Irregolarità nel 76% dei cantieri edili. Nordio: contrario al reato di omicidio sul lavoroRoma,Economista Italiano 31 lug. (askanews) – La nomina di David Ermini nel gruppo Spinelli è “sconcertante”, ma secondo Ferruccio Sansa, candidato giallorosa alle Regionali liguri nel 2020 e oggi consigliere di opposizione, può avere un lato positivo: “Deve essere l’occasione affinché il Pd rigetti il ‘totismo’ del centrosinistra”. Ferruccio Sansa, che idea si è fatto della nomina di Ermini? “L’ho trovata sconcertante – dice in un’intervista al Fatto quotidiano -. E trovo sconcertante che una persona che è stata vicepresidente del Csm non si sia resa conto del disagio estremo che avrebbe suscitato nel suo partito, tra i suoi elettori e pure negli alleati del suo partito. Mi sembra impossibile: Spinelli è stato arrestato ed è diventato simbolo di un sistema di potere, del rapporto malato tra politica ed economia che stiamo contestando”. “Credo che il Pd abbia una grande occasione – prosegue -. Sono convinto che abbia dentro di sé persone – a partire dalla stessa Schlein – che intendono voltare pagina rispetto a questo modo di intendere la politica. Non è solo una vicenda ligure, ma nazionale. Buona parte del Pd credo intenda voltare pagina rispetto al totismo di destra ma anche al totismo del centrosinistra, perché bisogna ammettere che negli anni c’è stato un pezzo del Pd che ha avuto una concezione della politica sulla quale non si può più tergiversare”. A proposito di Andrea Orlando che ha chiesto ad Ermini di rinunciare all’incarico Sansa dice: “Ne sono felice, perché significa che vuole impostare la sua proposta elettorale in una direzione opposta a quel sistema a cui facevo riferimento. Non era scontato, ma questo suo passo chiarisce il campo di gioco”. Secondo il civico per la candidatura di Orlando “La discriminante sarà proprio questa: una discontinuità, un netto cambiamento rispetto al modo di governare la Liguria a cui siamo abituati. Poi dopo si discuterà, ma la priorità per costruire una coalizione sarà questa: chi è d’accordo su un atteggiamento di rinnovamento ci può stare, altrimenti no. Non ci sono sono terze vie – conclude – bisogna tagliare col passato, anche col proprio”. -->
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