Pasqua, zona rossa in tutta Italia: Consiglio Ministri approva decreto

2024-12-03

Vaccino Covid AstraZeneca, Speranza: "Subito circolare su Over 60"L'ossigeno è uno degli elementi fondamentali per la vita sulla Terra come la conosciamo oggi,investimenti fin dal suo arrivo trionfale nell'atmosfera del pianeta, avvenuto circa 2.5 miliardi di anni fa (e che portò con sé l'estinzione di molte forme di vita anaerobiche, per le quali il gas che respiriamo era tossico). Rimangono però molti dubbi sulle origini di questa comparsa improvvisa: finora la teoria più accettata era che l'ossigeno fosse comparso in atmosfera grazie all'azione di organismi fotosintetici (piante e alghe soprattutto). Un nuovo studio pubblicato su Nature Geoscience, però, mette in discussione quest'idea, perché il team della Northwestern University che l'ha condotto ha individuato delle rocce sul fondale oceanico che sono in grado di produrre ossigeno anche in assenza totale di luce. È stato infatti ribattezzato "ossigeno oscuro". Ambiente La vita oceanica prospera nei fondali destinati ad estrazioni minerarie L'ossigeno oscuro. La scoperta di questo "dark oxygen" che viene prodotto dove non c'è luce solare, e dove dunque la fotosintesi non funziona, è avvenuta quasi per caso, e ci è voluto un decennio perché il team si convincesse di essere di fronte a un fenomeno che valeva la pena investigare. Dieci anni fa, infatti, durante un'esplorazione di campioni dalle montagne sottomarine della zona di Clarion-Clipperton, nel Pacifico, i ricercatori notarono che i loro strumenti segnalavano la presenza di ossigeno nei campioni raccolti dal fondale. Al tempo il team pensò a un problema tecnico, ma ulteriori analisi, anche con strumenti diversi, hanno rivelato loro che non c'era nessun errore: i campioni raccolti, dei noduli polimetallici (composti, cioè, di un mix di minerali diversi), contenevano davvero ossigeno. Le origini della vita? Come fanno delle rocce sottomarine a produrre ossigeno? La risposta è: lo ricavano dall'acqua. Tra i metalli che compongono i noduli ci sono una serie di minerali come nickel, cobalto e manganese che vengono utilizzati nella produzione di batterie. E questi noduli sono in grado, se immersi in acqua marina, di produrre una corrente elettrica: poca se proviene da un singolo nodulo, ma quando diverse rocce si trovano vicine possono andare "in serie", e amplificare questa corrente. La quale a sua volta contribuisce alla "rottura" dell'acqua e alla liberazione di ossigeno: è dunque possibile che la vita sia nata non in superficie, grazie alla luce del sole, ma sul fondo degli oceani, grazie a rocce elettriche?

Recovery Plan, confronto telefonico tra Draghi e Von der Leyen: l’Italia garantisce il proprio impegno

Stadi pronti alla riapertura: le modalità. A breve via libera anche al calcettoinvestimenti

Nuovo decreto in arrivo in settimana: Draghi verso l'incontro con le regioni