Cambiamento climatico, per l’Onu è cominciata l’era dell’ebollizione globaleHa bruciato 15 auto appiccando tre incendi. Roghi che hanno distrutto le vetture anche di chi non era il suo reale bersaglio. Lingue di fuoco che la scorsa primavera hanno gettato nel panico i residenti del quartiere Empolitano,trading a breve termine vicino al campo sportivo Ripoli, nel comune di Tivoli.A ricostruire quella storia ci hanno pensato i carabinieri e la procura di Tivoli che hanno dato un volto a quel piromane, si tratta di un geometra di 70 anni. L'uomo aveva messo nel mirino una coppia con cui aveva risolto in malo modo, secondo la sua visione, un rapporto di lavoro. A seguito di quegli strascichi il settantenne ha iniziato a bruciare una serie di auto. Le indagini condotte dai carabinieri sono partite febbraio quando si sono sviluppati tre incendi. Il primo a inizio mese, poi il 9 febbraio e ancora uno a maggio. Gli indizi raccolti hanno permesso di ricostruire il quadro e il movente. Lo scorso anno, un geometra si era occupato di curare una pratica relativa a una sanatoria edilizia di un appartamento di due coniugi, che abitano nelle vicinanze del parcheggio di piazzale Gran Torino dove vengono parcheggiate le vetture di famiglia. Alcuni dissidi sorti durante l'esecuzione dei lavori gestiti dal geometra, hanno portato a interrompere il rapporto professionale con la coppia, che comunque aveva saldato l'importo dovuto.Il professionista, invece, ha continuato a pretendere il versamento di ulteriore denaro, facendo, in breve tempo, raddoppiare la somma pretesa rispetto a quanto pattuito inizialmente.Dalle indagini, grazie anche all'acquisizione di filmati di videosorveglianza, sono stati raccolti una serie di indizi a carico del geometra che per sollecitare il pagamento si sarebbe recato tre volte nel parcheggio dove si trovavano le auto della coppia per incendiarle, coinvolgendo anche altre autovetture, innescando incendi di ampie dimensioni.In un'altra occasione, avrebbe erroneamente acceso il fuoco a un'auto di un'altra persona scambiata con quella della coppia poiché simile a quella in uso ai coniugi. In seguito a ogni incendio, inoltre, seguiva l'invio di mail di sollecito di pagamento, contenenti minacce velate, a conferma dell'intento di estorcere il denaro alla coppia.Considerata la pericolosità del soggetto, il concreto rischio per l’incolumità pubblica e per la coppia vittima di estorsione, la procura di Tivoli ha chiesto e ottenuto dal gip l'emissione dell’ordinanza che dispone la custodia cautelare agli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico a carico del 70enne, che è stato arrestato dai carabinieri della compagnia di Tivoli, in attesa della celebrazione del processo a suo carico.
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