Sopravvive a malaria, dengue, Covid e morso di cobra: ecco chi è Ian JonesOlimpiadi della sostenibilità,Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock ecologiche e della parità: si va nella direzione giusta ma non ancora in modo abbastanza deciso. E soprattutto non tutti. Un'eccezione è già emersa con Bob Ballard, commentatore veterano di Eurosport, che non ha risparmiato ai suoi telespettatori un frase, che oltre a non essere spiritosa, rilanciava uno fra i più logori cliché delle donne, che "fanno tardi" perché "perdono tempo a truccarsi". Conclusione: radiato su due piedi dalla lista dei commentatori dell'emittente. Più pesante la situazione della parità, ma non da oggi e non soltanto per le Olimpiadi, in Afghanistan. Dove la tv locale alla quale il Cio ha concesso i diritti di trasmissione, ritiene "scandalose e immorali" le divise delle atlete. E, per non rischiare di dover discutere troppo sullo spinoso tema, ha semplicemente deciso di non trasmettere le immagini delle atlete. L'emittente di una ong, Begum Tv, chiede al Cio - con un appello su Libération - di "consentire alle donne afghane di seguire le atlete in tv". "Eh, insomma, le donne hanno finito - ha detto al microfono ieri Bob Ballard dopo la vittoria delle nuotatrici australiane nella staffetta della 4x100 stile libero - ma sapete come sono fatte...perdono tempo, devono truccarsi". Le parole di Ballard, commentatore assiduo dell'emittente sportiva, sono state subito bollate come "scandalose" dalla ex nuotatrice e anche lei commentatrice a Eurosport, Lizzie Simmonds, che era al suo fianco a commentare l'evento. La direzione di Eurosport non ci ha pensato su e ha deciso di cancellare Ballard dalla lista dei propri collaboratori, sollevandolo dall'incarico all'istante: "Ha fatto un commento inappropriato - ha spiegato l'emittente - ed è stato tolto dalla nostra lista dei commentatori con effetto immediato". In quella stessa Parigi 2024 che ha reso omaggio durante la Cerimonia d'apertura all'"universalismo" e alla "sorellanza", nota Libération, un governo che fa vivere "l'inferno quotidiano" alle donne afghane, i cui "diritti più elementari sono sbeffeggiati nella più totale indifferenza". Per questo, Christian Marie, rappresentante dell'ONG BOW (Begum Organization for Women", ricorda che Begum TV, che trasmette da marzo, "è una tv che trasmette in Afghanistan via satellite corsi in video e programmi pedagogici destinati a donne e ragazze, alle quali il regime dei talebani nega il diritto di andare a scuola". E chiede al CIO di consentire di trasmettere le immagini delle gare olimpiche delle atlete afghane, "aggirando, grazie alla trasmissione via satellite da Parigi, le restrizioni imposte dal nuovo regime afghano e portare lo spirito olimpico fino a Kabul". Riproduzione riservata © Copyright ANSA
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