Cambiamento climatico, morti per caldo potrebbero quintuplicare entro il 2050

2024-12-15

Precipitano in vetta in Fvg, morti due alpinisti - Tiscali NotizieTutti i governi tecnici della storia d'ItaliaTutti i governi tecnici della storia d'ItaliaIn tre casi l'Italia ha avuto un governo tecnico: nel 1993 con Carlo Azeglio Ciampi,MACD nel 1995 con Lamberto Dini e nel 2011 con Mario Monti. di Giorgia Silvestri Pubblicato il 5 Febbraio 2021 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservatagovernoitaliaMario Draghi#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0, 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}La convocazione di Mario Draghi da parte del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella potrebbe portare, al termine delle consultazioni, alla creazione di un governo tecnico. Per “tecnico” si intende un governo in cui il Presidente del Consiglio o molti membri dell’esecutivo non fanno parte di movimenti politici. Sono, invece, i così detti “esperti”, generalmente personalità illustri dell’ambito economico o tecnico-scientifico. Non sarebbe la prima volta che si verifica ciò in Italia. Tre governi tecnici hanno preso vita nel corso della storia della Repubblica.Italia, tutti i governi tecnici della RepubblicaIl primo venne istituito nella primavera del 1993. In quel frangente venne scelto come Presidente del Consiglio Carlo Azeglio Ciampi. Quest’ultimo allora ricopriva l’incarico di governatore della Banca d’Italia. Il suo mandato durò dal 28 aprile 1993 fino al 13 gennaio 1994, quando lui stesso diede le dimissioni.Ciampi non faceva parte del parlamento. Venne scelto da Oscar Luigi Scalfaro e andò a rimpiazzare Giuliano Amato, il Presidente del Consiglio appena dimessosi. Governò con il supporto di una maggioranza di centrosinistra. La sua squadra era formata sia da politici “professionisti” che da “tecnici”. Tra quest’ultimi c’erano ad esempio Paolo Barile, Sabino Cassese, Giovanni Conso, Franco Gallo, Luigi Spaventa e Livio Paladin.Pochi anni dopo si venne a formare un secondo governo tecnico. Esso ebbe il compito di amministrare il paese fino alle elezioni politiche anticipate dell’aprile del 1996. Questa volta a dirigere il tutto fu Lamberto Dini che accettò l’incarico il 17 gennaio 1995. Dini era già ben inserito nell’ambiente politico. Era stato, infatti, ministro del Tesoro durante il primo governo Berlusconi. Fuori da questo ambito, il suo curriculum comprendeva un’altra posizione di grande prestigio, quella di direttore generale della Banca d’Italia. Nessuno dei ministri selezionati era dentro al mondo della politica. Anche in questo caso a dare sostegno a questo progetto fu una coalizione di centrosinistra.Il terzo governo tecnico della storia della Repubblica italiana nacque il 16 novembre del 2011. Durò fino il 28 aprile 2013. In quel caso, venne scelto come Presidente del Consiglio Mario Monti. A dargli l’incarico fu l’allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. La squadra di governo era formata da “tecnici”. A supportarla era una coalizione che univa Partito democratico e Popolo della libertà. Quello che fece partire questo nuovo governo furono le dimissioni di Silvio Berlusconi a causa della “crisi dello spead”.Articoli correlatiinPoliticaSondaggi politici: M5S in crescita, Pd in calo, Forza Italia in positivoinPoliticaIl Dl Salva Casa è legge, 106 voti a favore: ecco cosa cambia adessoinPoliticaMattarella promuove la libertà dell'informazione nella Cerimonia del Ventaglio: "Giornalisti contrastino le adulterazioni della realtà"inPoliticaAntonio Tajani: "Spazio al centro è di Forza Italia, arriveremo al 20%"inPoliticaNcc, incostituzionale il divieto di rilasciare nuove autorizzazioni: la decisione della ConsultainPoliticaGiorgia Meloni dice 'No' a Ursula von der Leyen: "Ho agito da leader europeo"

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