia madre o mia sorella lo sapevano. Non ho messo parrucche, solo alla mia festa dei 40 anni in cui tutti avevano la parrucca, ed è stato talmente bello che a un certo punto ci siamo anche dimenticati perché le avevamo. Adesso però il tumore non c’è più, mi sento fortunata” conclude Roberta, mentre tutti coloro che seduti a un tavolo con lei stavano ascoltando questa storia si perdono in un inevitabile turbinio di emozioni, come Luciano Chillemi, responsabile comunicazione istituzionale e customer care di Vittoria Assicurazioni: “Ho ancora la pelle d’oca. Ringrazio Roberta per questa testimonianza molto importante, che ci fa riflettere e ci aiuta anche a capire quanto sia importante superare la ritrosia che spesso porta non farsi visitare. Sapere che con questa visita abbiamo dato una prospettiva di vita nuova a Roberta da un lato ci riempie d’orgoglio, dall’altro fa capire quanto sia importante la prevenzione e quante nuove porte può aprire". Presente e futuro— Il progetto Vittoria for Women non si ferma di certo qui, come spiega il DG Campaner: "Il 21 settembre a Milano ci sarà la Vittoria for Women Run, una corsa podistica amatoriale che facciamo vicino alla nostra sede, e anche lì ci sarà la possibilità di continuare il nostro percorso di prevenzione con le visite gratuite sul VittoriaBus. Una corsa inizialmente nata per i dipendenti e gli agenti ma che poi abbiamo aperto a tutti, e ci tengo ad invitare tutti a partecipare. Per quanto riguarda il Vittoria for Women Tour stiamo già lavorando per il 2025, com’è nel nostro DNA dobbiamo fare qualcosa che migliori i risultati – già ottimi – ottenuti quest’anno". Grande soddisfazione arriva anche dalla Fondazione Specchio dei tempi, come spiega la project manager Paola Gallo: "L’aver raggiunto le 1000 visite e il fatto che si siano interessati anche molti uomini sono tra le soddisfazioni più importanti. Inoltre, stiamo cercando di coinvolgere maggiormente anche le ragazze più giovani, che in virtù dell’età sono più timide e restie a farsi visitare e magari pensano che tanto è ancora presto. In realtà abbiamo avuto un caso sospetto in un uomo molto giovane, quindi sì, può succedere a tutti. Ci sono persone ancora restie a farsi visitare, spesso si preferisce ancora ‘non sapere’ e si finisce per non fare prevenzione, per questo cerchiamo di costruire un dialogo e rassicurare chi è più timoroso: è una visita non invasiva, veloce e soprattutto gratuita, mentre una visita senologica solitamente non costa meno di 100 euro. Anche la raccolta fondi è andata molto bene e ci permetterà di raggiungere gli obiettivi prefissati, ovvero l’acquisto di due nuovi ecografi portatili".Parti con un gruppo di sportivi come te, scopri i viaggi di Gazzetta Adventure e Tribala all'insegna dello sport e del divertimento nel mondo Leggi anche Vittoria for Women Tour: a Viareggio si va in meta con donazioni e prevenzione Il presidente FIR Innocenti: “Giornata meravigliosa e grande rugby”— Finali spettacolari a Capaccio Paestum, con le Sabbie Mobili che hanno dominato la finalissima contro le Spavalde, vincendo 5-1 con una doppietta di Sara Barattin. Finale maschile tiratissima, con i Crazy Crabs che guidano gran parte del match ma rischiano una clamorosa rimonta nel finale da parte delle Sabbie Mobili maschili, che trovano il 2-3 e arrivano a pochi secondi dal pareggio. Tutto questo alla presenza del presidente della Federazione Italiana Rugby Marzio Innocenti: "La FIR è orgogliosa di portare avanti questo progetto insieme a Vittoria, con la quale non c’è solo una collaborazione sportiva ma anche sociale, basata sulla salute e sulla prevenzione. Dal punto di vista sociale la Federazione ci ha sempre tenuto ad essere molto presente. L’evento poi è come sempre bellissimo: è stata una giornata meravigliosa con grandi partite, grande rugby e tanto pubblico. In questo momento l’Italia forse è ai vertici in Europa nel beach rugby". Salute: tutte le notizie Active: tutte le notizie © RIPRODUZIONE RISERVATA
Valanga in Valle D'Aosta: chi sono i due escursionisti morti
Otto e Mezzo, Calenda fermato da Lilli Gruber: "Non ha il dubbio che la colpa sia sua?"Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock
Firenze, scontro tra due automobili: morto Siliano Fallani